Ciclismo

[The Huge]

[Fausto]

Io voto per
"il Giro superiore al Tour"...

il Pirata è troppo nazionalista.

[Bosco]

oggi a leggere la gazzetta mi son davvero incazzato.
Piepoli: "davvero, non mi sono mai dopato prima di questa estate, un momento di debolezza, per recuperare la forma".......come disse riccò: "davvero, al giro ero pulito, mi sono dopato prima del tour perchè ero stanco"...vabbè...tanto io son sempre il solito cretino che ci casca sempre...che ricade nell'omertà...che si illude....e sulle salite andrò sempre.
cmq......tornando in topic posso dire che ovvio, per noi italiani è importante il giro, lo sentiamo molto, e i percorsi sono duri, impegnativi (non commento il giro di quest'anno, sono ancora in lutto...). Però come parco partenti, apparte il contador dell'anno scorso, davvero nn ci siamo. Il tour è il tour, e la vuelta conta sempre attori che sono protagonisti in cerca della forma del mondiale...quindi il giro è dietro a loro come manifestazioni, purtroppo

[ThePirate]

Quoto bosco...
il fatto è che il giro è posizionato in un periodo tale del calendario ceh ti escludde gran parte delle corse che lo precedono (in quanto devi arrivare in forma in quel periodo) e non ha grandi eventi che lo seguono se non il tour, che però per chi ha fatto il gior a tutta è improponibile...

Invece il tour (a parte il fascino superiore) ti permette di fare la preparazione per le classiche del nord, e la vuelta può essere un trampolino di lancio per il mondiale...

Quindi, a mio avviso, si tratta propriamente di un mal posizionamento nel calendario.

In un ciclismo dove, a differenza del passato, devi selezionare sempre più le corse a cui partecipi, a queste cose stati attento...
un tempo si faceva veloce a stilare il proprio calendario: tutte le corse importanti, tanto c'erano le sostanze giuste che ti permettevano di recuperare (vedi Riccò dopo il gior cosa ha potuto fare al tour).

Sul caso Riccò e Piepoli, anche io sarei propenso a dire (come ovvio mi sembra) che anche al giro fossero dopati: però avendo seguito attentamente entrambe le corse, ho notato al tour un Riccò assai più forte...
...lo seguo e l'ho seguito sin dai dilettanti, e vi assicuro che un riccò come quello del tour non lo si era mai visto.
Al giro andava la metà!!

Io credo che fosse dopato anche al giro.... fatto sta che il dubbio che non lo fosse (o almeno non negli stessi termini) sorge.
Al tour la strada se la mangiava, al giro la fatica gliel'ho vista.

I due Riccò non sono assolutamente comparabili.
(Almeno sul piano del rendimento...poi non lo so)

[Bosco]

si si concordo....al tour ha davvero esagerato, volava!!!!
cmq dai, son tutti dopati, non passi ilettante se nn ti dopi....cmq è un altro discorso

[Mike]

[Bosco]

bè allora casco bene!....io quando ero allievo ho dovuto smettere, perchè mi hanno praticamente detto: o ti dopi o corri dietro l'ambulanza....fai te....

[piceale90]

"A Castellano si devono la scoperta di salite come il Passo del Mortirolo e l'inserimento di una strada sterrata nel percorso Giro dopo molti anni (il Colle delle Finestre), ma è stato anche criticato per avere spesso invitato squadre italiane di scarsa importanza piuttosto che le grandi squadre straniere, facendo sì che il Giro fosse abbastanza privo di grandi campioni internazionali. Il Giro divenne, a detta di molti, piuttosto "provinciale", tant'è che ci fu qualcuno che cominciò a parlare di un presunto sorpasso della Vuelta a Espana circa il livello della corsa".

fonte:Wikipedia, pagina di Carmine Castellano (organizzatore del giro fino al 2004)

Sappiamo tutti quanto Wikipedia sappia essere inattendibile, ma sicuramente una parte di colpa dobbiamo ricercarla anche in noi italiani.
Per anni abbiamo preferito che a vincere il Giro fossero gente come Gotti, Simoni, Garzelli, Savoldelli piuttosto che i fuoriclasse stranieri come Armstrong, Ullrich, Vinokourov ecc.
Discorso a parte va fatto per Ivan Basso, che però se non fosse Italiano mai e poi mai avrebbe corso il giro per vincerlo.
Lo stesso Contador l'anno scorso fu obbligato dall' Astana a presentarsi al Giro, ma lui puntava dichiaratamente al Delfinato!!!
In conclusione siamo noi che ci siamo provincializzati, come negli anni 80 quando, per far vincere Moser e Saronni, venivano eliminate le Salite dal percorso a discapito del povero Fignon...

[Fausto]

[piceale90]

[ThePirate]

[Bosco]

allora.......ero allievo nel 2000 e 2001..... ricordo bene il discorso che mi fece il presidentealla presentazione della squadra: " caro Marco, se arrivi nei primi 30 sei un grande, se arrivi nei 15 ti offro una cena, ma se arrivi nei primi 5 inizio a sospettare della tua onestà. Non ti aspettare di vincere, qui ti facciamo correre per farti divertire. Se vuoi vincere vai nelle giovanili saeco e mapei che fanno ai ragazzi della tua età le cure nelle camere iperbariche"......dopo un discorso così, tu che avresti fatto? io ho corso con passione per due anni, ma sempre in fondo al gruppo.
Io nn sarò stato un fenomeno, ok, e di ragazi passati juniore puliti ne conosco molti. Ma di loro mai nessuno ha vinto una gara, tutti in fondo al gruppo. Per fare risultati negli juniores devi prendere roba, perchè il doping nn è una cosa che arriva col professionismo, è una cosa radicata fin dalle categorie giovanili. Non passi dilettante se non ti dopi, questo è sicuro......purtroppo

[sensomc]

che schifo

[ThePirate]

[piceale90]

Il Coni inchioda Valverde
"Quel sangue è suo"

Doping: clamorosa riapertura del caso legato al corridore spagnolo. Un controllo del Coni, effettuato in occasione della tappa del Tour 2008 a Prato Nevoso, avrebbe accertato la corrispondenza tra il Dna del ciclista e quello della famosa sacca 18 sequestrata nello studio del dottor Fuentes nell'ambito dell'Operacion Puerto
Alejandro Valverde, 28 anni, ha vinto 11 corse nel 2008. Ap
ROMA, 11 febbraio 2009 - Il Coni è convinto che "Valv-Piti", il nome in codice trascritto dal dottor Eufemiano Fuentes al centro dell'Operacion Puerto, è senza dubbio Alejandro Valverde. La prova inequivocabile arriverebbe da un controllo ematico effettuato il 21 luglio dello scorso anno, quando la carovana del Tour de France fece tappa a Prato Nevoso per la 16ª frazione della Grande Boucle. Lo spagnolo, che era nono in classifica generale e aveva già vestito la maglia gialla dopo la prima tappa, venne controllato insieme ad altri atleti (tra i quali Frank Schleck e altri 5 della Csc). Con la Caisse d'Epargne Valverde ha vinto solo nel 2008 11 corse, tra cui una tappa del Tour, una della Vuelta, la Liegi-Bastogne-Liegi e la Clasica San Sebastian.
CONVOCATO - Il deferimento al Tribunale nazionale antidoping scatterà automaticamente, come pure la segnalazione all'Uci e alla Wada, l'agenzia mondiale antidoping. Valverde rischia due anni di squalifica. Prima del Mondiale di Varese il Tas di Losanna respinse la richiesta di esclusione formulata dall'Uci, che si era opposta alla partecipazione del vincitore dell'ultima Liegi alla corsa iridata. Il Coni ha convocato lo spagnolo per lunedì 16 febbraio a Roma per contestargli "la violazione del combinato disposto degli articoli 2.2 del Codice WADA e 2.11 delle Norme Sportive Antidoping Italiane".
TUTTO NASCE NEL 2006 - Il caso denominato "Operacion Puerto" scoppia il 23 maggio 2006 e rappresenta il più grande scandalo del doping ematico. Una cinquantina di corridori coinvolti, ma in pochi finora, hanno pagato. L'Italia ha messo in un angolo Ivan Basso condannandolo a due anni di stop, come Michele Scarponi (18 mesi); in Germania hanno smesso Jan Ullrich e Jorg Jaksche. Ma nelle 6000 pagine dell'Operacion Puerto sarebbero ancora molti i nomi, di varie discipline e non solo del ciclismo, che non sono ancora venuti allo scoperto.

Amen