Grande, nick.

So che questo ti piacerà
Vladimir Majakovskij, "La nuvola in calzoni"
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Ccs7OG03N3w[/youtube]
Però, solo perché qualche professore incapace ce l'ha fatto odiare a scuola, non spariamo sul Gobbo. Piaccia o no, Giacomino è qualcosa di assoluto, da rileggere lontano dalle aule. Tetro come la morte, sì, ma senza piagnucolare come tanti altri poeti (non si è nemmeno suicidato, a differenza di Vlad). Quanti scrittori si sono espressi con tale spietata, lapidaria lucidità e furore nichilista?
A SE STESSO
"Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, né di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T'acqueta omai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l'infinita vanità del tutto"
Vogliamo parlare di questo abbozzo straordinario, saltato in tutti i programmi scolastici?
AD ARIMANE
"Re delle cose, autor del mondo, arcana
malvagità, sommo potere e somma
intelligenza, eterno
dator de' mali e reggitor del moto,
io non so se questo ti faccia felice, ma mira e godi... contemplando eternam
produzione e distruzione... per uccider partorisce... sistema del mondo, tutto patiem Natura
è come un bambino che disfa subito il fatto. Vecchiezza. Noia o passioni piene di dolore e di disperazioni: amore
I selvaggi e le tribù primitive, sotto diverse forme, non riconoscono che te. Ma i popoli civili... te
con diversi nomi il volgo appella Fato, natura e Dio. Ma tu sei Arimane, tu quello che....
E il mondo civile ti invoca.
Taccio le tempeste, le pesti ... tuoi doni, che altro non sai donare. Tu dai gli ardori e i ghiacci.
E il mondo delira cercando nuovi ordini e leggi e spera perfezione. Ma l'opra tua rimane immutabile, perché per natura dell'uomo sempre regneranno l'ardimento e inganno, e la sincerità e la modestia resteranno indietro, e la fortuna sarà nemica al valore, e il merito non sarà buono a farsi largo, e il giusto e il debole sarà oppresso...
Vivi, Arimane e trionfi, e sempre trionferai .
Animali destinati in cibo. Serpente Boa . Nume pietoso...
Perché Dio del male, hai tu posto nella vita qualche apparenza di piacere? l'amore?…per travagliarci col desiderio, col confronto degli altri, e del tempo nostro passato...?
Io non so se tu ami le lodi o le bestemmie... Tua lode sarà il pianto, testimonio del nostro patire.
Pianto da me per certo Tu non avrai: ben mille volte dal mio labbro il tuo nome maledetto sarà...
Ma io non mi rassegnerò...
Se mai grazia fu chiesta ad Arimane ... concedimi che io non passi il 7° lustro. Io sono stato, vivendo, il tuo maggior predicatore... l'apostolo della tua religione. Ricompensami. Non ti chiedo nessuno di quelli che il mondo chiama beni: ti chiedo quello che nel mondo è creduto il massimo de' mali, la morte. Non posso, non posso più della vita"
(nel testo originale, al posto dei puntini, c'erano degli "ecc.")