E' un discorso che privilegia i ceti bassi ma anche quelli medi e colpisce quelli alti, molto alti. E' un discorso che ha al suo centro il consumo e l'impresa, che secondo me devono sempre essere i motori dell'economia reale..NickName ha scritto:Pata ma questo è un discorso COMUNISTA! non capitalistaPatavino ha scritto:Però Redden se tu obblighi i ricchi a comprare BTP o gli fai una patrimoniale è vero che danneggi i patrimoni individuali però, guardandola dal punto di vista dell'impresa (posto che io alleggerirei le tasse per i più poveri, in maniera meno che compensativa):
- Maggiori consumi quindi maggiori redditi (e quindi poi lo Stato il 43% di aliquota fiscale lo applica su redditi maggiori)..
- Tassi di interesse minori (tendenzialmente se cala il tasso di interesse sui BTP cala anche quello bancario)..
- Maggior crescita ed eventualmente (ma questo solo nel medio) maggior occupazione..
Cioè secondo me non va colpita l'impresa, bensì il patrimonio "fermo", cioè quei soldi che stanno fermi o che sono investiti in finanza, che non fanno girare l'economia e che sono il simbolo di una disuguaglianza sociale che, pur non essendo la causa della crisi, è una dei motivi per cui in Italia la crisi è più accentuata rispetto al resto dell'Europa che conta..
Secondo me si dà poco peso alla fondamentale relazione che c'è tra le imprese e i piccoli consumatori, come se appunto ci fosse una contrapposizione quasi manichea..
I poveri e i ricchi, i cattivi e i buoni, i comunisti e i capitalisti.. Invece alla fine l'economia è un sistema dove le cose possono girare bene per tutti. Colpire i ricchi è un modo per uscire dalla crisi, non una prassi da seguire con costanza. E' una manovra di breve periodo.
Che sia di sinistra può darsi ma mi piace pensare che l'economia, come scienza pura, non abbia colore. E' il mio più grande stimolo quando studio