[estratto da gazzetta.it]
- BARCELLONA (Spagna), 15 giugno 2007 - E' arrivato con un amico e l'autista a bordo di una Mercedes nera: "Hola, sono Kobe Bryant e sono venuto a vedere l'allenamento del Barcellona". Così si è presentata ieri mattina la stella dei Los Angeles Lakers agli addetti alla sicurezza del Mini Estadi, quartiere generale del Barça, lasciandoli senza parole. Rapido giro di telefonate e il tre volte campione NBA è stato condotto sul campo della prima squadra, dove ha seguito l'intera seduta su una panchina. Si è interrotto solo un momento per salutare ed abbracciare Ronaldinho: i due si sono conosciuti lo scorso anno durante uno spot promozionale della Nike a Los Angeles, proprio nei giorni in cui il Barcellona era negli Usa per una tournée, e da allora si sono sempre tenuti in contatto via sms.
DIALOGO IN ITALIANO - Stando al "Mundo Deportivo", che ha immortalato l'incontro, il brasiliano e Bryant avrebbero parlato in perfetto italiano e se per quanto riguarda Kobe non è affatto una sorpresa (ha imparato la lingua da bambino grazie al padre Joe che ha giocato nel nostro campionato di basket dal 1984 al 1991), sentire Ronaldinho esprimersi in italiano ha fatto un certo effetto ai giornalisti spagnoli, anche perchè nessuno se lo aspettava. E, come ironizza "El Mundo Deportivo", meglio non sapere come, quando e, soprattutto, perché lo ha imparato.
BRYANT ROSSONERO - Tornando a Bryant, l'asso dei Lakers è a Barcellona in vacanza e ne ha approfittato per fare visita alla squadra, di cui è un grande fan, tanto da tenersi aggiornato via internet e da seguire le partite della Liga con il satellite, ma l'amore di Kobe per il calcio ha radici lontane: il cestista aveva, infatti, iniziato a giocare come portiere, ma poi il basket ha avuto il sopravvento. Fra l'altro, durante gli anni italiani, in casa Bryant era un derby continuo, perché il piccolo Kobe, che impazziva per Rijkaard, faceva il tifo per il Milan, mentre papà Joe era un fan di Matthaus e dell'Inter. Adesso è passato al Barcellona, ma se il suo amico Ronaldinho dovesse davvero andare al Milan, per il cestista sarebbe come tornare al primo amore. -
