mago romano ha scritto:amaryllide ha scritto:mago romano ha scritto:Ma una squadra "normale" con un allenatore normale, per una volta nella vita americana di Andrea, lo vogliamo dare al MAGO?
NO, perchè lui dovrebbe prima dimostrare di meritarsela, una simile squadra. Belinelli, che pure il talento per fare una stagione a 20 punti a partita non l'ha mai visto manco col binocolo il posto a San Antonio se l'è meritato perchè quando gli è capitato un coach come Thibodeau, non ha pensato "beh, ma io sono noto per fare i tiri da tre in avvitamento carpiato, c...o vuole questo qui che pensa solo alla difesa?", ma si è messo giù a lavorare ed è diventato un difensore degno di un ossessionato della difesa come Tom. Non si può continuare all'infinito a dare la colpa agli allenatori o alla squadra, o al GM. Se l'allenatore è scarso (e nella NBA i tre quarti sono scarsi), il giocatore bravo sa comunque come mettersi in luce lo stesso, e stai sicuro che il coach e il GM delle squadre migliori se ne accorgono, e lo prendono. Quando sei prima scelta assoluta e hai dietro un GM che ti manda via la stella della squadra per darti spazio, sta a te farti valere, altro che "ci vuole un allenatore normale". E se non sei in grado, è colpa tua, punto.
Sei prima scelta assoluta e vai a Toronto. Mica scegli tu.
Ti offrono 50 milioni e un ruolo primario in squadra, rinnovi ma non scegli la squadra.
I tre allenatori li conosciamo, quello buonino era Casey, che l'ha usato anche 40MPG prima di (LETTERALMENTE) ROMPERLO, per colpa sua (di Casey). Un grande, evidentemente. Poi non l'ha certo aiutato nel recupero.
Hai ancora quel mega-contratto, sei mezzo rotto, mica scegli NY. Mica scegli la situazione, quella che è arrivata DEVI accettare.
Quest'anno per la prima volta poteva scegliere, ma nel momento peggiore della sua carriera e non al culmine, come Marco, sia quando ha scelto SA, sia quando ha scelto Sacramento. C'erano molti dubbi (corretti) sulla integrità fisica di Andrea. Ma DUE OFFERTE c'erano. Da una parte un roster di "dementi" allenati da un genio pazzo per l'attacco. Dall'altra, un allenatore che, come attacco, gioca applicando MALE il sistema di gioco che il colonnello Gomelsky (un grande sia chiaro!) usava per il CSKA e per la nazionale Sovietica, negli anni '70 e '80. Come difesa siamo poco sopra i livelli di organizzazione che si applicano ai ragazzini di 8-9 anni (della serie: attaccati a quello e non fargli prendere palla e vai in aiuto del compagno che viene battuto) ma, probabilmente, con meno impegno e intensità. Mi domando spesso, ma forse sbaglio, ma perchè in NBA NON si creano quasi mai delle difficoltà di ricezione dellla palla a gente come LBJ o Durant? Solo perchè è regular season? Io vedo che ad esempio San Antonio, Dallas, Atlanta su questo lavorano parecchio. Altre squadre proprio ZERO.
Doveva "rischiare" di andare da Karl, ma l'hanno convinto e ha scelto di rimanere a NY.
Non c'è la controprova ma tra avere Karl come coach e un solo lungo da 35 MPG (Cousins) rispetto a Hollins e il duo Lopez e Young. Mah.
Marco ha fatto costanti scelte di crescita, ma ha potuto scegliere in quanto era in scadenza di contratto. Ha scelto sempre bene, c'ha messo NON IMPEGNO, MOLTO DI PIU', sia chiaro. MA ha scelto squadra e allenatore, rinunciando a soldi, anche se non tantissimi. La sua quotazione è salita alle stelle dopo i due anni a San Antonio. Marco lo adoro e sono strafelice per lui, si merita tutti i soldi che prende adesso, ma le situazioni erano e sono molto diverse e non accostabili.
Forza Andrea.