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benny
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Re: Politica e Attualità
la legge gelmini non è ne buona, ne cattiva...nel senso che cambia relativamente poco.
Il vero grande colpevole è la 133. Ovvero quella che taglia in maniera orizzontale gli investimenti pubblici. Sia chiaro una riforma ci vuole, ma questa riforma (comunque scritta coi piedi, tant'è vero che già hanno annunciato una valanga di emendamenti nel mille proroghe per ovviare alle mille storture e contraddizioni).
Il problema attuale degli atenei è che per il budget annuale (ffo) tutti spendono fra il 96 e il 110% per gli stipendi del personale (questo grazie al taglio selvaggio della 133 che ripeto è finanziario e non organico ad una riforma, prima hanno tagliato poi dopo 2 anni parlano di riforma) inducendo una guerra fra poveri fra gli atenei italiani per avere minori tagli su valutazioni che poco hanno che fare col merito (unico indice sulla didattica valuta il numero di studenti che passa un tot di esami al secondo anno, favorendo di fatto gli atenei meno severi), in oltre hanno aperto alla privatizzazione degli atenei (in pratica procedimento simile a quello dei medici dove il vero buisnes sarà aprire corsi di laurea privati in atenei pubblici con costi di infrastruttura a carico dei contribuenti e corsi esorbitanti della didattica nelle tasche dei privati).
Il vero problema dell'università italiana è che ci sono troppi atenei, in nessuna nazione al mando è possibile avere 80 atenei in un paese di 60 milioni di persone, e quel che è più grave e che la maggior parte di essi ha troppe facoltà; andando ha fornire livelli di didattica gravemente insufficienti, non a caso le università italiane sono fra gli ultimi posti nella classifica ocse. Ora invece di creare un piano mirato sul merito con la chiusura di diversi atenei e la scelta strategica di poli di eccellenza sulla formazione di precisi piani di ricerca e studio (così come avviene in quasi tutto il mondo con atenei che si specializzano raggiungendo livelli di eccellenza mondiale per determinati ambiti di studio, magari de localizzate con lungimiranza nello stivale permettendo ricerche avanzate in termini di budget e riunendo i migliori specialisti italiani per settore) si è scelto di tagliare in maniera non accurata con criteri contabili e non di merito.
Per concludere con questa riforma ci troveremo con il 4° ordinamento in 5 anni, con minore qualità didattica e senza un piano concreto di sviluppo degli atenei. Anche perchè tutta la riforma è fatta per cambiare tutto senza cambiare niente e gli unici cambiamenti che si vedranno saranno frutto dei tagli indiscriminati che farà chiudere corsi di laurea senza guardare nel merito; per esempio hanno chiuso la mia magistrale non ostante fosse la sola in italia e contasse un ottimo numero di iscritti in costante aumento essendo inoltre di interesse nazionale nella patria della Food-valley italiana solo per mancanza del numero legale di docenti impossibilitato a crescere per il blocco delle assunzioni. Questo per dire che i tagli non colpiscono gli sprechi ma vanno a colpire tutti fregandosene delle eccellenze.
Ultima cosa, per chi dice che siamo in un momento di crisi e tutti dobbiamo fare sacrifici.... è vero, ma un paese che taglia sull'istruzione è un paese ceco, che si priva del futuro perchè solo nella ricerca e nella formazione delle future generazioni che si ha la possibilità di creare ricchezza. ORa noi abbiamo firmato un accordo per portare al 3% de pil l'istruzione, dopo i tagli siamo a - del1% ultimi fra i paesi ocse. Sono 30 anni che siamo fra gli ultimi posti per produzioni di brevetti....questa dovrebbe essere la prima priorità di un paese perchè se avessimo la stessa quantità di brevetti della svezia non saremmo in questa situazione. Quindi si ad una riforma organica (non certo questa schifezza) ma senza il taglio dei fondi...invece abbiamo perso il 30 % in 5 anni (siamo al terzo) basta pensare che i professori esterni all'ateneo prima prendevano 800 Ero a credito ora invece devono fare lezione gratis. Per non parlare dei ricercatori e i rettori.
Il vero grande colpevole è la 133. Ovvero quella che taglia in maniera orizzontale gli investimenti pubblici. Sia chiaro una riforma ci vuole, ma questa riforma (comunque scritta coi piedi, tant'è vero che già hanno annunciato una valanga di emendamenti nel mille proroghe per ovviare alle mille storture e contraddizioni).
Il problema attuale degli atenei è che per il budget annuale (ffo) tutti spendono fra il 96 e il 110% per gli stipendi del personale (questo grazie al taglio selvaggio della 133 che ripeto è finanziario e non organico ad una riforma, prima hanno tagliato poi dopo 2 anni parlano di riforma) inducendo una guerra fra poveri fra gli atenei italiani per avere minori tagli su valutazioni che poco hanno che fare col merito (unico indice sulla didattica valuta il numero di studenti che passa un tot di esami al secondo anno, favorendo di fatto gli atenei meno severi), in oltre hanno aperto alla privatizzazione degli atenei (in pratica procedimento simile a quello dei medici dove il vero buisnes sarà aprire corsi di laurea privati in atenei pubblici con costi di infrastruttura a carico dei contribuenti e corsi esorbitanti della didattica nelle tasche dei privati).
Il vero problema dell'università italiana è che ci sono troppi atenei, in nessuna nazione al mando è possibile avere 80 atenei in un paese di 60 milioni di persone, e quel che è più grave e che la maggior parte di essi ha troppe facoltà; andando ha fornire livelli di didattica gravemente insufficienti, non a caso le università italiane sono fra gli ultimi posti nella classifica ocse. Ora invece di creare un piano mirato sul merito con la chiusura di diversi atenei e la scelta strategica di poli di eccellenza sulla formazione di precisi piani di ricerca e studio (così come avviene in quasi tutto il mondo con atenei che si specializzano raggiungendo livelli di eccellenza mondiale per determinati ambiti di studio, magari de localizzate con lungimiranza nello stivale permettendo ricerche avanzate in termini di budget e riunendo i migliori specialisti italiani per settore) si è scelto di tagliare in maniera non accurata con criteri contabili e non di merito.
Per concludere con questa riforma ci troveremo con il 4° ordinamento in 5 anni, con minore qualità didattica e senza un piano concreto di sviluppo degli atenei. Anche perchè tutta la riforma è fatta per cambiare tutto senza cambiare niente e gli unici cambiamenti che si vedranno saranno frutto dei tagli indiscriminati che farà chiudere corsi di laurea senza guardare nel merito; per esempio hanno chiuso la mia magistrale non ostante fosse la sola in italia e contasse un ottimo numero di iscritti in costante aumento essendo inoltre di interesse nazionale nella patria della Food-valley italiana solo per mancanza del numero legale di docenti impossibilitato a crescere per il blocco delle assunzioni. Questo per dire che i tagli non colpiscono gli sprechi ma vanno a colpire tutti fregandosene delle eccellenze.
Ultima cosa, per chi dice che siamo in un momento di crisi e tutti dobbiamo fare sacrifici.... è vero, ma un paese che taglia sull'istruzione è un paese ceco, che si priva del futuro perchè solo nella ricerca e nella formazione delle future generazioni che si ha la possibilità di creare ricchezza. ORa noi abbiamo firmato un accordo per portare al 3% de pil l'istruzione, dopo i tagli siamo a - del1% ultimi fra i paesi ocse. Sono 30 anni che siamo fra gli ultimi posti per produzioni di brevetti....questa dovrebbe essere la prima priorità di un paese perchè se avessimo la stessa quantità di brevetti della svezia non saremmo in questa situazione. Quindi si ad una riforma organica (non certo questa schifezza) ma senza il taglio dei fondi...invece abbiamo perso il 30 % in 5 anni (siamo al terzo) basta pensare che i professori esterni all'ateneo prima prendevano 800 Ero a credito ora invece devono fare lezione gratis. Per non parlare dei ricercatori e i rettori.
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Re: Politica e Attualità
Pensa piuttosto che sono uno dei migliori del mio corso......
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Re: Politica e Attualità
nick ha scritto:[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=iMpXAknykeg[/youtube]benny ha scritto:Pensa piuttosto che sono uno dei migliori del mio corso......
Non c'è niente di male nella scienza....sai,io preferisco...tra l'aria condizionata e il papa,scelgo l'aria condizionata!
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Re: Politica e Attualità
benny ha scritto:la legge gelmini non è ne buona, ne cattiva...nel senso che cambia relativamente poco.
Il vero grande colpevole è la 133. Ovvero quella che taglia in maniera orizzontale gli investimenti pubblici. Sia chiaro una riforma ci vuole, ma questa riforma (comunque scritta coi piedi, tant'è vero che già hanno annunciato una valanga di emendamenti nel mille proroghe per ovviare alle mille storture e contraddizioni).
Il problema attuale degli atenei è che per il budget annuale (ffo) tutti spendono fra il 96 e il 110% per gli stipendi del personale (questo grazie al taglio selvaggio della 133 che ripeto è finanziario e non organico ad una riforma, prima hanno tagliato poi dopo 2 anni parlano di riforma) inducendo una guerra fra poveri fra gli atenei italiani per avere minori tagli su valutazioni che poco hanno che fare col merito (unico indice sulla didattica valuta il numero di studenti che passa un tot di esami al secondo anno, favorendo di fatto gli atenei meno severi), in oltre hanno aperto alla privatizzazione degli atenei (in pratica procedimento simile a quello dei medici dove il vero buisnes sarà aprire corsi di laurea privati in atenei pubblici con costi di infrastruttura a carico dei contribuenti e corsi esorbitanti della didattica nelle tasche dei privati).
Il vero problema dell'università italiana è che ci sono troppi atenei, in nessuna nazione al mando è possibile avere 80 atenei in un paese di 60 milioni di persone, e quel che è più grave e che la maggior parte di essi ha troppe facoltà; andando ha fornire livelli di didattica gravemente insufficienti, non a caso le università italiane sono fra gli ultimi posti nella classifica ocse. Ora invece di creare un piano mirato sul merito con la chiusura di diversi atenei e la scelta strategica di poli di eccellenza sulla formazione di precisi piani di ricerca e studio (così come avviene in quasi tutto il mondo con atenei che si specializzano raggiungendo livelli di eccellenza mondiale per determinati ambiti di studio, magari de localizzate con lungimiranza nello stivale permettendo ricerche avanzate in termini di budget e riunendo i migliori specialisti italiani per settore) si è scelto di tagliare in maniera non accurata con criteri contabili e non di merito.
Per concludere con questa riforma ci troveremo con il 4° ordinamento in 5 anni, con minore qualità didattica e senza un piano concreto di sviluppo degli atenei. Anche perchè tutta la riforma è fatta per cambiare tutto senza cambiare niente e gli unici cambiamenti che si vedranno saranno frutto dei tagli indiscriminati che farà chiudere corsi di laurea senza guardare nel merito; per esempio hanno chiuso la mia magistrale non ostante fosse la sola in italia e contasse un ottimo numero di iscritti in costante aumento essendo inoltre di interesse nazionale nella patria della Food-valley italiana solo per mancanza del numero legale di docenti impossibilitato a crescere per il blocco delle assunzioni. Questo per dire che i tagli non colpiscono gli sprechi ma vanno a colpire tutti fregandosene delle eccellenze.
Ultima cosa, per chi dice che siamo in un momento di crisi e tutti dobbiamo fare sacrifici.... è vero, ma un paese che taglia sull'istruzione è un paese ceco, che si priva del futuro perchè solo nella ricerca e nella formazione delle future generazioni che si ha la possibilità di creare ricchezza. ORa noi abbiamo firmato un accordo per portare al 3% de pil l'istruzione, dopo i tagli siamo a - del1% ultimi fra i paesi ocse. Sono 30 anni che siamo fra gli ultimi posti per produzioni di brevetti....questa dovrebbe essere la prima priorità di un paese perchè se avessimo la stessa quantità di brevetti della svezia non saremmo in questa situazione. Quindi si ad una riforma organica (non certo questa schifezza) ma senza il taglio dei fondi...invece abbiamo perso il 30 % in 5 anni (siamo al terzo) basta pensare che i professori esterni all'ateneo prima prendevano 800 Ero a credito ora invece devono fare lezione gratis. Per non parlare dei ricercatori e i rettori.
Si ma le cose buone quali sono? hai detto solo cose cattive..
ADAMO & EVANS 7:
in principio Dio creò Adamo & Evans, al primo diede il cervello, al secondo mise una calamita nelle mani per catturare rimbalzi. -Max-
in principio Dio creò Adamo & Evans, al primo diede il cervello, al secondo mise una calamita nelle mani per catturare rimbalzi. -Max-
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Re: Politica e Attualità
Insomma il Pd ha fatto un po' di conti (io l'avevo scritto andando a naso eh
)
e secondo i calcoli la situazione post-federalismo, per quanto concerne i soldi che
si spostano, dovrebbe essere più o meno questa:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... ismo.shtml
Intanto quei comunisti del WWF pubblicano una ricerca sulla raccolta
differenziata a Napoli su sette quartieri pilota (7 quartieri = 130'000 persone circa).
Sti zozzi incivili han fatto solo dal 50% di San Giovanni a Teduccio
al 91% di Bagnoli. Con una media totale (sempre a naso
) di circa il 70-75%.
Soliti napoletani con poco senso civico.
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?r ... &content=1
e secondo i calcoli la situazione post-federalismo, per quanto concerne i soldi che
si spostano, dovrebbe essere più o meno questa:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... ismo.shtml
Intanto quei comunisti del WWF pubblicano una ricerca sulla raccolta
differenziata a Napoli su sette quartieri pilota (7 quartieri = 130'000 persone circa).
Sti zozzi incivili han fatto solo dal 50% di San Giovanni a Teduccio
al 91% di Bagnoli. Con una media totale (sempre a naso
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a camminare sulle gambe di altri uomini" g.f.
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Re: Politica e Attualità
Secondo te perchè si sono inventati quel decreto su "Roma Capitale"? 
Ma come dice Liguori, la colpa della spazzatura è dei napule che non fanno la differenziata.
Ma i quartieri usati per il progetto pilota come sono? Tanto o poco infiltrati?
Cmq da mia nonna nel vesuviano con la raccolta porta a porta le cose vanno più che discretamente, se sbagli non raccolgono il sacchetto e non ho mai visto protestare anzi
Ma come dice Liguori, la colpa della spazzatura è dei napule che non fanno la differenziata.
Ma i quartieri usati per il progetto pilota come sono? Tanto o poco infiltrati?
Cmq da mia nonna nel vesuviano con la raccolta porta a porta le cose vanno più che discretamente, se sbagli non raccolgono il sacchetto e non ho mai visto protestare anzi
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Re: Politica e Attualità
San Giovanni a Teduccio?Gabbo ha scritto: Ma i quartieri usati per il progetto pilota come sono? Tanto o poco infiltrati?![]()
Chiaiano fa rima con Secondigliano.
Ponticelli?
Avessimo detto Posillipo, il Vomero...
Non scherziamo.
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Re: Politica e Attualità
No perchè un'altra cosa che sentivo dire era che i cassonetti della differenziata venivano fatti sparire in colonne di cemento armato dalla camorra.
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Re: Politica e Attualità
Dico che non è ne buona ne cattiva perchè la riforma non risolve problemi, ne crea 2 importanti (ricercatori e apertura alla lottizzazione politica degli atenei) e ne risolve uno con la limitazione (però coatta e non nel merito) del proliferare dei corsi di laurea e dipartimenti (le facoltà verranno chiuse). di buono c'è il richiedere agli atenei un più efficiente uso delle risorse (dimenticandosi però dell'efficacia), e una ventilata limitazione all'assunzione di familiari nello stesso dipartimento (ma non di mogli e amanti...poi cosa da vedere nel tempo e passata col voto contrario del governo). Ha una visione dell'università finalizzata alla formazioni di tecnici specialistici e da una apertura forte al privato a scapito del pubblico. Limita i fondi al diritto allo studio.svev ha scritto:
Si ma le cose buone quali sono? hai detto solo cose cattive..
In oltre essendo un mattonazzo ci vorranno tantissimi decreti attuativi che richiederanno tantissimo tempo per essere attivati col conseguente rischio di nuove sorprese.
In definitiva non reputo la riforma buona ne cattiva ma sbagliata e poco utile. La montagna a partorito un topolino ma non cambia il fatto che l'università necessiterà ancora di un riforma organica e programmatica.
Ps per nic; sminuire la persona invece del messaggio è degno dei poveri di spirito o di chi non ha argomenti di discussione.
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Re: Politica e Attualità
L'ingegno italianoGabbo ha scritto:No perchè un'altra cosa che sentivo dire era che i cassonetti della differenziata venivano fatti sparire in colonne di cemento armato dalla camorra.
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Re: Politica e Attualità
Non mi stupierei.Gabbo ha scritto:No perchè un'altra cosa che sentivo dire era che i cassonetti della differenziata venivano fatti sparire in colonne di cemento armato dalla camorra.
Comunque qui dove fanno la porta a porta i cassonetti
non ci sono proprio. Avrebbero ben poco da far sparire.
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Re: Politica e Attualità
Non è un rinoceronte, un bufalo o una tigre – e ce ne sono in circolazione a branchi, nell’Nba. E’ un delfino: razza rara. Le sue movenze sono vellutate ma veloci, in un continoum affascinante.
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Re: Politica e Attualità
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