La fiera delle cagate
Giusto per fare un po di ordine nel mare di cazzate che ho letto.
1) le centrali di 4° generazione saranno pronte fra 10-15 anni perchè a oggi le uniche 2 in costruzione\ sperimentazione sono in Francia-Giappone dove investimenti e ricercatori di tutto il mondo (compresa l'italia) stanno lavorando per mettere a punto un nuovo sistema. (che eviterà, almeno in teoria, la produzione di scorie)
2) Le centrali nucleari di terza generazione non sono economicamente convenienti. I costi di riciclo dell'acqua e delle scorie nucleari sono di molto superiori ai costi di mercato dell'energia, e possono essere economici solo se lo stato (come in francia) si accolla tutti gli esosissimi costi di produzione. Senza contare che la spesa maggiore per una centrale nucleare non è la costruzione ma la demolizione e la bonifica, Tutti questi fattori rendono le centrali nucleari fuori mercato.
3) Le energie rinnovabili sono le vere fonti sviluppo energetico. Se ad oggi non sono ancora performanti è per una carenza di sviluppo e per il non raggiungimento di economie di scala adeguate per l'abbattimento dei costi. Poi anche qui, come per tutto la differenziazione di produzione è una cosa buona. Quel che è certo è che nei prossimi 50 anni i paesi più svegli contano di arrivare al 50-70% dell'energia utilizzata grazie a queste fonti (per allora) è probabile che una energianucleare più economica e pulita possa diventare valida scelta per politiche energetiche internazionali.
4) La germania come altri paesi che usano il nucleare, lo fanno perchè le centrali già le hanno, e come ho detto prima, il costo di smantellamento è troppo alto per non usarle fino al limite massimo di produzione. Infatti ciò che rende antieconomico il nucleare sono proprio questi costi, in aggiunta del deposito scorie, che questi paesi per scelte sbagliate, già hanno e che l'aggiunta di nuove scorie non peggiora la situazione. (produrre per ammortizzare le perdite).
Queste sono le motivazioni, non ideologiche, ma economiche, che rendono il nucleare attuale una scelta sbagliata che va contro la tasca e la salute dell'economia Italiana.