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Ghost12 ha scritto:
Io mi domando ma farà come mussolini che fece costrurire la stazione ostiense di cartone e legno dai lavoratori di cinecittà per l'arrivo di Hitler a Roma e fare bella figura!?!

fagiu ha scritto:

Ghost12 ha scritto:
Io mi domando ma farà come mussolini che fece costrurire la stazione ostiense di cartone e legno dai lavoratori di cinecittà per l'arrivo di Hitler a Roma e fare bella figura!?!

Grande Ben! Una ne faceva e cento ne pensava!

"Roma di travertino,
rifatta di cartone,
saluta l'imbianchino,
suo prossimo padrone"

(Trilussa)

Ricordiamo che all'epoca i treni, incluso quello che trasportava il Fuhrer, arrivavano in orario

fagiu ha scritto:Bah.

Secondo l'amministrazione, il problema sono gli schiamazzi, la sporcizia e il disordine causati dagli avventori dei locali notturni. Bisogna subito cauterizzare questa grave e turpe piaga sociale con il ferro rovente. Ma, ahimé, serve un minimo di impegno e capacità anche per punire o prevenire trasgressioni di poco conto, limitarsi a far rispettare l'ordine pubblico; lor signori trovano molto più comodo far chiudere i locali e vietare a tutti i cittadini, anche quelli educati, lo sfizio innocente di un panino o di un bicchiere di vino nelle ore piccole. Divieti e proibizioni adatti ai ragazzini: "Mi raccomando, andate a letto presto, non bevete più di una birretta, non mangiate troppo tardi, che poi vi fa male il pancino o magari vi trasformate in Gremlins. L'amministrazione-mamma lo dice per il vostro bene".

Ri-bah

nick ha scritto:

Berserker ha scritto: dopo l'una di notte chi si ferma ai chioschi a mangiare i panini sono solo ladri, spacciatori, drogati, violentatori, prostituti/e. TERRONI. MURATORI CON CAMICIA BIANCA. ARRICCHITI

Berserker ha scritto:Qualche tempo fa il fior fiore degli ingegnosi architetti italiani (naturalmente di sinistra) ha criticato il piano del governo per il rilancio dell'edilizia, scagliandosi contro il pericolo di cementificazione del paese.
Fra questi geni c'erano anche i progettisti di gioielli architettonici come il quartiere ZEN di Palermo e le vele di Scampia.
Fra questi c'era anche Massimiliano Fuksas, (la cui grande modestia ed innata simpatia tutti hanno potuto ammirare da Santoro), questa è la nuova chiesa di Foligno, appena inaugurata e sua ultima opera.



«gli italiani sono un popolo profondamente ignorante» , sono d'accordo, se ti fanno lavorare sono pure stupidi.

fagiu ha scritto:Ma no, Bersé, non hai capito una mazza.

Fuksas ha realizzato la chiesa sotto forma di schifoso cubo di cemento per esprimere la sua opinione di intellettualaico-ateo sinistrorso sul cattolicesimo. Direi che ci è riuscito perfettamente trasmettendoci soltanto orrore, disgusto e senso di oppressione.

Sarà contento il prete

Oh, gli architetti contemporanei sono veri artisti, mica come quei medievali zerbini della Chiesa che edificavano banali cattedrali e morivano di vecchiaia prima di vederle finite, da incapaci quali erano.

Per curiosità, come si giustificano i committenti di quella mostruosità? Non potevano usare usare subito il progetto in maniera più appropriata, cioè come carta igienica?

Berserker ha scritto:Qualche tempo fa il fior fiore degli ingegnosi architetti italiani (naturalmente di sinistra) ha criticato il piano del governo per il rilancio dell'edilizia, scagliandosi contro il pericolo di cementificazione del paese.
Fra questi geni c'erano anche i progettisti di gioielli architettonici come il quartiere ZEN di Palermo e le vele di Scampia.
Fra questi c'era anche Massimiliano Fuksas, (la cui grande modestia ed innata simpatia tutti hanno potuto ammirare da Santoro), questa è la nuova chiesa di Foligno, appena inaugurata e sua ultima opera.



«gli italiani sono un popolo profondamente ignorante» , sono d'accordo, se ti fanno lavorare sono pure stupidi.

svev ha scritto:
Sembra un monolito in stile "2001 odissea nello spazio".

fagiu ha scritto:

svev ha scritto:
Sembra un monolito in stile "2001 odissea nello spazio".

Non scherziamo. A differenza dello squallido aborto di Fuksas, il mitico monolito nero era imponente, ipnotico, elegante nella sua essenzialità.



Io lo piazzerei in giardino

corriere.it ha scritto:Noemi, la diciottenne che dice «papi» al premier
Alla sua festa ha partecipato anche Silvio Berlusconi


«Voglio fare politica. Con papi cantiamo le canzone di Scugnizzi»

NAPOLI — Noemi ha compiuto 18 anni tre giorni fa. È alta alta, bionda bionda e ha il viso di bambina. Alla sua festa, domenica sera, ha partecipato Silvio Berlusconi. Lei lo chiama papi, e dice che «un regalo più bello papi non poteva farmelo. Quando l'ho visto non riuscivo a crederci, sono stata troppo felice». Anche la mamma di Noemi, che si chiama Anna e pure lei è bionda e pure lei è stata molto felice della visita, quando parla di Berlusconi dice papi. E aggiunge che «le malignità le dicano pure se vogliono, tanto noi siamo molto religiosi e ci affidiamo al Signore».

Lasciando fuori da questa storia le malignità e magari pure il Padreterno, la domanda resta comunque legittima: come ci è capitato il presidente del Consiglio a una festa di ragazzini in un villone per ricevimenti sulla Circumvallazione esterna, che tra l'altro la notte è una delle strade meno raccomandabili di Napoli e provincia? «Perché è un amico di famiglia», dice Noemi seduta al tavolo della cucina nella sua casa al secondo piano di un anonimo palazzo di Portici. «Mi conosce da quando ero piccola piccola. Mio padre (Elio, impiegato comunale; ndr) frequentava i socialisti e così conobbe Silvio. Per me avere a che fare con lui è normale, ma di trovarmelo alla festa non me l'aspettavo. E non vi dico i miei amici. A loro mica avevo mai raccontato di papi, tanto non mi avrebbero creduto.

Ma poi lui è stato così simpatico con tutti. Lui è sempre tanto cordiale». Noemi porta al collo un ciondolo d'oro con diamanti, regalo di papi per i 18 anni. E ha sul tavolo i cd di Mariano Apicella con le canzoni che lei canta con papi «quando vado a trovarlo a Roma o a Milano, perché mica può venire sempre lui qui, con tutte le cose che ha da fare». Anche lei ha molto da fare: «Innanzitutto la scuola: studio grafica pubblicitaria», e corre a prendere un libro sul simbolo del Pdl, regalo di papi con tanto di dedica: «Alla mia piccola Noemi, alla mia piccola grafica pubblicitaria dal suo papino putativo». E poi ha lo spettacolo: una particina in un corto e la partecipazione a qualche programma con teenager in passerella. Ma non sulle tv di papi.

svev ha scritto:Il monolito nero sta bene nello spazio e nel deserto cosi come lo ha immaginato quel volpone di Kubrick,ma te lo immagini piazzato nella piazzetta del paese?

The Huge ha scritto:
INIMITABILE!