Dark Knight ha scritto:Secondo me il fatto che sia quasi lo stesso giocatore è un problema. Gioca bene perchè hanno capito come usarlo, ma i movimenti non sembrano quelli di uno che ha lavorato per 4 anni su cosa diverse.
Oddio, anche qui ho molti dubbi. Anni fa metteva palla per terra, batteva il suo uomo e poi non sapeva cosa cazzo fare. Non ricordo nemmeno quante volta finiva con uno sfondamento, una palla persa, un tiro totalmente fuori equilibrio. Adesso mette palla per terra, batte il suo uomo e poi a seconda di come si adatta la difesa si arresta e tira, va fino in fondo, se arriva l'aiuto serve il compagno rimasto libero per il piazzato da tre. Il tutto con un controllo del corpo di tutt'altro livello. E' solo un esempio, ce ne sono IMO anche altri. Il gioco in post in queste prime partite lo sta usando poco, ma rispetto agli inizi anche qui siamo anni luce avanti e lo si è visto in nazionale. E' un buon passatore, sa leggere la difesa, cosa che anni fa non c'era. Anche come rimbalzista è migliorato, pur restando complessivamente scarso. Certo, lo avessero usato "bene" sicuramente sarebbe stato un Bargnani migliore anche in passato, ma IMO non avrebbe mai avuto questo impatto. E' proprio migliorato come giocatore, sotto tanti aspetti.
Poi che come "tipo" di giocatore sia sempre quello siamo d'accordo, ma credo che sia un discorso che vale per il 99% dei giocatori di basket. Sviluppare caratteristiche che non ti appartengono ad un livello tale da diventare un giocatore completamente diverso, quante volte lo si è visto? E quante volte invece questo "tentativo" ti porta fuori strada, ti fa perdere quello che sai fare e al tempo stesso comunque le capacità "nuove" non le sviluppi ad un livello sufficiente? Alla fine io preferisco questo Bargnani che gioca da ala forte e prende 6 rimbalzi ad un Bargnani che gioca da centro, difende meglio nel pitturato, prende 8 rimbalzi a partita e poi magari dall'altra parte non è più in grado di battere il suo uomo dal palleggio o di mettere certi tiri. Ovvio, facesse entrambe le cose sarebbe ancora meglio, ma qui sembra che per "rispetto" verso i canoni del gioco a qualcuno Andrea piacerebbe di più se fosse più scarso.
Da tennista, faccio un paragone con il "mio" sport: Andy Roddick. A inizio carriera era servizio e dritto, solo che erano due colpi uno più ingiocabile dell'altro. Risultato: U.S.Open vinto, numero uno al mondo. Poi ad un certo punto con l'obiettivo di battere Federer ha iniziato a lavorare su altre cose, ha migliorato il rovescio, è migliorato a rete, è diventato un giocatore tatticamente più accorto. Nel frattempo però il dritto viaggiava molto meno. Risultato: è diventato un tennista magari più completo, ma certamente molto meno devastante. Non ha mai battuto Federer (o quasi) e non ha più avuto le armi per battere avversari che per quanto lui fosse migliorato restavano comunque più forti sulla diagonale del rovescio, più forti in risposta, più completi. Alla fine ha fatto bene? Certo, fosse diventato un giocatore più completo, con più soluzioni, con un "piano B" senza nel contempo perdere incisività con le sue armi principali, sicuramente sarebbe stata una gran cosa. Purtroppo per lui non c'è riuscito. Questo per dire che Bargnani può e deve lavorare sui suoi difetti, ma senza per questo "violentare" la sua natura di giocatore. Altrimenti rischia di non essere nè carne, nè pesce.