benny ha scritto:Pirata dici cose giustisime ed altre senza senso. Una moneta unica, così come un mercato unico, come un esercito unico, come un ministro degli esteri unico, come un ente di sicurezza degli alimenti unico sono la sola strada per far contare l'europa qualcosa in questo nuovo mondo. Se mi dici che la moneta doveva essere l'ultimo dei tasseli da creare e non il primo ti do ragione, ma senza l'euro l'italia la grecia ed il portogallo sarebbero stati marginalizzati dal mercato unico europeo, pensa alla svizera che sono 7 anni che cerca accordi per non farsi mettere da parte e rendere competitive le sue imprese con una monetà diversa (che ora tra l'altro li strangola). Si hai ragione la crisi è sfociata con fatti finanziari ma ha sede in una globalizzazione sbagliata che ha portato ad un trasferimento del mercato manifatturiero. Ma l'euro non è una discriminate negativa. Il discorso Giappone è il futuro degli usa (non credo in un iperinflazione tatunitense, ma penso più ad una giapponizzazione del mercato usa prossimo venturo) non ostante le 2 economie siano agli antipodi la strada di difesa portata alla economia usa porterà agli stessi problemi del sol levante. Ora se tu pensi che l'italia con il vecchio sistema di svalutazione competitiva avrebbe risolto i suoi problemi non hai capito gran che di quello che dicono tutti i blog indipendenti e soci. Il problema italiano è di competività del sistema Italia. Svalutare la moneta a livelli di india e giappone è impossibile. Mister smit è morto e con lui gran parte della nostra economia. L'euro è quello che ci evita di finire come l'argentina. Ed il portogallo bleffa perchè sa anche lui che in caso di fuoriuscita dall'euro la differenza con la germania aumenta e non diminuisce.
Allora...
Che noi a questo punto uscendo dall'euro ci ritroveremmo senza più sostegni e senza più protezioni lo so perfettamente, e infatti non penso assolutamente che dopo 10 anni si possa pensare di uscirne, sarebbe da folli.
Il mio discorso è un po' diverso... io dico che l'euro come concetto è proprio sbagliato. Non si sarebbe mai dovuto creare. Ci siamo tutti incatenati l'un l'altro e siamo diventati tutti dipendenti l'un l'altro. Questa cosa non ha senso... tra l'altro il danno per la nostra economia è stato gravissimo, inutile negarlo, e altresì i vantaggi per certi altri paesi altrettanto notevoli.
Non si può certo dire che l'euro sia andato equamente a vantaggio di tutti.
Noi e altri ci abbiamo rimesso tanto.
Che poi si faccia il discorso della stabilità monetaria, beh.. io ti dico una cosa: è vero, probabilmente il discorso che mi fai sul fatto dei conti pubblici è giusto, sul fatto che la nostra situazione inquadrata in un'ottica europea, e di euro, ci dà una certa stabilità... diversamente da quanto potrebbe darci una situazione ancora legata alla vecchia Italia, legata ancora alla Lira.
Però... è altresì vero che se l'euro fosse questo gran stabilizzatore che si dice, rischi di default per i vari paesi europei dovrebbero essere ridotti ai minimi termini, o comunque fortemente attenuati e spalmati tra tutti i partecipanti.
Voglio dire... l'euro mi penalizza dal punto di vista economico ma mi dà stabilità... mmm bene, vediamo. Per ora mi ha penalizzato economicamente, e la stabilità è ancora da vedere.
E quando ti dico che ci ha danneggiati non mi riferisco alla svalutazione che facevamo con la nostra moneta... quella lasciala stare, c'entra poco. Mi riferisco a tutto quell'appparato che è stato messo sù e che ha paralizzato settori importanti della nostra economia. Regole, limitazioni, e poi, sì certo, anche il fatto che piazzare le nostre merci prima con la Lira è molto molto più facile di quanto lo sia oggi.
Ti faccio un esempio veloce: di famiglia abbiamo un possedimento, olio e vino... non è una produzione industriale però va saputa gestire, si tratta comunque di molti ettari e vanno fatti investimenti ogni anno di un certo tipo...
bene, rispetto a 10 anni fa i profitti dal vino solo calati notevolmente, e questo perché... sicuramente il fatto che la globalizzazione ha portato nei supermercati europei molti vini a basso costo provenienti dai paesi cosiddetti "emergenti", ma anche il fatto che l'Europa ha introdotto le cosiddette "quote" che limitano la produzione e il libero mercato.
Perché io, produttore italiano di qualità, devo vedere il 40% della mia produzione declassata o vedermi addirittura costretto a non mettere sul mercato buona parte della mia produzione perché una "quota" del mercato deve essere riservata ai produttori olandesi... o peggio ancora mi si limita nella produzione per far entrare merci "sporche" dalla cina o dalla romania.
Ti dico solo che interi apparati della nostra economia sono sull'orlo del crack: il prezzo all'ingrosso del vino e del latte è più basso del costo di produzione che i nostri produttori devono sostenere per legge. Non so se mi spiego...
Produrre non ha senso, o perlomeno non lo ha in Italia. Chi ancora investe in Italia lo fa perché ha incentivi importanti da parte dello Stato... i fortunati.
Ma che mercato è questo? Non sono imprenditori, sono dipendenti statali, anzi, peggio ancora, sono dipendenti dei partiti.
Ora, chiudiamo la parentesi ritorniamo al discorso euro: La Norvegia non mi risulta essere un paese che adotta l'euro né essere un paese di "peso". Eppure nell'ultimo bilancio ha fatto registrare un surplus del 10% (altro che deficit, surplus!).
Con questo cosa voglio dire: la stabilità o meno di un paese non dipende dallo stare o meno dentro questo macigno mortale che è l'euro e l'europa a 27. Se il mercato di deve punire ti punisce, che tu stia o meno dentro l'euro.
Allora mi chiedo, se i vantaggi di questa "stabilità" si sta dimostrando essere molto vaghi e al momento dei fatti viene meno... che senso ha subìre gli innumerevoli svantaggi di non poter gestire autonomamente la proprio politica monetaria e in buona parte anche la politica economica?
Io non voglio dire che c'è una verità assoluta... benny, mi sto solo facendo delle domande, dal momento che molte, troppe cose non mi tornano.
Io dico... vediamo, aspettiamo. Il tempo dirà se l'euro sarà in grado di dare stabilità e proteggere i suoi membri dal rischio crack.
Dico solo che per ora non mi dà questa impressione.
Con questo non voglio dire che l'Italia altrimenti avrebbe risolto i suoi problemi... per risolvere i problemi dell'Italia ci vuole ben altro... però dico anche che l'euro non ha fatto nulla per risolveri e anzi, l'impressione che ho è che li abbia addirittura degenerati e peggiorati.
Si è detto: paesi come Germania e Francia potrebbero anche non entrare nell'euro perché sono già stabili... mentre paesi "periferici" come Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda hanno solo vantaggi perché associarsi gli darà solidità e stabilità.
Per ora mi sembra che proprio i paese periferici ne stanno risentendo maggiormente.
Dico una cosa. Probabilmente è come dici te, però... se dovesse finire con l'Italia che fa la fine dell'Argentina e l'euro spaccato sarebbe veramente il colmo... quasi comico.
Tanti, ma proprio tanti si farebbero una quantità di risate colossali.
p.s Sulla Svizzera... la situazione nella quale si trova è frutto della situazione nella quale si trova l'euro e soprattutto il dollaro. Nessuno dà certezze e sicurezza e quindi gettarsi nella loro moneta diventa automatico.
Ma questo non è assolutamente un problema, anzi... gli Svizzeri non sono un paese esportatore, ne stanno godendo assai.
Se volessero svalutare lo farebbero senza problemi.
The Huge ha scritto:Pirata, lo dico col sorriso sulle labbra e senza alcun intento di sfottò: prenditi meno sul serio!
E' un forum di basket questo, si ride, si scherza, magari ci si manda a cagare , ma i temi sono certamente leggeri.
Indipendentemente che tu abbia torto o ragione, con pipponi del genere, per giunta catastrofistici, ottieni solo che la genta non ti prenda sul serio.
Take it easy!
Ma guarda che io mi sto assolutamente godendo la discussione... stiamo ragionando pacatamente per condividere un po' di idee e pensieri.
Non mi stavo assolutamente rivolgendo verso te in modo astioso, forse hai percepito male.
Te lo dico col sorriso sulle labbra.