Be', complimenti, sei stato più convincente di Renzi, Boschi e dei pupazzi che mandano in tv a blaterare vagamente di "semplificazione" e a ripetere slogan.
a) Il bicameralismo perfetto italiano non fa impazzire nessuno, credo. L'unica sua utilità è che, talvolta, permette di fermare le leggi più controverse, spesso autentiche porcate. Ma anch'io avrei accolto con favore la sua sostituzione con qualcosa di più efficiente.
Per motivi storici, trovo ridicola l'idea di abolire il Senato proprio a Roma. Mi stava anche bene costituirlo su base territoriale, ma non con le modalità assurde, nebulose e contraddittorie previste ora: per me i consiglieri regionali, i sindaci devono starsene nella loro sede: la formula usata per "eleggere" i Senatori, il combinato con l'Italicum, confermano la tendenza italiana ed europea a svuotare la democrazia di ogni significato.
Io volevo una camera in cui si riunissero il Senatore di Venezia, quello di Napoli, quello di Firenze e tutti gli altri, ELETTI dai loro co-provinciali, a discutere di territorio, mentre i Deputati si sarebbero occupati di politica Nazionale. Non è meglio del pasticcio Boschi? Ci voleva tanto?
Ovvio che l'articolo 70 venga più complesso, quando dividi i compiti che prima erano uguali, devi specificare i compiti diversi.
Per cui non concordo con le critiche un po' ironiche al riguardo.
Eh, no, come giustificazione non regge: non c'era nessuna ragione di scrivere un articolo così complicato, se non deliberata volontà di oscuramento. Come al solito, i casi sono due: questi sono incapaci o in malafede.
b) non ho particolari obiezioni alle modifiche in materia di referundum; quanto alle leggi di iniziativa popolare, potrebbero pure abolirle, perché i parlamentari le liquidano regolarmente, con facilità irrisoria. Andrebbero appunto affidate a un referendum.
c) la riforma del 2001 era pessima, le Regioni sono carrozzoni, buchi neri della spesa pubblica e costruzioni in gran parte artificiose. La realtà politica italiana più autentica è rappresentata dal Comune, la Città, e su questa bisognava puntare. Ben vengano i (timidi) correttivi, ma non bastano a salvare il complesso del DDL.
Del resto, se Renzi & co. si limitassero a riparare guasti e sgombrare rifiuti (il CNEL...), non incontrerebbero molta resistenza. Il problema è la
pars construens della riforma
d) vedi
supra al punto a) sul Senato. Che i consiglieri regionali siano spesso ladri di polli e scrocconi, a cui il seggio offrirebbe protezione, è solo un'aggravante