Verdiglione ha scritto:
Sul solito discorso che i giocatori e le squadre NBA fanno schifo non sono per niente d'accordo, ho spesso visto giocatori (americani e non) fallire di là e poi fare i fenomeni altrove, devo ancora vedere il viceversa..........
Il punto è esattamente questo; non sono i giocatori che fanno schifo (sono i migliori al mondo)ma lo è il modo di giocare basato sulle stelle. E' il fatto che è una lega che punta all'immagine, allo show per "far soldi", poco rimane dello sport (anche se ci sono gli atleti): guarda solo gli assurdi arbitraggi casalinghi.
E sarà sempre peggio, temo, visto che la lobby degli stats geek ha sempre più potere (per la cronaca il link sopra riporta il falso: i numeri "dicono" - LOL - che Larkin è di gran lunga più dannoso - come fossa colpa sua).
Una volta che quei super atleti li gestisci in maniera differente (ovvero guardi al risultato e non a quanto ti fanno vendere) ecco che faranno i fenomeni (Weems?).
Sarà che ho ancora nella mente gli schemi di fine 4° di Toronto e NY, quando pregavo che la palla non andasse alla stella per la regola "questa è la tua squadra, facci vincere". Che fosse Bosh (primo anno di PO), Melo o il Mago (che risate il 2° OT a Londra contro i Nets, con palla ad Andrea a 8 metri dal canestro e un paio di secondi alla conclusione). Invece li è così... poi ci domandiamo perché preferiscono le combo-guard: perché tranne in rari casi "la squadra" non esiste e ognuno gioca per se.
Per il "viceversa" ti do un paio di nomi al volo: Brandon Jennings e Ben Wallace.