Politica e Attualità
- sygno
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Re: Politica e Attualità
[quote="Saba88":u648508r]Dopo il Papa, Giannino è la seconda persona che si dimette da un "paio" di anni a questa parte.[/quote:u648508r]
Solo che il primo si è dimesso dal rappresentare Dio in terra, l'altro da presidente di un piccolo movimento.Tra l'altro è ancora ufficialmente il candidato alla presidenza del consiglio.
Gioca con i Fanti ma lascia stare i Santi.....
[quote="ernie ball":u648508r]Aggiorno: il mio voto è strettamente legato all'immediato allontanamento di Giannino.
Se non succede subito, non andrò a votare e comincerò a pensare molto seriamente alla fuga.[/quote:u648508r]
Capisco la tua amarezza. Purtroppo per ogni cosa dobbiamo ricordarci che siamo soprattutto il paese dei Colaninno vampiro di aziende statali e parastatali, dei Benetton che si sono ulteriormente arricchiti con Autostrade e se non era per Di Pietro le avevano gia vendute con l'aiuto di Prodi bravissimo ad arricchire gli amici con la vendita di beni statali, dei Tronchetti Provera che per far soldi ha spolpato Telecom e Pirelli, degli Agnelli mungitori di cassa integrazione, e non nomino l'innominabile.
Fortunatamente siamo anche il paese dei Rosso, dei Perugina e di un sacco di gente che tira la carretta tutti i giorni, e che speriamo prenda il sopravvento su queste merde che inducono altra brava gente a pensare "lo fanno tutti lo faccio anch'io" moltiplicando la merda fino a ridurre in letame questo paese.
Solo che il primo si è dimesso dal rappresentare Dio in terra, l'altro da presidente di un piccolo movimento.Tra l'altro è ancora ufficialmente il candidato alla presidenza del consiglio.
Gioca con i Fanti ma lascia stare i Santi.....
[quote="ernie ball":u648508r]Aggiorno: il mio voto è strettamente legato all'immediato allontanamento di Giannino.
Se non succede subito, non andrò a votare e comincerò a pensare molto seriamente alla fuga.[/quote:u648508r]
Capisco la tua amarezza. Purtroppo per ogni cosa dobbiamo ricordarci che siamo soprattutto il paese dei Colaninno vampiro di aziende statali e parastatali, dei Benetton che si sono ulteriormente arricchiti con Autostrade e se non era per Di Pietro le avevano gia vendute con l'aiuto di Prodi bravissimo ad arricchire gli amici con la vendita di beni statali, dei Tronchetti Provera che per far soldi ha spolpato Telecom e Pirelli, degli Agnelli mungitori di cassa integrazione, e non nomino l'innominabile.
Fortunatamente siamo anche il paese dei Rosso, dei Perugina e di un sacco di gente che tira la carretta tutti i giorni, e che speriamo prenda il sopravvento su queste merde che inducono altra brava gente a pensare "lo fanno tutti lo faccio anch'io" moltiplicando la merda fino a ridurre in letame questo paese.
17/06/2014
Mikele cambia la firma.
Io cambio l'Avatar.
http://rafweb.altervista.org/
“parole e frasi dal vento portate
in attesa di un orecchio attento lasciate”
RafT
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Saba88
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Re: Politica e Attualità
[quote:2pp7oqi6]
Solo che il primo si è dimesso dal rappresentare Dio in terra, l'altro da presidente di un piccolo movimento.Tra l'altro è ancora ufficialmente il candidato alla presidenza del consiglio.
Gioca con i Fanti ma lascia stare i Santi.....[/quote:2pp7oqi6]
Non volevo mica essere blasfemo, cmq Giannino rimane il candidato premier perchè non è possibile fare cambiamenti o rinunce in corso d'opera, ma ha già detto che ridarà il seggio al partito qualora si superasse lo sbarramento....
Solo che il primo si è dimesso dal rappresentare Dio in terra, l'altro da presidente di un piccolo movimento.Tra l'altro è ancora ufficialmente il candidato alla presidenza del consiglio.
Gioca con i Fanti ma lascia stare i Santi.....[/quote:2pp7oqi6]
Non volevo mica essere blasfemo, cmq Giannino rimane il candidato premier perchè non è possibile fare cambiamenti o rinunce in corso d'opera, ma ha già detto che ridarà il seggio al partito qualora si superasse lo sbarramento....
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Re: Politica e Attualità
[quote="fagiu":t6wowug6][quote="ernie ball":t6wowug6]
Per capirci, spiegami cosa intendi per "liberismo puro" e dove e come ha fallito, secondo te. E' possibile che ci si trovi in parte d'accordo. Citami anche qualche alternativa di successo.[/quote:t6wowug6]
Eh, la peppa, che pretese. Per chi mi hai preso? Per il Nobel all'Economia sto ancora studiando
"Liberismo puro": diciamo la roba elaborata dai Chicago boys, Friedman & co., che ha ispirato le più importanti politiche degli ultimi decenni e che tanto piace a Giannino e anche a te, suppongo. So che tu hai in mente anche altre scuole di pensiero, come l'austriaca, la neoclassica, ma non vorrei impelagarmi in una disputa filosofica, se permetti.
"Fallimento" è una parola grossa, non prevede appello. Al momento siamo ancora alla grave crisi sistemica, che il capitalismo ha già dimostrato di poter superare in passato, reinventandosi. Certo, i problemi di fondo restano e si ripresentano periodicamente, ma tant'è.
Nello specifico: l'alta finanza, così com'è, rappresenta una minaccia costante per la vita di milioni, no miliardi di persone, alla mercé di un pugno di grossi speculatori/truffatori. Follia pura.
Idem per il sistema bancario: una parassitosi anche quando è amministrato bene, non solo quando i managers imbrogliano o sbagliano. Chiunque abbia aperto un conto o chiesto un prestito in banca, se ne può rendere conto. Rubano letteralmente i soldi, succhiano il sangue alla popolazione a beneficio di pochissimi, enormi patrimoni privati. Non è solo immorale: è anti-economico. Da ripensare interamente.
Il mercato del lavoro, dietro tutte le incredibili balle sui benefici della flessibilità, riproduce le solite dinamiche da schiavismo ripulito, con continue, impudiche pressioni a ridurre ulteriormente i salari, i diritti e peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori, mentre diventa abissale il divario sociale tra questi ultimi e i managers strapagati alla Marchionne, per non parlare della proprietà vera e propria. Da una parte c'è una massa di lavoratori/consumatori/contribuenti che si impoveriscono, dall'altra pochissimi, smisurati patrimoni, solo parzialmente reinvestiti nel circuito. Anche qui, non è solo ingiusto, ma anche assurdo, anti-economico.
"Alternativa di successo". Oddio, siamo già all'argomento definitivo? Sì, vabbé, è meglio dello schiavismo, del feudalesimo, del comunismo sovietico o maoista. Ora possiamo passare a qualcosa di ancora più efficiente, più razionale, meno assurdo e sbilanciato, please?
[quote="ernie ball":t6wowug6]Io, intanto, butto lì che una delle critiche principali della scuola austriaca a Keynes riguarda il ciclo di "boom and bust". Espansione monetaria e forte intervento pubblico nell'economia generano bolle e recessioni drammatiche. La crisi finanziaria americana, favorita (se non causata) dalle politiche disastrose di Greenspan, Clinton e Bush, ne è un esempio abbastanza chiaro.[/quote:t6wowug6]
Buttala pure. Il "boom and bust", mi pare ormai evidente, non è un'esclusiva di Keynes che peraltro, come sai bene, non è più il modello di riferimento del capitalismo da decenni. Presentare Greenspan, Clinton e Bush (Bush!) come Keynesiani e attribuire a ciò la causa di tutti i mali degli USA fa abbastanza ridere, senza offesa. E la vera mazzata all'economia mondiale, non solo statunitense, non è arrivata da interventi statali sbagliati ma da speculazioni truffaldine gigantesche. Vedi [i:t6wowug6]supra[/i:t6wowug6]
[quote="ernie ball":t6wowug6]Nel frattempo, il cambiamento verso il libero mercato di paesi come la Svezia sta favorendo la loro economia e il benessere dei cittadini: http://www.economist.com/news/special-r ... ern_lights .[/quote:t6wowug6]
L' Economist si fa le seghe perché anche i socialistissimi scandinavi si aprono al libero mercato, con i prevedibili benefici a breve e medio termine già visti sotto Tatcherismo in Gran Bretagna, Reaganomics in USA, la Cina oggi etc. Naturalmente si citano i soliti dati macroeconomici in crescita, la mitica crescita. Come la vivano concretamente la maggior parte delle persone non interessa all'Economist. Ancora meno quello che succederà a lungo termine, cioé più o meno il solito sgonfiamento. Nel frattempo, in Svezia e dintorni avranno forse perso un modello di civiltà, ma questo all'Economist fa solo piacere.[/quote:t6wowug6]
93 minuti di applausi per fagiu.
In tutto ciò fino a questa mattina ero per la scheda bianca e avrei votato Silvio pur di non dare il mio voto a Grillo...
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/5 ... re-2-.html
6 km dalla costa, nel silenzio più totale... PORCA MAD....!!!
Si, il Movimento 5 Stelle avrà il mio voto.
Anzi due,
pure al Senato.
E non hanno nemmeno tradato il Mago, PD!
Per capirci, spiegami cosa intendi per "liberismo puro" e dove e come ha fallito, secondo te. E' possibile che ci si trovi in parte d'accordo. Citami anche qualche alternativa di successo.[/quote:t6wowug6]
Eh, la peppa, che pretese. Per chi mi hai preso? Per il Nobel all'Economia sto ancora studiando
"Liberismo puro": diciamo la roba elaborata dai Chicago boys, Friedman & co., che ha ispirato le più importanti politiche degli ultimi decenni e che tanto piace a Giannino e anche a te, suppongo. So che tu hai in mente anche altre scuole di pensiero, come l'austriaca, la neoclassica, ma non vorrei impelagarmi in una disputa filosofica, se permetti.
"Fallimento" è una parola grossa, non prevede appello. Al momento siamo ancora alla grave crisi sistemica, che il capitalismo ha già dimostrato di poter superare in passato, reinventandosi. Certo, i problemi di fondo restano e si ripresentano periodicamente, ma tant'è.
Nello specifico: l'alta finanza, così com'è, rappresenta una minaccia costante per la vita di milioni, no miliardi di persone, alla mercé di un pugno di grossi speculatori/truffatori. Follia pura.
Idem per il sistema bancario: una parassitosi anche quando è amministrato bene, non solo quando i managers imbrogliano o sbagliano. Chiunque abbia aperto un conto o chiesto un prestito in banca, se ne può rendere conto. Rubano letteralmente i soldi, succhiano il sangue alla popolazione a beneficio di pochissimi, enormi patrimoni privati. Non è solo immorale: è anti-economico. Da ripensare interamente.
Il mercato del lavoro, dietro tutte le incredibili balle sui benefici della flessibilità, riproduce le solite dinamiche da schiavismo ripulito, con continue, impudiche pressioni a ridurre ulteriormente i salari, i diritti e peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori, mentre diventa abissale il divario sociale tra questi ultimi e i managers strapagati alla Marchionne, per non parlare della proprietà vera e propria. Da una parte c'è una massa di lavoratori/consumatori/contribuenti che si impoveriscono, dall'altra pochissimi, smisurati patrimoni, solo parzialmente reinvestiti nel circuito. Anche qui, non è solo ingiusto, ma anche assurdo, anti-economico.
"Alternativa di successo". Oddio, siamo già all'argomento definitivo? Sì, vabbé, è meglio dello schiavismo, del feudalesimo, del comunismo sovietico o maoista. Ora possiamo passare a qualcosa di ancora più efficiente, più razionale, meno assurdo e sbilanciato, please?
[quote="ernie ball":t6wowug6]Io, intanto, butto lì che una delle critiche principali della scuola austriaca a Keynes riguarda il ciclo di "boom and bust". Espansione monetaria e forte intervento pubblico nell'economia generano bolle e recessioni drammatiche. La crisi finanziaria americana, favorita (se non causata) dalle politiche disastrose di Greenspan, Clinton e Bush, ne è un esempio abbastanza chiaro.[/quote:t6wowug6]
Buttala pure. Il "boom and bust", mi pare ormai evidente, non è un'esclusiva di Keynes che peraltro, come sai bene, non è più il modello di riferimento del capitalismo da decenni. Presentare Greenspan, Clinton e Bush (Bush!) come Keynesiani e attribuire a ciò la causa di tutti i mali degli USA fa abbastanza ridere, senza offesa. E la vera mazzata all'economia mondiale, non solo statunitense, non è arrivata da interventi statali sbagliati ma da speculazioni truffaldine gigantesche. Vedi [i:t6wowug6]supra[/i:t6wowug6]
[quote="ernie ball":t6wowug6]Nel frattempo, il cambiamento verso il libero mercato di paesi come la Svezia sta favorendo la loro economia e il benessere dei cittadini: http://www.economist.com/news/special-r ... ern_lights .[/quote:t6wowug6]
L' Economist si fa le seghe perché anche i socialistissimi scandinavi si aprono al libero mercato, con i prevedibili benefici a breve e medio termine già visti sotto Tatcherismo in Gran Bretagna, Reaganomics in USA, la Cina oggi etc. Naturalmente si citano i soliti dati macroeconomici in crescita, la mitica crescita. Come la vivano concretamente la maggior parte delle persone non interessa all'Economist. Ancora meno quello che succederà a lungo termine, cioé più o meno il solito sgonfiamento. Nel frattempo, in Svezia e dintorni avranno forse perso un modello di civiltà, ma questo all'Economist fa solo piacere.[/quote:t6wowug6]
93 minuti di applausi per fagiu.
In tutto ciò fino a questa mattina ero per la scheda bianca e avrei votato Silvio pur di non dare il mio voto a Grillo...
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/5 ... re-2-.html
6 km dalla costa, nel silenzio più totale... PORCA MAD....!!!
Si, il Movimento 5 Stelle avrà il mio voto.
Anzi due,
pure al Senato.
E non hanno nemmeno tradato il Mago, PD!
Non è un rinoceronte, un bufalo o una tigre – e ce ne sono in circolazione a branchi, nell’Nba. E’ un delfino: razza rara. Le sue movenze sono vellutate ma veloci, in un continoum affascinante.
-
ernie ball
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Re: Politica e Attualità
[quote="fagiu":3f2ftq87][quote="ernie ball":3f2ftq87]
Per capirci, spiegami cosa intendi per "liberismo puro" e dove e come ha fallito, secondo te. E' possibile che ci si trovi in parte d'accordo. Citami anche qualche alternativa di successo.[/quote:3f2ftq87]
Eh, la peppa, che pretese. Per chi mi hai preso? Per il Nobel all'Economia sto ancora studiando
[/quote:3f2ftq87]
Eh, d'accordo, ma a dire che il "resto del mondo" è devastato dal "puro liberismo" sei stato tu, mica io. Se non mi spieghi, non capisco.
Occhio a non fare confusione. "Capitalismo" non è necessariamente "libero mercato" e "libero mercato" non è "giungla". Il mercato è uno strumento conveniente a tutti, che ha bisogno di regole per funzionare e deve rispettare le leggi. Il problema è chi o cosa produce le regole.
Per esempio, in Italia c'è un capitalismo clientelare, in assenza (quasi sempre) di libero mercato e in presenza di regole tortuose, inaffidabili, imposte dall'alto e inefficaci: il risultato è un'economia ferma e corrotta, fatta apposta per favorire l'intrallazzo fra politica e affari. Perchè? Perchè lo stato controlla una parte troppo grande dell'economia e, ovunque questo succeda, nel mondo, chi controlla politicamente l'apparato pubblico tende a usare il potere acquisito per proprio vantaggio.
Lasciare più spazio al libero mercato, permettendo l'emersione spontanea delle necessità regolatorie, consentirebbe di non mischiare regole del mercato e legge dello stato, rendendo immediatamente più efficienti l'uno e l'altra. Il mercato, in ogni caso, non può e non deve ignorare o superare la legge.
L'alta finanza, così com'è diventata negli ultimi vent'anni, funziona male e può fare danni catastrofici, siamo d'accordo. Io non credo che la ragione sia il controllo di una cricca di criminali e nemmeno che si debba intervenire con un controllo governativo. Anzi, spesso i governi hanno favorito il deterioramento della finanza e la concentrazione di potere.
Le banche sono necessarie. Il sistema del credito è fondamentale per l'economia. Il problema italiano, di nuovo, è l'assenza di concorrenza e l'eccessiva presenza politica nel controllo del settore. Immagino che ti sia accorto di MPS. Se c'è troppo stato nelle banche, è inevitabile che si generi corruzione.
La flessibilità del mercato del lavoro è una necessità reale, ma in Italia non c'è. C'è solo la precarizzazione del lavoratore, perchè mancano mercato e regole affidabili, appunto. Più sotto ti faccio un esempio di come un sistema rigido non porti vantaggi a nessuno.
E' vero che troppi imprenditori italiani non sanno fare il loro mestiere. La ragione è che non ne hanno bisogno: basta entrare nel giro di amicizie giusto, appunto perchè il controllo dell'economia italiana è in mani politiche. Libera l'economia, installa un sistema di concorrenza, e improvvisamente la Fiat deve cominciare a pensare a come fare automobili migliori, invece che appoggiarsi alla protezione statale.
E' così importante che un lavoratore italiano lavori per Fiat e non, magari, per Volkswagen?
Ti ripeto, senza offesa, che Bush (Clinton, Greenspan, Bernanke, Obama, etc...) ha fatto politiche keynesiane: stimolo della domanda tramite enormi iniezioni di liquidità, forti interventi di spesa pubblica e distorsione del mercato immobiliare tramite garanzie governative. Ha persino letteralmente detto ai cittadini americani di andare a spendere di più e comprare cose (e case), subito dopo l'attacco alle torri.
Le speculazioni che hanno portato al crollo finanziario recente sono state favorite dalle distorsioni introdotte dai governi Clinton e Bush insieme a macroscopici errori nella de-regolamentazione: la famosa abrogazione della Glass-Steagall è avvenuta sotto Clinton, per esempio.
Su questo, mi fermo, perchè sono già troppo lungo.
Pensa quello che vuoi dell'Economist, ma il cambiamento nella politica economica svedese è una realtà degli ultimi 15 anni.
Ti cito la Svezia perchè è un paese che continua ad avere una forte spesa pubblica e un'alta tassazione (entrambe in calo), come l'Italia (che però le ha in crescita). A differenza dell'Italia, ha liberalizzato molti settori, semplificato le regole e ha fatto rispettare la legge.
Un caso diverso è quello della Francia, in cui cominciano ad avere seri problemi di sostenibilità del loro sistema. Pochi giorni fa è successo questo: http://online.wsj.com/article/SB1000142 ... hare_tweet
Un mercato del lavoro rigido e conservatore, con sindacati troppo politicizzati, non funziona, oggi. Poteva funzionare trenta o quaranta anni fa. Oggi una grande azienda non va in Francia, in cui deve fare i conti con condizioni sfavorevoli, perchè può andare altrove. A rimetterci sono i lavoratori, non l'azienda e non i politici.
E' il caso italiano. Lo stato dovrebbe limitarsi a lasciare che ci siano condizioni favorevoli perchè le imprese vengano a investire in Italia, proteggendo il livello di reddito del lavoratore con un sistema di welfare adeguato alla realtà contemporanea. Qui, invece, proteggiamo la Fiat.
Per capirci, spiegami cosa intendi per "liberismo puro" e dove e come ha fallito, secondo te. E' possibile che ci si trovi in parte d'accordo. Citami anche qualche alternativa di successo.[/quote:3f2ftq87]
Eh, la peppa, che pretese. Per chi mi hai preso? Per il Nobel all'Economia sto ancora studiando
[/quote:3f2ftq87]
Eh, d'accordo, ma a dire che il "resto del mondo" è devastato dal "puro liberismo" sei stato tu, mica io. Se non mi spieghi, non capisco.
Occhio a non fare confusione. "Capitalismo" non è necessariamente "libero mercato" e "libero mercato" non è "giungla". Il mercato è uno strumento conveniente a tutti, che ha bisogno di regole per funzionare e deve rispettare le leggi. Il problema è chi o cosa produce le regole.
Per esempio, in Italia c'è un capitalismo clientelare, in assenza (quasi sempre) di libero mercato e in presenza di regole tortuose, inaffidabili, imposte dall'alto e inefficaci: il risultato è un'economia ferma e corrotta, fatta apposta per favorire l'intrallazzo fra politica e affari. Perchè? Perchè lo stato controlla una parte troppo grande dell'economia e, ovunque questo succeda, nel mondo, chi controlla politicamente l'apparato pubblico tende a usare il potere acquisito per proprio vantaggio.
Lasciare più spazio al libero mercato, permettendo l'emersione spontanea delle necessità regolatorie, consentirebbe di non mischiare regole del mercato e legge dello stato, rendendo immediatamente più efficienti l'uno e l'altra. Il mercato, in ogni caso, non può e non deve ignorare o superare la legge.
L'alta finanza, così com'è diventata negli ultimi vent'anni, funziona male e può fare danni catastrofici, siamo d'accordo. Io non credo che la ragione sia il controllo di una cricca di criminali e nemmeno che si debba intervenire con un controllo governativo. Anzi, spesso i governi hanno favorito il deterioramento della finanza e la concentrazione di potere.
Le banche sono necessarie. Il sistema del credito è fondamentale per l'economia. Il problema italiano, di nuovo, è l'assenza di concorrenza e l'eccessiva presenza politica nel controllo del settore. Immagino che ti sia accorto di MPS. Se c'è troppo stato nelle banche, è inevitabile che si generi corruzione.
La flessibilità del mercato del lavoro è una necessità reale, ma in Italia non c'è. C'è solo la precarizzazione del lavoratore, perchè mancano mercato e regole affidabili, appunto. Più sotto ti faccio un esempio di come un sistema rigido non porti vantaggi a nessuno.
E' vero che troppi imprenditori italiani non sanno fare il loro mestiere. La ragione è che non ne hanno bisogno: basta entrare nel giro di amicizie giusto, appunto perchè il controllo dell'economia italiana è in mani politiche. Libera l'economia, installa un sistema di concorrenza, e improvvisamente la Fiat deve cominciare a pensare a come fare automobili migliori, invece che appoggiarsi alla protezione statale.
E' così importante che un lavoratore italiano lavori per Fiat e non, magari, per Volkswagen?
Ti ripeto, senza offesa, che Bush (Clinton, Greenspan, Bernanke, Obama, etc...) ha fatto politiche keynesiane: stimolo della domanda tramite enormi iniezioni di liquidità, forti interventi di spesa pubblica e distorsione del mercato immobiliare tramite garanzie governative. Ha persino letteralmente detto ai cittadini americani di andare a spendere di più e comprare cose (e case), subito dopo l'attacco alle torri.
Le speculazioni che hanno portato al crollo finanziario recente sono state favorite dalle distorsioni introdotte dai governi Clinton e Bush insieme a macroscopici errori nella de-regolamentazione: la famosa abrogazione della Glass-Steagall è avvenuta sotto Clinton, per esempio.
Su questo, mi fermo, perchè sono già troppo lungo.
Pensa quello che vuoi dell'Economist, ma il cambiamento nella politica economica svedese è una realtà degli ultimi 15 anni.
Ti cito la Svezia perchè è un paese che continua ad avere una forte spesa pubblica e un'alta tassazione (entrambe in calo), come l'Italia (che però le ha in crescita). A differenza dell'Italia, ha liberalizzato molti settori, semplificato le regole e ha fatto rispettare la legge.
Un caso diverso è quello della Francia, in cui cominciano ad avere seri problemi di sostenibilità del loro sistema. Pochi giorni fa è successo questo: http://online.wsj.com/article/SB1000142 ... hare_tweet
Un mercato del lavoro rigido e conservatore, con sindacati troppo politicizzati, non funziona, oggi. Poteva funzionare trenta o quaranta anni fa. Oggi una grande azienda non va in Francia, in cui deve fare i conti con condizioni sfavorevoli, perchè può andare altrove. A rimetterci sono i lavoratori, non l'azienda e non i politici.
E' il caso italiano. Lo stato dovrebbe limitarsi a lasciare che ci siano condizioni favorevoli perchè le imprese vengano a investire in Italia, proteggendo il livello di reddito del lavoratore con un sistema di welfare adeguato alla realtà contemporanea. Qui, invece, proteggiamo la Fiat.
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IlCrucco
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Re: Politica e Attualità
Leggendovi mi sento come quelle vecchiette che che ogni tanto si vedono a qualche dibattito televisivo e alla fine non hanno capito un cazzo ma applaudono come fossero indiavolate.
Solo che quelle alla fine votano Berlusconi.
p.s. era un complimento alla vostra preparazione eh, mica un'offesa.
Solo che quelle alla fine votano Berlusconi.
p.s. era un complimento alla vostra preparazione eh, mica un'offesa.
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Re: Politica e Attualità
Si ok tutto giusto.
Intanto vi saluto e vado a San Giovanni.
Intanto vi saluto e vado a San Giovanni.
"Raps traded Bargs because he would block the tank" cit.


- Mike
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Re: Politica e Attualità
[quote="Viktor":gpfk19vm]Si ok tutto giusto.
Intanto vi saluto e vado a San Giovanni.
[/quote:gpfk19vm]
Cazzo quanto ti invidio...

Intanto vi saluto e vado a San Giovanni.
Cazzo quanto ti invidio...

" La vita è quello che ti succede, mentre sei impegnato in altre cose"
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Re: Politica e Attualità
[quote="Fausto":d8r3xyor]
Si, il Movimento 5 Stelle avrà il mio voto.
Anzi due,
pure al Senato.
[/quote:d8r3xyor]
[i:d8r3xyor]M5S: «SARA’ BATTAGLIA IN PARLAMENTO»
«La notizia ha dell'incredibile e rivela l'inadeguatezza di tutta la classe politica che ci ha governati fino ad oggi nel difendere e valorizzare il nostro territorio», commenta Gianluca Vacca, candidato alla Camera con il Movimento 5 Stelle. «L'avanzamento del progetto Ombrina Mare rivela come i partiti siano ormai al servizio dei grandi poteri economici e siano del tutto sordi alle richieste che provengono dalle comunità locali, le quali da anni si battono per cercare di salvaguardare il proprio futuro. Una politica al servizio delle lobbies e non dei cittadini, a destra come a sinistra. Il Movimento 5 stelle lotterà con tutte le sue forze, in Parlamento come al livello locale, per bloccare questo assurdo e criminale progetto: la ricostruzione morale e civile di questo paese deve cominciare proprio dal blocco della devastazione ambientale in corso ormai da decenni».[/i:d8r3xyor]
E' pieno il paese di queste porcate, la terza pista di malpensa, l'Expo, Il TAV, la Pedemontana, e non conosco la situazione in Centro Sud.
[b:d8r3xyor]Lombardia 5 Stelle Update: L'onest viene prima dell'esperienza[/b:d8r3xyor]
[i:d8r3xyor]Oggi sul Corriere della Sera è apparso un articolo intitolato L'inesperienza al potere: ecco i grillini che saranno onorevoli Scelti via Internet, molti under 30, pochi con un passato politico.Se anche voi non siete d'accordo con l'analisi del Corriere, inviate il testo qui sotto a questi indirizzi della direzione del corriere: segretdir@corriere.itusavoia@corriere.itcormil@corriere.itsegretcor@corriere.itL'onestà viene prima dell'esperienza Gentile direttore, a proposito dell'articolo L'inesperienza al potere: ecco i grillini che saranno onorevoli, i candidati e tutto il M5S si chiede e vi chiede su quali basi parlate di inesperienza?
Cos'è per voi l'esperienza?
E' gettare i soldi degli italiani per sovvenzionare una stampa asservita al regime?
E' fare riforme senza sapere quanti saranno gli esodati?
E' scavare dei buchi di 50 km per farci passare le tangenti?
E' scavare dei buchi negli Appennini per modificare il regime delle acque?
E' far costare le opere pubbliche tre volte di piu' che nei paesi civili?
E' rendere irrespirabile l'aria delle nostre città?
E' consumare ogni giorno in Lombardia una superficie pari alla piazza del Duomo?
E' favorire i candidati che hanno fatto parte del proprio CdA?
Preferiamo l'inesperienza.
Non siamo capaci di rubare, mangiare nutella a sbafo, andare a caccia con le cartucce pagate dalla collettività e farci rimborsare i pranzi al ristorante per ragioni istituzionali.
I nostri rappresentanti non vanno al potere .... vanno al servizio.[/i:d8r3xyor]
[quote="Mike":d8r3xyor][quote="Viktor":d8r3xyor]Si ok tutto giusto.
Intanto vi saluto e vado a San Giovanni.
[/quote:d8r3xyor]
Cazzo quanto ti invidio...
[/quote:d8r3xyor]
Alza la V anche per noi!
Si, il Movimento 5 Stelle avrà il mio voto.
Anzi due,
pure al Senato.
[/quote:d8r3xyor]
[i:d8r3xyor]M5S: «SARA’ BATTAGLIA IN PARLAMENTO»
«La notizia ha dell'incredibile e rivela l'inadeguatezza di tutta la classe politica che ci ha governati fino ad oggi nel difendere e valorizzare il nostro territorio», commenta Gianluca Vacca, candidato alla Camera con il Movimento 5 Stelle. «L'avanzamento del progetto Ombrina Mare rivela come i partiti siano ormai al servizio dei grandi poteri economici e siano del tutto sordi alle richieste che provengono dalle comunità locali, le quali da anni si battono per cercare di salvaguardare il proprio futuro. Una politica al servizio delle lobbies e non dei cittadini, a destra come a sinistra. Il Movimento 5 stelle lotterà con tutte le sue forze, in Parlamento come al livello locale, per bloccare questo assurdo e criminale progetto: la ricostruzione morale e civile di questo paese deve cominciare proprio dal blocco della devastazione ambientale in corso ormai da decenni».[/i:d8r3xyor]
E' pieno il paese di queste porcate, la terza pista di malpensa, l'Expo, Il TAV, la Pedemontana, e non conosco la situazione in Centro Sud.
[b:d8r3xyor]Lombardia 5 Stelle Update: L'onest viene prima dell'esperienza[/b:d8r3xyor]
[i:d8r3xyor]Oggi sul Corriere della Sera è apparso un articolo intitolato L'inesperienza al potere: ecco i grillini che saranno onorevoli Scelti via Internet, molti under 30, pochi con un passato politico.Se anche voi non siete d'accordo con l'analisi del Corriere, inviate il testo qui sotto a questi indirizzi della direzione del corriere: segretdir@corriere.itusavoia@corriere.itcormil@corriere.itsegretcor@corriere.itL'onestà viene prima dell'esperienza Gentile direttore, a proposito dell'articolo L'inesperienza al potere: ecco i grillini che saranno onorevoli, i candidati e tutto il M5S si chiede e vi chiede su quali basi parlate di inesperienza?
Cos'è per voi l'esperienza?
E' gettare i soldi degli italiani per sovvenzionare una stampa asservita al regime?
E' fare riforme senza sapere quanti saranno gli esodati?
E' scavare dei buchi di 50 km per farci passare le tangenti?
E' scavare dei buchi negli Appennini per modificare il regime delle acque?
E' far costare le opere pubbliche tre volte di piu' che nei paesi civili?
E' rendere irrespirabile l'aria delle nostre città?
E' consumare ogni giorno in Lombardia una superficie pari alla piazza del Duomo?
E' favorire i candidati che hanno fatto parte del proprio CdA?
Preferiamo l'inesperienza.
Non siamo capaci di rubare, mangiare nutella a sbafo, andare a caccia con le cartucce pagate dalla collettività e farci rimborsare i pranzi al ristorante per ragioni istituzionali.
I nostri rappresentanti non vanno al potere .... vanno al servizio.[/i:d8r3xyor]
[quote="Mike":d8r3xyor][quote="Viktor":d8r3xyor]Si ok tutto giusto.
Intanto vi saluto e vado a San Giovanni.
Cazzo quanto ti invidio...
[/quote:d8r3xyor]Alza la V anche per noi!
17/06/2014
Mikele cambia la firma.
Io cambio l'Avatar.
http://rafweb.altervista.org/
“parole e frasi dal vento portate
in attesa di un orecchio attento lasciate”
RafT
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Re: Politica e Attualità
Hmmm scusate ma cosa c'ė a San Giovanni? 
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Re: Politica e Attualità
Il coglione invece chiude alla Mostra d'Oltremare. E' venuto a comprare gli ultimi voti di persona.
Edit. Come non detto, pare abbia rinunciato. Ogni tanto anche lui fa qualcosa di buono.
@Crucco
Credo ci sia il comizio finale di Grillo in una Piazza storicamente "appartenente" alla sinistra.
Edit. Come non detto, pare abbia rinunciato. Ogni tanto anche lui fa qualcosa di buono.
@Crucco
Credo ci sia il comizio finale di Grillo in una Piazza storicamente "appartenente" alla sinistra.
"gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, e continueranno
a camminare sulle gambe di altri uomini" g.f.
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Re: Politica e Attualità
[quote="IlCrucco":3dlnh59l]Hmmm scusate ma cosa c'ė a San Giovanni?
[/quote:3dlnh59l]
Come già detto da Raf il comizio di chiusura della campagna elettorale Movimento 5 stelle
E' il primo e spero non l'ultimo. Più di 800mila persone in piazza, (e vie secondarie) 150 circa in streaming per un evento rivoluzionario.
Posso dire che mi hanno più impressionato i candidati con i loro discorsi che Grillo e il suo ormai conosciuto monologo. Veramente grandi sti ragazzi. Spero vivamente non mi deludano e non deludano tantissima gente che come me spera e crede in una Italia migliore.
Come già detto da Raf il comizio di chiusura della campagna elettorale Movimento 5 stelle
E' il primo e spero non l'ultimo. Più di 800mila persone in piazza, (e vie secondarie) 150 circa in streaming per un evento rivoluzionario.
Posso dire che mi hanno più impressionato i candidati con i loro discorsi che Grillo e il suo ormai conosciuto monologo. Veramente grandi sti ragazzi. Spero vivamente non mi deludano e non deludano tantissima gente che come me spera e crede in una Italia migliore.
"Raps traded Bargs because he would block the tank" cit.


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fagiu
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Re: Politica e Attualità
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]
a dire che il "resto del mondo" è devastato dal "puro liberismo" sei stato tu, mica io. [/quote:1ko8l1rs]
Ehm, veramente non l'ho detto. Ho parlato di limiti e aberrazioni
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]Occhio a non fare confusione. "Capitalismo" non è necessariamente "libero mercato" e "libero mercato" non è "giungla". Il mercato è uno strumento conveniente a tutti, che ha bisogno di regole per funzionare e deve rispettare le leggi. Il problema è chi o cosa produce le regole.[/quote:1ko8l1rs]
Discorso molto teorico. Al momento, il mercato è ancora una fabbrica di mine vaganti
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]Per esempio, in Italia c'è un capitalismo clientelare, in assenza (quasi sempre) di libero mercato e in presenza di regole tortuose, inaffidabili, imposte dall'alto e inefficaci: il risultato è un'economia ferma e corrotta, fatta apposta per favorire l'intrallazzo fra politica e affari. Perchè? Perchè lo stato controlla una parte troppo grande dell'economia e, ovunque questo succeda, nel mondo, chi controlla politicamente l'apparato pubblico tende a usare il potere acquisito per proprio vantaggio.
Lasciare più spazio al libero mercato, permettendo l'emersione spontanea delle necessità regolatorie, consentirebbe di non mischiare regole del mercato e legge dello stato, rendendo immediatamente più efficienti l'uno e l'altra. Il mercato, in ogni caso, non può e non deve ignorare o superare la legge.[/quote:1ko8l1rs]
Qui nulla da eccepire. In realtà, io non nego che un po' di vero liberismo gioverebbe a un paese incartopecorito come l'Italia. Ma tieni presente che la ricettina mercatista da sola non basta: ci vogliono ingredienti di qualità, cuochi competenti e buona volontà. Altrimenti, applicandola a cazzo (o all'italiana, è lo stesso...), si finisce come l'Argentina di qualche anno fa.
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]L'alta finanza, così com'è diventata negli ultimi vent'anni, funziona male e può fare danni catastrofici, siamo d'accordo. Io non credo che la ragione sia il controllo di una cricca di criminali e nemmeno che si debba intervenire con un controllo governativo. Anzi, spesso i governi hanno favorito il deterioramento della finanza e la concentrazione di potere.[/quote:1ko8l1rs]
Per principio ideologico, sei contrario all'intervento statale in materia. Immagino che auspichi un' autoregolamentazione del mercato. Come se gli squali si mettessero a dieta: "Questo non si mangia, quest'altro sì"...
Atto di fede liberista
[quote="ernie ball":1ko8l1rs][b:1ko8l1rs]Le banche sono necessarie. Il sistema del credito è fondamentale per l'economia[/b:1ko8l1rs]. Il problema italiano, di nuovo, è l'assenza di concorrenza e l'eccessiva presenza politica nel controllo del settore. Immagino che ti sia accorto di MPS. Se c'è troppo stato nelle banche, è inevitabile che si generi corruzione.[/quote:1ko8l1rs]
Ecco qua, un altro argomento definitivo... servono le banche, non [i:1ko8l1rs]queste [/i:1ko8l1rs]banche. E non si parla solo di istituti italiani. L'intero sistema bancario mondiale è basato sull'indebitamento di Stati e popolazione.
Quanto al MPS, sarebbe interessante rileggersi il suo atto fondativo del 1472, la concezione originaria: capitale di base da una concreta, solida attività produttiva, interessi sul debito minimi, giusto sufficienti a coprire le spese dell'istituto... Tutto finalizzato all'erogazione del credito per favorire l'economia, appunto. Niente usura legalizzata, niente speculazioni per arricchire quattro cialtroni a spese di correntisti e debitori spolpati
[i:1ko8l1rs]Quello [/i:1ko8l1rs]era un sistema sano. Poi è diventata una banca di merda come le altre, purtroppo. Erano più avanti nel Medioevo, cazzo!
[quote="ernie ball":1ko8l1rs][b:1ko8l1rs]La flessibilità del mercato del lavoro è una necessità reale[/b:1ko8l1rs], ma in Italia non c'è. C'è solo la precarizzazione del lavoratore, perchè mancano mercato e regole affidabili, appunto.[/quote:1ko8l1rs]
Balle.
Per i dipendenti è meglio un lavoro stabile (non il "posto fisso", che peraltro non è mai davvero esistito, almeno nel privato). Elementare esperienza di vita, non credo di dover aggiungere altro.
Per lo Stato è meglio che il lavoro sia il più stabile possibile: consumi e contributi più sicuri.
Gli unici a cui fa comodo la truffa della flessibilità sono i datori del lavoro che così possono più facilmente rinegoziare al ribasso i contratti con dipendenti e sindacati ormai quasi inermi, tenerli sotto scacco, sbarazzarsene senza troppi fastidi. Di nuovo, prevale l'interesse di pochi ricchissimi e anche qui non si parla solo di precarizzazione italiana. Tu stesso mi citi la Francia, dai per scontato che ovunque si dovrà cedere al pensiero unico economico, che si continuerà per questa strada, pure in mezzo a una crisi sistemica.
Occhio, che in Francia, e non solo lì, hanno la rivoluzione facile...
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]Ti ripeto, senza offesa, che Bush (Clinton, Greenspan, Bernanke, Obama, etc...) ha fatto politiche keynesiane: stimolo della domanda tramite enormi iniezioni di liquidità, forti interventi di spesa pubblica e distorsione del mercato immobiliare tramite garanzie governative. Ha persino letteralmente detto ai cittadini americani di andare a spendere di più e comprare cose (e case), subito dopo l'attacco alle torri.
Le speculazioni che hanno portato al crollo finanziario recente sono state favorite dalle distorsioni introdotte dai governi Clinton e Bush insieme a macroscopici errori nella de-regolamentazione: la famosa abrogazione della Glass-Steagall è avvenuta sotto Clinton, per esempio. [/quote:1ko8l1rs]
Senti, questa non è altro che l'interpretazione neoliberista della crisi in corso, elaborata proprio per rispondere alle critiche, sempre più numerose dal 2008 in poi: per negare la fragilità dell'impianto, minacciato da una seplice truffa, evoca lo spettro di Keynes che si impossessa di Clinton e Bush, democratici e repubblicani, allontandoli dall' "ortodossia". Naturalmente l'amministrazione statunitense ha le sue responsabilità, ma resta il fatto che il colpo più duro all'economia mondiale non è venuto dalla Casa Bianca, bensì da speculazioni private.
[quote="ernie ball":1ko8l1rs] il cambiamento nella politica economica svedese è una realtà degli ultimi 15 anni.
Ti cito la Svezia perchè è un paese che continua ad avere una forte spesa pubblica e un'alta tassazione (entrambe in calo), come l'Italia (che però le ha in crescita). A differenza dell'Italia, ha liberalizzato molti settori, semplificato le regole e ha fatto rispettare la legge.[/quote:1ko8l1rs]
Vedi [i:1ko8l1rs]supra[/i:1ko8l1rs]. Forse potremmo fare anche noi come gli Svedesi. Forse invece finiremmo come gli Argentini. Secondo te, a chi assomigliamo di più?
a dire che il "resto del mondo" è devastato dal "puro liberismo" sei stato tu, mica io. [/quote:1ko8l1rs]
Ehm, veramente non l'ho detto. Ho parlato di limiti e aberrazioni
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]Occhio a non fare confusione. "Capitalismo" non è necessariamente "libero mercato" e "libero mercato" non è "giungla". Il mercato è uno strumento conveniente a tutti, che ha bisogno di regole per funzionare e deve rispettare le leggi. Il problema è chi o cosa produce le regole.[/quote:1ko8l1rs]
Discorso molto teorico. Al momento, il mercato è ancora una fabbrica di mine vaganti
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]Per esempio, in Italia c'è un capitalismo clientelare, in assenza (quasi sempre) di libero mercato e in presenza di regole tortuose, inaffidabili, imposte dall'alto e inefficaci: il risultato è un'economia ferma e corrotta, fatta apposta per favorire l'intrallazzo fra politica e affari. Perchè? Perchè lo stato controlla una parte troppo grande dell'economia e, ovunque questo succeda, nel mondo, chi controlla politicamente l'apparato pubblico tende a usare il potere acquisito per proprio vantaggio.
Lasciare più spazio al libero mercato, permettendo l'emersione spontanea delle necessità regolatorie, consentirebbe di non mischiare regole del mercato e legge dello stato, rendendo immediatamente più efficienti l'uno e l'altra. Il mercato, in ogni caso, non può e non deve ignorare o superare la legge.[/quote:1ko8l1rs]
Qui nulla da eccepire. In realtà, io non nego che un po' di vero liberismo gioverebbe a un paese incartopecorito come l'Italia. Ma tieni presente che la ricettina mercatista da sola non basta: ci vogliono ingredienti di qualità, cuochi competenti e buona volontà. Altrimenti, applicandola a cazzo (o all'italiana, è lo stesso...), si finisce come l'Argentina di qualche anno fa.
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]L'alta finanza, così com'è diventata negli ultimi vent'anni, funziona male e può fare danni catastrofici, siamo d'accordo. Io non credo che la ragione sia il controllo di una cricca di criminali e nemmeno che si debba intervenire con un controllo governativo. Anzi, spesso i governi hanno favorito il deterioramento della finanza e la concentrazione di potere.[/quote:1ko8l1rs]
Per principio ideologico, sei contrario all'intervento statale in materia. Immagino che auspichi un' autoregolamentazione del mercato. Come se gli squali si mettessero a dieta: "Questo non si mangia, quest'altro sì"...
Atto di fede liberista
[quote="ernie ball":1ko8l1rs][b:1ko8l1rs]Le banche sono necessarie. Il sistema del credito è fondamentale per l'economia[/b:1ko8l1rs]. Il problema italiano, di nuovo, è l'assenza di concorrenza e l'eccessiva presenza politica nel controllo del settore. Immagino che ti sia accorto di MPS. Se c'è troppo stato nelle banche, è inevitabile che si generi corruzione.[/quote:1ko8l1rs]
Ecco qua, un altro argomento definitivo... servono le banche, non [i:1ko8l1rs]queste [/i:1ko8l1rs]banche. E non si parla solo di istituti italiani. L'intero sistema bancario mondiale è basato sull'indebitamento di Stati e popolazione.
Quanto al MPS, sarebbe interessante rileggersi il suo atto fondativo del 1472, la concezione originaria: capitale di base da una concreta, solida attività produttiva, interessi sul debito minimi, giusto sufficienti a coprire le spese dell'istituto... Tutto finalizzato all'erogazione del credito per favorire l'economia, appunto. Niente usura legalizzata, niente speculazioni per arricchire quattro cialtroni a spese di correntisti e debitori spolpati
[i:1ko8l1rs]Quello [/i:1ko8l1rs]era un sistema sano. Poi è diventata una banca di merda come le altre, purtroppo. Erano più avanti nel Medioevo, cazzo!
[quote="ernie ball":1ko8l1rs][b:1ko8l1rs]La flessibilità del mercato del lavoro è una necessità reale[/b:1ko8l1rs], ma in Italia non c'è. C'è solo la precarizzazione del lavoratore, perchè mancano mercato e regole affidabili, appunto.[/quote:1ko8l1rs]
Balle.
Per i dipendenti è meglio un lavoro stabile (non il "posto fisso", che peraltro non è mai davvero esistito, almeno nel privato). Elementare esperienza di vita, non credo di dover aggiungere altro.
Per lo Stato è meglio che il lavoro sia il più stabile possibile: consumi e contributi più sicuri.
Gli unici a cui fa comodo la truffa della flessibilità sono i datori del lavoro che così possono più facilmente rinegoziare al ribasso i contratti con dipendenti e sindacati ormai quasi inermi, tenerli sotto scacco, sbarazzarsene senza troppi fastidi. Di nuovo, prevale l'interesse di pochi ricchissimi e anche qui non si parla solo di precarizzazione italiana. Tu stesso mi citi la Francia, dai per scontato che ovunque si dovrà cedere al pensiero unico economico, che si continuerà per questa strada, pure in mezzo a una crisi sistemica.
Occhio, che in Francia, e non solo lì, hanno la rivoluzione facile...
[quote="ernie ball":1ko8l1rs]Ti ripeto, senza offesa, che Bush (Clinton, Greenspan, Bernanke, Obama, etc...) ha fatto politiche keynesiane: stimolo della domanda tramite enormi iniezioni di liquidità, forti interventi di spesa pubblica e distorsione del mercato immobiliare tramite garanzie governative. Ha persino letteralmente detto ai cittadini americani di andare a spendere di più e comprare cose (e case), subito dopo l'attacco alle torri.
Le speculazioni che hanno portato al crollo finanziario recente sono state favorite dalle distorsioni introdotte dai governi Clinton e Bush insieme a macroscopici errori nella de-regolamentazione: la famosa abrogazione della Glass-Steagall è avvenuta sotto Clinton, per esempio. [/quote:1ko8l1rs]
Senti, questa non è altro che l'interpretazione neoliberista della crisi in corso, elaborata proprio per rispondere alle critiche, sempre più numerose dal 2008 in poi: per negare la fragilità dell'impianto, minacciato da una seplice truffa, evoca lo spettro di Keynes che si impossessa di Clinton e Bush, democratici e repubblicani, allontandoli dall' "ortodossia". Naturalmente l'amministrazione statunitense ha le sue responsabilità, ma resta il fatto che il colpo più duro all'economia mondiale non è venuto dalla Casa Bianca, bensì da speculazioni private.
[quote="ernie ball":1ko8l1rs] il cambiamento nella politica economica svedese è una realtà degli ultimi 15 anni.
Ti cito la Svezia perchè è un paese che continua ad avere una forte spesa pubblica e un'alta tassazione (entrambe in calo), come l'Italia (che però le ha in crescita). A differenza dell'Italia, ha liberalizzato molti settori, semplificato le regole e ha fatto rispettare la legge.[/quote:1ko8l1rs]
Vedi [i:1ko8l1rs]supra[/i:1ko8l1rs]. Forse potremmo fare anche noi come gli Svedesi. Forse invece finiremmo come gli Argentini. Secondo te, a chi assomigliamo di più?
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Re: Politica e Attualità
Cosiderando che in Argentina su 40 mil. di abitanti ca. 25 sono di origine italiana.. 

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Re: Politica e Attualità
[quote="fagiu":334uie4f]
[quote="ernie ball":334uie4f] il cambiamento nella politica economica svedese è una realtà degli ultimi 15 anni.
Ti cito la Svezia perchè è un paese che continua ad avere una forte spesa pubblica e un'alta tassazione (entrambe in calo), come l'Italia (che però le ha in crescita). A differenza dell'Italia, ha liberalizzato molti settori, semplificato le regole e ha fatto rispettare la legge.[/quote:334uie4f]
Vedi [i:334uie4f]supra[/i:334uie4f]. Forse potremmo fare anche noi come gli Svedesi. Forse invece finiremmo come gli Argentini. Secondo te, a chi assomigliamo di più?[/quote:334uie4f]
Sul resto, credo che sia inutile sforzarsi di proseguire, visto che mi pare che tu abbia già deciso di liquidare certi argomenti come ingenui, ridicoli, ciecamente ideologici o falsi.
Sull'Argentina, il problema non è stato il sabotaggio dello stato da parte di un gruppo di guastatori liberali; è stata (ed è) la diffusa corruzione fra politica e affari. Che è esattamente quello che succede in Italia, hai ragione. Ma, se dobbiamo ridurci ad avere una visione etnografica dell'economia o a credere davvero che nulla di ciò che funziona altrove possa applicarsi in Italia, per la solita supposta "tara antropologica", è già finita. O non è mai iniziata.
[quote="ernie ball":334uie4f] il cambiamento nella politica economica svedese è una realtà degli ultimi 15 anni.
Ti cito la Svezia perchè è un paese che continua ad avere una forte spesa pubblica e un'alta tassazione (entrambe in calo), come l'Italia (che però le ha in crescita). A differenza dell'Italia, ha liberalizzato molti settori, semplificato le regole e ha fatto rispettare la legge.[/quote:334uie4f]
Vedi [i:334uie4f]supra[/i:334uie4f]. Forse potremmo fare anche noi come gli Svedesi. Forse invece finiremmo come gli Argentini. Secondo te, a chi assomigliamo di più?[/quote:334uie4f]
Sul resto, credo che sia inutile sforzarsi di proseguire, visto che mi pare che tu abbia già deciso di liquidare certi argomenti come ingenui, ridicoli, ciecamente ideologici o falsi.
Sull'Argentina, il problema non è stato il sabotaggio dello stato da parte di un gruppo di guastatori liberali; è stata (ed è) la diffusa corruzione fra politica e affari. Che è esattamente quello che succede in Italia, hai ragione. Ma, se dobbiamo ridurci ad avere una visione etnografica dell'economia o a credere davvero che nulla di ciò che funziona altrove possa applicarsi in Italia, per la solita supposta "tara antropologica", è già finita. O non è mai iniziata.
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IlCrucco
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Re: Politica e Attualità
Qui hanno parlato ieri sera delle elezioni italiane e parlato di sondaggi fatti all'uscita dei seggi.
Se scrivo cosa indicano quei sondaggi violo la legge italiana?
Comunque per ora basta la faccina
poi se i sondaggi indicano il giusto o sono completamente sbagliati lo vedremo stasera.
Per il momento

Se scrivo cosa indicano quei sondaggi violo la legge italiana?
Comunque per ora basta la faccina
poi se i sondaggi indicano il giusto o sono completamente sbagliati lo vedremo stasera.Per il momento

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