Season2010/11 di Marco Belinelli: cap. IV (New Orleans)
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REDDEN
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
lo stavo scrivendo io....piu' che altro avrà di fronte un thornton che sarà avvelenato..marcus se decide di entrare lo salta facile perchè ha un gran primo passo...mi aspetto una partita con diverse banane di okafor..anche perchè ormai l'ex hornets è il go to guy dei kings..
d'altro canto marco non è che abbia di fronte artest quando si tratterà di attaccare quindi...
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giginho93
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
Charles ha scritto:Mi sa che seguite un pochino troppo solo gli italianigiginho93 ha scritto:stanotte ha davanti evans..speriamo in una buona prova e in una buona prestazione difensiva![]()
Evans è fuori da un mese circa e non tornerà prima di un altro paio di settimane, e ci sono possibilità che la sua stagione sia finita.
questo l'avevo perso
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Saba88
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
Evans sarebbe toccato a CP3. Cmq attenzione come dice Redden a Thornton che avrà il dente più che avvelenato, però difensivamente è uno che concede parecchio e Marco ne dovrà approfittare. Go Beli Go !!!!!!!!!!!!!!Charles ha scritto:Mi sa che seguite un pochino troppo solo gli italianigiginho93 ha scritto:stanotte ha davanti evans..speriamo in una buona prova e in una buona prestazione difensiva![]()
Evans è fuori da un mese circa e non tornerà prima di un altro paio di settimane, e ci sono possibilità che la sua stagione sia finita.
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ferpiel
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
Quoto in toto, anche se con un un po' di ritardo. Quello che hai scritto è esattamente il mio pensiero da quando ho visto giocare il Beli, in Italia, e me ne sono innamorato (sportivamente parlando). Al contrario di quanto l'ho visto fare in NBA, spesso e malvolentieri.skiele ha scritto: è tornato a tirare a cazzo di cane.
mi spiego. beli è arrivato in usa con un tiro magnifico ma non propriamente "accademico" per dinamiche e impostazione. sempre fuori equilibrio, in una sorta di fade-away, con le gambe in direzioni opposte... non propriamente un imitatore di ray allen. Questo si è portato dietro un po di questioni sulla sua tecnica e ancora ricordo un paio di articoli con interviste a triano che si lamentava di questi tiri "strani" e che indicava la volontà dei coach di migliorare e "normalizzare" il tiro del beli. anche durante l'inizio di questa stagione, marco è sembrato innaturalmente composto nel movimento, ma questo lo ha portato presto a perdere un po di fiducia (un movimento ripetuto per tutta la carriera, improvvisamente cambiato, rimane un disagio anche se magari è tecnicamente più corretto) e questo è andato, nel lungo termine, a sfaldare la sua "confidence". Ora non so cosa sia successo nello spogliatoio di monty, forse gli è stato detto: mettila a prescindere, tira come vuoi ma mettila... sta di fatto che da quando è iniziato a entrare dalla panca è tornato a tirare nel suo modo scomposto, follemente disordinato, e assolutamente fantastico.
dai beli, voglio vederti in fade-away anche quando tiri i libero
Aggiungerei che la trade di Thornton possa averlo agevolato, ma non quanto l'infortunio di Paul. Mi spiego: Monty è un coach al suo primo anno da rookie, ha cercato di inculcare la propria filosofia, ma non ha potuto forzare troppo la mano rispetto a meccaniche da pick and roll ormai istituzionalizzate tra uno come Paul e uno come West. Io penso che una meccanica cestistica di questo genere blocchi più la squadra di quanto non riesca a "liberarla".
Stranamente, il declino di West (relativo, ca va sens dire) nelle ultime partite, almeno a livello di score, è coinciso all'assenza di Paul. Bene: la squadra (il restante della squadra) ha perso di poco a casa dei Bulls, e si è imposta con il cuore contro i Mavs.
A mio modesto parere, si stanno capendo alcune cose, tipo:
- liberate Marco (ovvero dategli la possibilità di esprimere il proprio potenziale).
- Limitate Ariza che, a parte la fase difensiva, porta poco o niente a vantaggio della squadra.
- date una disciplina a Jack, che come tiratore è incostante (la vera traduzione dell'inglese "inconsistent"), come assists ha da imparare un sacco, e finalmente, in ultimo, sembra vedere e dare fiducia al Beli, passandogli la palla.
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REDDEN
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
ferpiel ha scritto:Quoto in toto, anche se con un un po' di ritardo. Quello che hai scritto è esattamente il mio pensiero da quando ho visto giocare il Beli, in Italia, e me ne sono innamorato (sportivamente parlando). Al contrario di quanto l'ho visto fare in NBA, spesso e malvolentieri.skiele ha scritto: è tornato a tirare a cazzo di cane.
mi spiego. beli è arrivato in usa con un tiro magnifico ma non propriamente "accademico" per dinamiche e impostazione. sempre fuori equilibrio, in una sorta di fade-away, con le gambe in direzioni opposte... non propriamente un imitatore di ray allen. Questo si è portato dietro un po di questioni sulla sua tecnica e ancora ricordo un paio di articoli con interviste a triano che si lamentava di questi tiri "strani" e che indicava la volontà dei coach di migliorare e "normalizzare" il tiro del beli. anche durante l'inizio di questa stagione, marco è sembrato innaturalmente composto nel movimento, ma questo lo ha portato presto a perdere un po di fiducia (un movimento ripetuto per tutta la carriera, improvvisamente cambiato, rimane un disagio anche se magari è tecnicamente più corretto) e questo è andato, nel lungo termine, a sfaldare la sua "confidence". Ora non so cosa sia successo nello spogliatoio di monty, forse gli è stato detto: mettila a prescindere, tira come vuoi ma mettila... sta di fatto che da quando è iniziato a entrare dalla panca è tornato a tirare nel suo modo scomposto, follemente disordinato, e assolutamente fantastico.
dai beli, voglio vederti in fade-away anche quando tiri i libero
Aggiungerei che la trade di Thornton possa averlo agevolato, ma non quanto l'infortunio di Paul. Mi spiego: Monty è un coach al suo primo anno da rookie, ha cercato di inculcare la propria filosofia, ma non ha potuto forzare troppo la mano rispetto a meccaniche da pick and roll ormai istituzionalizzate tra uno come Paul e uno come West. Io penso che una meccanica cestistica di questo genere blocchi più la squadra di quanto non riesca a "liberarla".
Stranamente, il declino di West (relativo, ca va sens dire) nelle ultime partite, almeno a livello di score, è coinciso all'assenza di Paul. Bene: la squadra (il restante della squadra) ha perso di poco a casa dei Bulls, e si è imposta con il cuore contro i Mavs.
A mio modesto parere, si stanno capendo alcune cose, tipo:
- liberate Marco (ovvero dategli la possibilità di esprimere il proprio potenziale).
- Limitate Ariza che, a parte la fase difensiva, porta poco o niente a vantaggio della squadra.
- date una disciplina a Jack, che come tiratore è incostante (la vera traduzione dell'inglese "inconsistent"), come assists ha da imparare un sacco, e finalmente, in ultimo, sembra vedere e dare fiducia al Beli, passandogli la palla.
quoto tranne l'ultima frase...jack a beli la palla non la da proprio..i canestri marco se li suda,se li costruisce da solo..tanto è vero che per quello che gioca ora jack ha pochissimi assist....da questo punto di vista cp3 vede molto di piu' marco...è vero pero' che tenendo palla 15 secondi gli altri fanno fatica a costruirsi canestri devono solo cercare di liberarsi
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ferpiel
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
Quello che dici è vero "storicamente", fin dai tempi di Toronto, e anche nella prima fase di Jack "in concorrenza" con Marco per un posto nel quintetto titolare. Gli è che Jack, dopo l'infortunio di Paul, si è ritrovato a girare la chiave di accensione di una macchina che ha qualche cavallo in più di quanto lui non riesca a dominare (alcol a parte) e dunque per portare la macchina all'arrivo si è dovuto rassegnare (facendo professione di umiltà) a un co-pilota "immaginifico" alla Gilles Villeneuve, cioè a uno di talento purissimo e coraggio straordinario disposto a morire (leggi: fallire) piuttosto che recedere dal proprio temperamento o dalla propria indole.
Paul è uno limitato molto dal fisico, dalla propria insicurezza (quando devi opporti a gente di dueequindici, dalla propria lentezza (è uno che ci pensa, ci pensa molto, quando ha la palla in mano, e i secondi passano veloci).
In più mi pare uno sensibile alle proprie stats (che novità), dunque la do a West che una su due la mette dentro.
Stare in panca e vedere la squadra esprimere liberamente potenzialità insospettate, spero possa avergli schiuso uno spiraglio di umiltà circa "una specie di artista" di prima mano che si ritrova intorno "libero di improvvisare", come accade nel jazz.
Ecco, la parola è questa: Marco è Jazz (datemi un minimo di struttura e di sostegno e io ve la metterò a soqquadro, e se sbaglio le note sarò solo io che mi sfracello al suolo, ma se solo mi riesce sarò l'idolo inconstrastato delle folle).
Paul è uno limitato molto dal fisico, dalla propria insicurezza (quando devi opporti a gente di dueequindici, dalla propria lentezza (è uno che ci pensa, ci pensa molto, quando ha la palla in mano, e i secondi passano veloci).
In più mi pare uno sensibile alle proprie stats (che novità), dunque la do a West che una su due la mette dentro.
Stare in panca e vedere la squadra esprimere liberamente potenzialità insospettate, spero possa avergli schiuso uno spiraglio di umiltà circa "una specie di artista" di prima mano che si ritrova intorno "libero di improvvisare", come accade nel jazz.
Ecco, la parola è questa: Marco è Jazz (datemi un minimo di struttura e di sostegno e io ve la metterò a soqquadro, e se sbaglio le note sarò solo io che mi sfracello al suolo, ma se solo mi riesce sarò l'idolo inconstrastato delle folle).
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REDDEN
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
ferpiel ha scritto:Quello che dici è vero "storicamente", fin dai tempi di Toronto, e anche nella prima fase di Jack "in concorrenza" con Marco per un posto nel quintetto titolare. Gli è che Jack, dopo l'infortunio di Paul, si è ritrovato a girare la chiave di accensione di una macchina che ha qualche cavallo in più di quanto lui non riesca a dominare (alcol a parte) e dunque per portare la macchina all'arrivo si è dovuto rassegnare (facendo professione di umiltà) a un co-pilota "immaginifico" alla Gilles Villeneuve, cioè a uno di talento purissimo e coraggio straordinario disposto a morire (leggi: fallire) piuttosto che recedere dal proprio temperamento o dalla propria indole.
Paul è uno limitato molto dal fisico, dalla propria insicurezza (quando devi opporti a gente di dueequindici, dalla propria lentezza (è uno che ci pensa, ci pensa molto, quando ha la palla in mano, e i secondi passano veloci).
In più mi pare uno sensibile alle proprie stats (che novità), dunque la do a West che una su due la mette dentro.
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Ecco, la parola è questa: Marco è Jazz (datemi un minimo di struttura e di sostegno e io ve la metterò a soqquadro, e se sbaglio le note sarò solo io che mi sfracello al suolo, ma se solo mi riesce sarò l'idolo inconstrastato delle folle).
di la verità....hai scritto il post con l'iphone mentre sei in un pub irlandese a bere la quinta pinta..vero?
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Guidus88
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
splendido il paragone con gilles villeneuveferpiel ha scritto:Quello che dici è vero "storicamente", fin dai tempi di Toronto, e anche nella prima fase di Jack "in concorrenza" con Marco per un posto nel quintetto titolare. Gli è che Jack, dopo l'infortunio di Paul, si è ritrovato a girare la chiave di accensione di una macchina che ha qualche cavallo in più di quanto lui non riesca a dominare (alcol a parte) e dunque per portare la macchina all'arrivo si è dovuto rassegnare (facendo professione di umiltà) a un co-pilota "immaginifico" alla Gilles Villeneuve, cioè a uno di talento purissimo e coraggio straordinario disposto a morire (leggi: fallire) piuttosto che recedere dal proprio temperamento o dalla propria indole.
Paul è uno limitato molto dal fisico, dalla propria insicurezza (quando devi opporti a gente di dueequindici, dalla propria lentezza (è uno che ci pensa, ci pensa molto, quando ha la palla in mano, e i secondi passano veloci).
In più mi pare uno sensibile alle proprie stats (che novità), dunque la do a West che una su due la mette dentro.
Stare in panca e vedere la squadra esprimere liberamente potenzialità insospettate, spero possa avergli schiuso uno spiraglio di umiltà circa "una specie di artista" di prima mano che si ritrova intorno "libero di improvvisare", come accade nel jazz.
Ecco, la parola è questa: Marco è Jazz (datemi un minimo di struttura e di sostegno e io ve la metterò a soqquadro, e se sbaglio le note sarò solo io che mi sfracello al suolo, ma se solo mi riesce sarò l'idolo inconstrastato delle folle).
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ferpiel
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
No, sono in mansarda con la terza Ichnusa (deluso?) e il secondo pacchetto di Benson Blue mentre ascolto tranquillamente Al Stewart (Year of the cat) e aspetto le cinque di domani per andare a fare il mio turno, con una donna che mi piace che mi ha fatto manina mentre scendevo dal treno questa sera.
Solo questo.
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Arwain
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
E ti pare poco caro ferpiel?
Resistenza Belinelli n° 5
1 Campionato NBA (2013-2014), Vincitore Three-point Shootout (2014).
"We miss Spurs Marco Belinelli with the Bulls", Obama.
FERMATELOOOOOOOOOOOOO
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Dark Knight
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
Essendo al mio primo anno da allenatore sto teorizzando che ci siano soggetti affetti da "scoliosi cestistica".
La "scoliosi cestistica" è una malattia psichiatrica, un disturbo somatoforme. Non si sa perchè ma sta gente non si riesce a metterla dritta.
Tu li metti tipo ray allen e li vedi che tremano per stare in quella posizione, sforzo disumano.
Li fai tirare e gli parte la spalla storta... gli metti dritta la spalla e girano il busto (non Bargnani, il tronco)...
Degli "scoliotici cestistici" ci sono poi quelli che la buttano dentro e quelli che non la buttano dentro.
Tu ci provi a fargli capire che diventano più efficaci dritti... che se fai na roba più semplice poi il tiro è più efficace e si segna di più... e stai là con le mani a tenergli la spalla bassa e la schiena dritta, a mò di busto (non Bargnani, il presidio ortopedico.. ma qui ci sta anche Bargnani perchè come meccanica di tiro è messo bene, quindi tenete validi entrambi i significati).
E' un anno che c'ho uno che non la butta dentro... E lo raddrizzo, e lo metto storto, ghe digo tira col cueo... niente: scoliotico che non la butta dentro.
Mi è arrivato un giocatore invece la settimana scorsa... un nervoso... ma la butta dentro... che cazzo ci vuoi fare?
Mi son messo a spiegargli da dove voglio che tiri, come deve prendersi il tiro e come deve scegliere quando tirare.
Basta. Basta fare il fisiatra...
E' un disturbo psichiatrico e io devo avere una squadra che la butta dentro al secchio... non posso mettermi a curare le malattie mentali.
Belinelli è così... che cazzo ci vuoi fare... la butta dentro... e dopo un pò la smetti di guardare dove mette il busto (non Bargnani, sempre il tronco) e contempli la forza dell'ignoranza...
La "scoliosi cestistica" è una malattia psichiatrica, un disturbo somatoforme. Non si sa perchè ma sta gente non si riesce a metterla dritta.
Tu li metti tipo ray allen e li vedi che tremano per stare in quella posizione, sforzo disumano.
Li fai tirare e gli parte la spalla storta... gli metti dritta la spalla e girano il busto (non Bargnani, il tronco)...
Degli "scoliotici cestistici" ci sono poi quelli che la buttano dentro e quelli che non la buttano dentro.
Tu ci provi a fargli capire che diventano più efficaci dritti... che se fai na roba più semplice poi il tiro è più efficace e si segna di più... e stai là con le mani a tenergli la spalla bassa e la schiena dritta, a mò di busto (non Bargnani, il presidio ortopedico.. ma qui ci sta anche Bargnani perchè come meccanica di tiro è messo bene, quindi tenete validi entrambi i significati).
E' un anno che c'ho uno che non la butta dentro... E lo raddrizzo, e lo metto storto, ghe digo tira col cueo... niente: scoliotico che non la butta dentro.
Mi è arrivato un giocatore invece la settimana scorsa... un nervoso... ma la butta dentro... che cazzo ci vuoi fare?
Mi son messo a spiegargli da dove voglio che tiri, come deve prendersi il tiro e come deve scegliere quando tirare.
Basta. Basta fare il fisiatra...
E' un disturbo psichiatrico e io devo avere una squadra che la butta dentro al secchio... non posso mettermi a curare le malattie mentali.
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Informazioni sul CUS Padova Basket in Carrozzina
http://www.cuspadova.it/a_basket.php
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
Dark Knight ha scritto:Essendo al mio primo anno da allenatore sto teorizzando che ci siano soggetti affetti da "scoliosi cestistica".
La "scoliosi cestistica" è una malattia psichiatrica, un disturbo somatoforme. Non si sa perchè ma sta gente non si riesce a metterla dritta.
Tu li metti tipo ray allen e li vedi che tremano per stare in quella posizione, sforzo disumano.
Li fai tirare e gli parte la spalla storta... gli metti dritta la spalla e girano il busto (non Bargnani, il tronco)...
Degli "scoliotici cestistici" ci sono poi quelli che la buttano dentro e quelli che non la buttano dentro.
Tu ci provi a fargli capire che diventano più efficaci dritti... che se fai na roba più semplice poi il tiro è più efficace e si segna di più... e stai là con le mani a tenergli la spalla bassa e la schiena dritta, a mò di busto (non Bargnani, il presidio ortopedico.. ma qui ci sta anche Bargnani perchè come meccanica di tiro è messo bene, quindi tenete validi entrambi i significati).
E' un anno che c'ho uno che non la butta dentro... E lo raddrizzo, e lo metto storto, ghe digo tira col cueo... niente: scoliotico che non la butta dentro.
Mi è arrivato un giocatore invece la settimana scorsa... un nervoso... ma la butta dentro... che cazzo ci vuoi fare?
Mi son messo a spiegargli da dove voglio che tiri, come deve prendersi il tiro e come deve scegliere quando tirare.
Basta. Basta fare il fisiatra...
E' un disturbo psichiatrico e io devo avere una squadra che la butta dentro al secchio... non posso mettermi a curare le malattie mentali.
Belinelli è così... che cazzo ci vuoi fare... la butta dentro... e dopo un pò la smetti di guardare dove mette il busto (non Bargnani, sempre il tronco) e contempli la forza dell'ignoranza...
sei nel pub irlandese in compagnia di ferpiel pure tu vero?
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
scusami ma è una bestemmiaferpiel ha scritto: - date una disciplina a Jack, che come tiratore è incostante (la vera traduzione dell'inglese "inconsistent"), come assists ha da imparare un sacco, e finalmente, in ultimo, sembra vedere e dare fiducia al Beli, passandogli la palla.
Jack per Marco è il male assoluto.

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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
buona partita per marchino che segna 12 punti in 23 minuti. una giornata di semi riposo dopo gli oltre 120minuti giocati in 4 giorni ci volevano!
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Re: Stagione 2010/11 di Marco Belinelli
5 su 5 ai liberi! Sono commossoGuidus88 ha scritto:buona partita per marchino che segna 12 punti in 23 minuti. una giornata di semi riposo dopo gli oltre 120minuti giocati in 4 giorni ci volevano!
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