ThePirate ha scritto:Vedi, manchi il punto focale del mio discorso...
ovvio che se uno gli chiede finanziamenti loro non ci pensano due volte, ma il punto centrale è una altro.
Loro possono far scatenare guerre a loro piacimento da un giorno all'altro, così, dal nulla.
Ne abbiamo un esempio molto vicino... Iraq docet.
Questo è una dinamica generale, noi stavamo parlando di un caso particolare e di una certa importanza, la seconda guerra mondiale. L' Adolfo non agiva su ordine di potentati economici e non dipendeva dal loro assenso come un capo di stato democratico
fagiu ha scritto:
ricordati: non c'è crisi al mondo che il DioBanchiere non veda, non controlli, non voglia.
Il giochino è semplice...
a loro basta emettere tanta moneta, che come si è capito è gravata di interessi;
successivamente ritirano quantità di moneta che è fisiologica nel loro sistema perverso in quanto serve per pagare gli interessi contratti con la precedente emissione di moneta, e di conseguenza la gente si ritrova materialmente in mancanza della moneta necessaria...
non riescono più a pagare i debiti: crack!
Ti diranno che c'è stat una questione di speculazioni, di investimenti azzardati, di finanza pomapta... è vero, è tutto vero.
Ma la radice del problema sta a monte.
Chi controlla l'emissione di moneta controlla tutto ciò che si fa con la moneta.
Anche qui parli in generale, come se la crisi del '29 fosse una banale recessione, invece ha rischiato di affossare il capitalismo. Credi che la Fed abbia progettato un simile disastro, che nuoceva ai suoi stessi traffici? Non t'allargare
ThePirate ha scritto:Se l'agenda del Nuovo Ordine Mondiale non viene realizzata tramite gli attacchi terroristici all'America e se gli americani non accettano di deporre le loro armi e di cedere la loro sovranità al Nuovo Ordine Mondiale, il prossimo attacco sarà una guerra chimica, biologica e/o nucleare contro il popolo americano. Gli architetti del Nuovo Ordine Mondiale non esiteranno a usare come ultima risorsa una bomba atomica o all'idrogeno su una delle maggiori città americane.
- New York Times, 24 settembre 2001
Articolo anonimo?