Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Rise and fall di un giocatore che o si ama o si odia. Noi lo abbiamo amato, finchè è durata!
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mago romano
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da mago romano »

crelmood ha scritto:
mago romano ha scritto: E' evidente che chi non ha giocato seriamente in uno sport di squadra questo forse fa fatica a capirlo
ho detto di non aver giocato a basket a livello agonistico ma a calcio si. se qualcuno si permetteva a fare qualcosa di dannoso per la squadra era prima l'allenatore a stroncarlo. esempio: se porto palla e il mio compagno è libero e ha più possibilità di avvicinarsi alla porta( o al canestro,mettete cosa volete) io la palla gliela passo;ma se non lo faccio il mio allenatore la prima volta mi grida in testa la seconda mi toglie dal campo. altro esempio: se fai lo sbruffone e arrivi tardi all'allenamento l'allenatore ti massacra all'allenamento e la partita non te la fa giocare (vi ho raccontato 2 episodi veri,non accaduti a me ma a un mio vecchio compagno di squadra). mi si può obiettare che quelli sono professionisti e giocano in nba: giusto ma questo non vuol dire che le logiche di organizzazione vadano stravolte perche derozan,prima che a bargnani,ai tifosi o a chi cacchio volete,fa male alla squadra che io coach alleno perciò DEVO toglierlo.
poi è ovvio che bargnani non può aspettare e ricorrere a mammina ogni volta, quello sarebbe uno stravolgimento delle logiche organizzative di cui sopra
La tua logica è corretta ma soprattutto a livello di settore giovanile dove le regole vanno "imposte" dall'allenatore. Se parliamo di squadra senior le cose cambiano. L'allenatore influisce tatticamente e tecnicamente, come motivazioni, ma i giocatori diventano molto più importanti che a livello giovanile anche per la loro esperienza in campo, per la capacità di fungere da esempio e di costruire un vero gruppo dentro e fuori dal campo. Ti faccio un esempio personale.

Partita di play-out, spareggio su andata e ritorno chi perde retrocede, gara di andata.
A due minuti dal termine, in trasferta, con partita punto a punto, fischiano il 4° fallo in attacco al MIO pivot, di gran lunga il miglior lungo della squadra. Ha un carattere del cazzo in queste situazioni, nonostante i 33 anni e una laurea in medicina. Conoscendolo gli "tappo" la bocca con la mano e me lo porto in un angolo del campo. Gli parlo, gli ricordo che serve che giochi gli ultimi minuti e che lui è indispensabile per la squadra (con parole un po' più colorite, ostia). Gli sto chiedendo se è calmo e se posso lasciarlo. L'arbitro gli viene vicino e con aria arrogante gli chiede se ha qualche protesta da fare. Continuo a tenerlo e lo porto di peso in panchina. L'allenatore ha chiesto time-out al volo. Ho protestato come capitano con l'altro arbitro, 30 anni, già da vari anni in serie A, mandato apposta per lo spareggio. Non abbiamo preso tecnici, siamo rimasti in campo. Non siamo retrocessi. Vantaggi dell'esperianza e della leadership?
Avevo due anni più dell'arbitro, lo conoscevo da quando aveva 15 anni, suo fratello ha fatto con me il liceo, conoscevo i suoi genitori e l'altro suo fratello. Rispetto al mio compagno ero l'unico che poteva intervenire, tanto da poterlo anche picchiare (le avrei prese in quanto decisamente più grosso) ma ero il suo testimone di nozze e sua moglie era stata in classe con me alle medie e al liceo.
Ero più bravo perchè ero uno che giocava da 7 anni nella squadra e perchè avevo superato i 30? No. Ma per la squadra ero fondamentale non solo per quello che facevo con la palla in mano. Forse l'amicizia, i rapporti, la conoscenza degli avversari, degli arbitri sviluppati negli anni servono a qualcosa.

E' ovvio che il livello era giusto un minimo diverso dall'NBA ma mi sembra evdente che a Toronto in questo momento facciano veramente ridere non solo da un punto di vista tecnico. Sembrano una banda di ragazzini viziati e presuntuosi, male allenati che devono dimostrare singolarmete di essere bravi senza mai pensare prima alla squadra, ai compagni. L'esperienza, il gruppo, la leadership sono fondamentali. Andrea in quell'ambiente non riceve veramente nulla in tal senso. Andrea che non mi sembra possa essere un leader pazzesco avrebbe bisogno di un ambiente molto diverso in cui crescere, forse meno coccolato dal presidente, ma guidato da allenatori e compagni esperti, da cui imparare qualcosa (non certo come quel montato di Rupaul Bosh) da un punto di vista tecnico e non.
Vederlo giocare con il ruolo di "veterano" attorniato da 4 ragazzini saltatori pazzi (Amir, Derozzo, Bayless e Weems) mi fa letteralmente andare in bestia. Vorrei vederlo con almeno un paio di giocatori "vecchi" come Garnett, Tyson Chandler, Ginobili, Duncan.
Garnett prima di vincere ha dovuto mollare un ambiente in cui tutto glie era concesso e in cui poteva fare 25 PPG. Veniva considerato un gran talento, ma un perdente per carattere. A Boston ha trovato gente più forte ma soprattutto più esperta, più dura, che ha costruito un gruppo intorno a lui. Se Rondo andava a giocare a Torornto non sarebbe mai diventato un ALL STAR player, si sarebbe perso. Se Andrea avesse giocato (periodo ipotetico dell'irrealtà purtroppo) da subito a Boston, a Orlando, a San Antonio sarebbe già stato all'All star game almeno un paio di volte.
Per il futuro, trade esclusa purtroppo, confido in:
-un nuovo allenatore che sappia costruire un gioco di squadra in cui i vari atleti si identifichino e possano crescere come gruppo sul campo;
- un pivot esperto e/o tosto (Chandler, Gortat, Okafor) da affiancare ad Andrea;
- un'ala piccola che sappia giocare per gli altri, tirare decentemente da tre, difendere e prendere rimbalzi (Shawn Marion era perfetto, confidavo in Kleiza ma tra infortuni e voglia di strafare ....) e con esperienza;
- un play di talento giovane (un vero play), Calderon è ottimo come cambio e come tutore di un giovane, Bayless è inguardabile;
- una guardia esperta che funga da cambio per Derozzo, ma con caratteristiche diverse, tiro, capacità di passare e difendere, esperienza (l'Antony Parker di 4-5 anni fa sarebbe perfetto)

I sintesi confermerei: Andrea, Calderon, Derozzo, JJohnson, Ed Davis e Reggie. Amir, che è un sopravvalutato ma ha un discreto valore di mercato, lo userei per arrivare ad un pivot decente
Via subito: Triano, Bayless, Wrigth, Alabi, Ajinka, Weems!
Ostia a tutti!
Scusatemi per la prolissità del messaggio.
"Tasi ti, che ti xe tanto testa de mona che tuti i mesi te perdi sangue del naso" Nereo Rocco
merlino
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da merlino »

da quando sei diventato prolisso questo thread è più interessante!

Ostia lido!
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crelmood
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da crelmood »

ora si con questo intervento,mago romano, sono d'accordo perchè il concetto è spiegato bene e con dettagli. d'accordissimo.
ma può essere pure un problema di lingua secondo voi? è una mia ipotesi eh, che nasce dal fatto di non vedere ancora andrea abbastanza sciolto nelle interviste. potrebbe essere che non riesce ad esprimersi in tutto con gli altri, il che comunque è da far cadere le braccia perchè sta li da 5anni
"Chi se non lui?" 8-12-2010

ANTONIO MARIA GIUSEPPE GENNARO PIERO CARLO ALBERTO AGENORE MAESTRANZI 7:
ogni volta aggiunge un nuome nuovo, per dimostrare di essere veramente italiano.(max)
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da DanDan »

mago romano ha scritto: Avevo due anni più dell'arbitro, lo conoscevo da quando aveva 15 anni, suo fratello ha fatto con me il liceo, conoscevo i suoi genitori e l'altro suo fratello. Rispetto al mio compagno ero l'unico che poteva intervenire, tanto da poterlo anche picchiare (le avrei prese in quanto decisamente più grosso) ma ero il suo testimone di nozze e sua moglie era stata in classe con me alle medie e al liceo.
(cut)
. Forse l'amicizia, i rapporti, la conoscenza degli avversari, degli arbitri sviluppati negli anni servono a qualcosa.
Questa non si chiama leadership a casa mia... :roll: :roll:
e sinceramente non lo vedo pertinente al "caso Bargnani", il quale dubito che sia stato in classe con Bavetta e compari. Oltretutto nei tuoi post rimarchi sempre il concetto di Spogliatoio e di Amicizia, che nel modo di intendere il basket americano sono concetti legati al College Basketball e al più complicato concetto di appartenenza tipico dell' università statunitense. Diversamente il mondo Professionistico non contempla altro che l'allenamento e il viaggio per giungere alla partita successiva, i momenti di svago tra compagni sono pochi (ma indimenticabili, come la festa di Davis e di un Bargnani seduto sul divanetto insieme al Barbosa col sorriso di circostanza in mezzo al Nigga Party :lol2: :lol2:) e la leadership emotiva di un gruppo è affidata sostanzialmente al pre-partita e alla partita stessa, non esistendo il concetto del post partita, (analizziamo gli errori assieme, ci smeniamo vicendevolmente i coglioni, perchè su quell'azione dovevo aiutare io o te) perchè questi finito il match volano via o se ne vanno a casa.
Inoltre, il punto focale del discorso è la lingua inglese, di cui Bargnani non è e non sarà mai padrone, senza la quale determinati concetti è difficile esprimerli pienamente, aggiungiamoci un carattere scarsamente carismatico e il gioco è fatto, Bargani non sarà mai il leader emotivo (come nel tuo esempio) di una squadra e mai potrà diventarlo nel panorama Nba (diverso il discorso campionato italiano e Nazionale).
è una fantastica prima opzione offensiva, forse un All-star migliorando in difesa, ma lui non aspira (non avendone le possibilità) a diventare di più che quello, mi sembra inutile chiedergli altro.
andredici
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da andredici »

quoto anch'io

ostia lido uber alles
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da ernie ball »

Secondo me, si parla di due cose diverse.
Io credo che qui non sia questione di leadership emotiva, che è una roba non quantificabile e vagamente definibile. E non credo che sia questione di allenatore, perchè Triano, che è pessimo, ha sempre lasciato molto spazio e molti palloni a Bargnani.

Credo, invece, che Bargnani non si guadagni in campo il diritto di pretendere certi privilegi. O almeno immagino che così pensi qualcuno fra i suoi compagni di spogliatoio. Se io fossi un giovane Derozan, con la voglia di affermarmi e magari prendere in mano la squadra, non starei troppo ad ascoltare i rimbrotti di un tizio alto 2.13 che non ha voglia di prendere rimbalzi ed evita di difendere. O forse, quando questo tizio dovesse venire a dirmi che spreco palloni e non la passo mai, risponderei proprio parlando della sua difesa.
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Viktor
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da Viktor »

DanDan ha scritto:
mago romano ha scritto: Avevo due anni più dell'arbitro, lo conoscevo da quando aveva 15 anni, suo fratello ha fatto con me il liceo, conoscevo i suoi genitori e l'altro suo fratello. Rispetto al mio compagno ero l'unico che poteva intervenire, tanto da poterlo anche picchiare (le avrei prese in quanto decisamente più grosso) ma ero il suo testimone di nozze e sua moglie era stata in classe con me alle medie e al liceo.
(cut)
. Forse l'amicizia, i rapporti, la conoscenza degli avversari, degli arbitri sviluppati negli anni servono a qualcosa.
Questa non si chiama leadership a casa mia... :roll: :roll:
e sinceramente non lo vedo pertinente al "caso Bargnani", il quale dubito che sia stato in classe con Bavetta e compari. Oltretutto nei tuoi post rimarchi sempre il concetto di Spogliatoio e di Amicizia, che nel modo di intendere il basket americano sono concetti legati al College Basketball e al più complicato concetto di appartenenza tipico dell' università statunitense. Diversamente il mondo Professionistico non contempla altro che l'allenamento e il viaggio per giungere alla partita successiva, i momenti di svago tra compagni sono pochi (ma indimenticabili, come la festa di Davis e di un Bargnani seduto sul divanetto insieme al Barbosa col sorriso di circostanza in mezzo al Nigga Party :lol2: :lol2:) e la leadership emotiva di un gruppo è affidata sostanzialmente al pre-partita e alla partita stessa, non esistendo il concetto del post partita, (analizziamo gli errori assieme, ci smeniamo vicendevolmente i coglioni, perchè su quell'azione dovevo aiutare io o te) perchè questi finito il match volano via o se ne vanno a casa.
Inoltre, il punto focale del discorso è la lingua inglese, di cui Bargnani non è e non sarà mai padrone, senza la quale determinati concetti è difficile esprimerli pienamente, aggiungiamoci un carattere scarsamente carismatico e il gioco è fatto, Bargani non sarà mai il leader emotivo (come nel tuo esempio) di una squadra e mai potrà diventarlo nel panorama Nba (diverso il discorso campionato italiano e Nazionale).
è una fantastica prima opzione offensiva, forse un All-star migliorando in difesa, ma lui non aspira (non avendone le possibilità) a diventare di più che quello, mi sembra inutile chiedergli altro.

Il basket non è uno sport di squadra?
Lavorando SEMPRE con lo stesso gruppo di persone non credi che le amicizie possano dare quel qualcosa in più alla squadra? E' logico che si formino e il concetto di GRUPPO è essenziale per riuscire a vincere qualcosa.
Non credo che i giocatori siano macchine che tra un volo e l'altro guardano davanti, muti, seduti composti tipo robot :lol2:


ernie ball ha scritto:Secondo me, si parla di due cose diverse.
Io credo che qui non sia questione di leadership emotiva, che è una roba non quantificabile e vagamente definibile. E non credo che sia questione di allenatore, perchè Triano, che è pessimo, ha sempre lasciato molto spazio e molti palloni a Bargnani.

Credo, invece, che Bargnani non si guadagni in campo il diritto di pretendere certi privilegi. O almeno immagino che così pensi qualcuno fra i suoi compagni di spogliatoio. Se io fossi un giovane Derozan, con la voglia di affermarmi e magari prendere in mano la squadra, non starei troppo ad ascoltare i rimbrotti di un tizio alto 2.13 che non ha voglia di prendere rimbalzi ed evita di difendere. O forse, quando questo tizio dovesse venire a dirmi che spreco palloni e non la passo mai, risponderei proprio parlando della sua difesa.

E chi dovrebbe averli questi privilegi? Uno con la media punti del 21 e oltre, il massimo di squadra, DEVE prendersi in mano la squadra e sgrullare le orecchie a tipi che di basket lo giocano ma non capiscono la vera essenza di gioco di squadra.
E' la stessa storia da secoli ormai. Non difende? Abbiamo un altro omaccione che è alto come lui e non ha mai difeso bene in NBA (sapete chi); che poi si associ i rimbalzi alla difesa.. non che sia un fenomeno, ma neanche tanto male. Il fatto della leadership è un fatto puramente caratteriale che può essere limato con il tempo ma se uno non ce l'ha nel sangue non sarà mai un leader. Bargnani, da quello che posso vedere in partita, non mi sembra averne più di tanto, ma ha la facoltà di potersi imporre sugli altri solamente perchè è il più forte giocatore Raptors!
Ovviamente anche se non leader può fare tranquillamente il 1° violino in una SQUADRA compatta e dove tutti hanno il loro ruolo. Qui l'unico ruolo che tutti conoscono è il randomize.
Ultima modifica di Viktor il 16/03/2011, 14:52, modificato 1 volta in totale.
"Raps traded Bargs because he would block the tank" cit.

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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da IlCrucco »

mago romano ha scritto:e sua moglie era stata in classe con me alle medie e al liceo.
Ma è gnocca almeno? 8) Non dirmi che non le hai dato nemmeno una toccatina, inizio a preoccuparmi ostia. :lol2:

Quando finisce 'sta regular season del cavolo che tanto ormai non ce ne frega più niente, a parte Mago/Beli/Gallo ovviamente.
Tutti questi discorsi ormai li abbiamo fatti e strafatti tutti 100 volte, Andrea a Toronto è come se Eto giocasse nel Rovereto a pallamano. O a pallarimbalzo.
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da DanDan »

Viktor ha scritto:

Il basket non è uno sport di squadra?
e quindi?
Viktor ha scritto:
Lavorando SEMPRE con lo stesso gruppo di persone non credi che le amicizie possano dare quel qualcosa in più alla squadra?
No, credo proprio di no, oltretutto tra giocatori di diversissima mentalità come Bargani e chessò un Davis...e comunque a guardare le tre Pistolette direi che l'amicizia non dà proprio niente in più alla squadra.
La mentalità del professionismo Nba è ben diversa, Jordan vedeva Rodman solo agli allenamenti e in campo, così come Kobe e Shaq e come la maggioranza degli altri giocatori Nba. Si lavora insieme, si studiano gli schemi insieme, ma credo proprio che il principio che regoli il concetto di squadra ( e di conseguenza del gruppo) sia la professionalità nel fare il proprio lavoro, non l'amicizia e la passione per lo sport. Si creano dei rapporti umani lavorativi, non dopolavoristici.
Viktor ha scritto: E' logico che si formino e il concetto di GRUPPO è essenziale per riuscire a vincere qualcosa.
Non credo che i giocatori siano macchine che tra un volo e l'altro guardano davanti, muti, seduti composti tipo robot :lol2:
Un gruppo lavorativo, gruppo professionale, io faccio questo e questo e questo, tu fai questo e questo, non un gruppo di amici. il leader serve per dare qualcosa in più in campo nel momento topico o per riprendere il compagno poco professionale o giù di morale (Kobe con Vujacic, Fisher della finale con Bos, Jordan- Kerr, il Divac di Sacramento). All'interno di questo sistema, Bargnani può fare il buon/ottimo/grande giocatore, non il leader.

E comunque tra essere colleghi di lavoro e macchine asociali, la differenza è abbastanza lampante direi.

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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da riccardo89 »

DanDan ha scritto:
Viktor ha scritto:

Il basket non è uno sport di squadra?
e quindi?
Viktor ha scritto:
Lavorando SEMPRE con lo stesso gruppo di persone non credi che le amicizie possano dare quel qualcosa in più alla squadra?
No, credo proprio di no, oltretutto tra giocatori di diversissima mentalità come Bargani e chessò un Davis...e comunque a guardare le tre Pistolette direi che l'amicizia non dà proprio niente in più alla squadra.
La mentalità del professionismo Nba è ben diversa, Jordan vedeva Rodman solo agli allenamenti e in campo, così come Kobe e Shaq e come la maggioranza degli altri giocatori Nba. Si lavora insieme, si studiano gli schemi insieme, ma credo proprio che il principio che regoli il concetto di squadra ( e di conseguenza del gruppo) sia la professionalità nel fare il proprio lavoro, non l'amicizia e la passione per lo sport. Si creano dei rapporti umani lavorativi, non dopolavoristici.
Viktor ha scritto: E' logico che si formino e il concetto di GRUPPO è essenziale per riuscire a vincere qualcosa.
Non credo che i giocatori siano macchine che tra un volo e l'altro guardano davanti, muti, seduti composti tipo robot :lol2:
Un gruppo lavorativo, gruppo professionale, io faccio questo e questo e questo, tu fai questo e questo, non un gruppo di amici. il leader serve per dare qualcosa in più in campo nel momento topico o per riprendere il compagno poco professionale o giù di morale (Kobe con Vujacic, Fisher della finale con Bos, Jordan- Kerr, il Divac di Sacramento). All'interno di questo sistema, Bargnani può fare il buon/ottimo/grande giocatore, non il leader.

E comunque tra essere colleghi di lavoro e macchine asociali, la differenza è abbastanza lampante direi.

My 2 cents
calma calma...
E' dicuramente vero che a randi livelli è dura che si crei un concetto di squadra e amicizia basato sul vedersi al di fuori dell'allenamento, starsi simpatici ecc...
A quei livelli, dove ogni anno cambiano i giocatori, e questi stessi sono di origine, cultura, lingua, e passati diversi, è proprio dura farsi amicizie o simpatie.
Non vuol dire che sia impossibile però, sono sicuro che amicizie si siano creato, soprattutto simpatie, che ne so, Kobe con Turiaf mi ricordo, o la butto li barbosa e il mago...
A livello giovanile e ai livelli più bassi è molto più facile creare un concetto di squadra proprio sulle amicizie fuori e dentro il campo questo è senza dubbio.

Detto questo è colpa sia del mago che degli altri che non ci sia un alchimia tra le pistolette e il mago e il resto della squadra. Le pistolette sono state sponsorizzate per essere l'immagine della squadra, fanno mondo a se. In più c'è la differenza giocatore europeo giocatore americano, per non parlare della razza. Mettici anche che il mago ha un atteggiamento apatico e non aggressivo, e non penso sia simpatico negli spogliatoi, e la frittata è fatta.
Per dire anche con il gallo sarebbe dura fare amicizia o farselo simpatico in questa squadra, ma il suo atteggiamento cazzuto e più "americano" aiuterebbe sicuramente.
La cosa certa è che per bargnani è la squadra peggiore per dare del suo meglio, ma è la squadra migliroe per far statistiche...il problema è che lui se ne sbatte e quindi non aumenta la credibilità ne nella squadra ne al di fuori.
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da The Huge »

raf ha scritto:ragazzi mighty che fine ha fatto?
è dal 12 marzo che non si connette
è l'unico che "conosco" ad essere stato in giappone
alan non farci preoccupare, se ci sei batti un bust :)
Domanda legittima, visto purtroppo quello che accadde 2 anni fa a L'Aquila. :(

Giusto per tranquillizzare, un paio di note:

1. Alan negli ultimi tempi posta non tantissimo e con buchi saltuari, forse gira per lavoro, quindi non è la prima volta di recente che non si vede per giorni.

2. mi sono permesso di guardare l'ultimo post del 12 Marzo ed in effetti risulta all'estero, ma non in Giappone (se l'IP Tracker dice il giusto).

In ogni caso, Alan fatti sentire. :approved:
Patavino
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da Patavino »

Ma ha un profilo su facebook? come fa di cognome? si sa nulla?
Arwain
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da Arwain »

Oh ragazzi, se lavora in giro per il mondo sarà impegnato e magari il tempo libero lo passa con qualche bella figa...che ne so...
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1 Campionato NBA (2013-2014), Vincitore Three-point Shootout (2014).
"We miss Spurs Marco Belinelli with the Bulls", Obama.

FERMATELOOOOOOOOOOOOO
max
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da max »

Arwain ha scritto:Oh ragazzi, se lavora in giro per il mondo sarà impegnato e magari il tempo libero lo passa con qualche bella figa...che ne so...
ma va, il tempo libero lo passa tirando freccette sul poster di Bargnani :lol2:

a casa sua sull'anta destra dell'armadio c'è il poster del Mago che fa da bersaglio per le freccette, mentre sull'anta sinistra c'è un poster del Gallo con fattezze da elefante (tipo divinità indiana) con sotto lumini, santini e incenso :lol:
Ronco88
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Re: Stagione 2010/2011 di Andrea "Il Mago" Bargnani: cap. V

Messaggio da Ronco88 »

Ho riguardato dopo mesi i Raptors...no comment.

Hamilton tornato indietro di 5 anni, T Mac di 10, Wallace di 15 :lol:
I'm tryin' get what I'm worth. And not a penny less
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