Gabbo ha scritto:
(tra l'altro, lasciamo perdere la storia delle interrogazioni al liceo...alcuni 100 e alcuni figli di papà promossi per "leccate" dei genitori mostruose)
Piuttosto:
cosa intendi per cultura?
Venendo prima al mio paragone con alunni e professori, calza non perfettamente, ma abbastanza: un partito politico, volente o nolente in democrazia si sottopone al giudizio dell'elettorato, è piuttosto inutile e un po' irritante che in Italia la sinistra quando vince dica che il popolo ha preso coscienza, e quando perde che è tonto e si è fatto rincoglionire da Emilio Fede.
Mi ricordo diversi che quando prendevano un voto alto era tutto OK, altrimenti il prof era un coglione, aveva fatto apposta a chiedere quel tale argomento ecc.. ecc..
Leggendo qua e là per i forum, negli ultimi tempi è opinione comune fra gli elettori di sinistra che il popolo italiano sia composto perlopiù da mentecatti, e ho la vaga sensazione che lo pensino anche i politici (anche se non possono dirlo), mentre l'autocritica è molto scarsa, anche se gli errori macroscopici sono sotto gli occhi di tutti.
Fagiu giustamente parla di indifferenza/indulgenza, ma è chiaro che il segreto del successo elettorale di Berlusconi è prima di tutto l'incapacità degli avversari.
Il discorso sulla cultura ha degli elementi analoghi, nel senso che dalla caduta del fascismo la sinistra ha egemonizzato la cultura in Italia ma è sotto gli occhi di tutti come nel cinema, nella letteratura, nelle arti figurative, ed anche in campo scientifico, negli ultimi decenni il nostro paese esprima ben poco, si ha la netta sensazione che formando un circolo chiuso che fra l'altro è notevolmente staccato dalla realtà del paese, questi pensino di essere chissà chi, ma alla fine a livello internazionale, e cioè da un punto di vista esterno, si hanno pochi riscontri.
Dire cosa sia la cultura e cosa la sottocultura è difficile, anche in questo caso vale esclusivamente il giudizio, ti posso solo dire che quando mi ritrovo davanti sempre i soliti preconcetti ideologici vecchi, i soliti luoghi comuni, la solita ideologia frusta, quella spocchia caratteristica dell' "intellettuale", per me è sottocultura.
Ma ovviamente è solo un mio giudizio
