nick ha scritto:Fausto ha scritto:nick ha scritto:
ma forse perchè in linea di principio l'atto sessuale
per benedetto e per 2000 anni di chiesa dietro di lui
deve essere mirato alla RIPRODUZIONE amorevole?!
e sempre in linea di principio il preservativo esclude questa possibilità
Anche il riconoscimento della fertilità in linea di principio esclude tale possibilità,ma è concesso.
L'atto sessuale nella dottrina cattolica presenta due componenti,quella unitiva e quella procreativa.
Il dibattito interno sulla gerarchia delle due è tutt'ora aperto.
Per i vertici subordinare la riproduzione all'unione equivarrebbe a creare una "supremazia del piacere"...
Io non la vedo così,
anche molti altre preti non la vedono così,
Il Papa si.
Ed è per questo che mi trova in disaccordo.
Non in termini illuministici,come dicevi tu,
ma sempre all'interno di una visione spirituale del fatto.
"subordinare la riproduzione all'unione" non è che è "supremazia del piacere" per i vetusti vertici e basta
contrariamente è semplicemente logico:
se l'atto sessuale è dall'alba dei tempi diretto alla riproduzione
e quell'atto non lo uso per riprodurmi
allora lo uso perchè mi fa piacere
ad esempio a me che non frega un cazzo di riprodurmi
scopo per piacere e magari se va bene per amore
ma io
e magari te
non il papa però
gliene devo fare una colpa?sostenere che in realtà sbaglia in toto e dovrebbe pensarla come me?
oppure limitarmi a non condividerla?
La discussione è molto interessante, ma devo dare atto a Nick che quello di cui si discute, quanto parliamo delle affermazioni di un papa, non ha nulla a che vedere con l'opinione personale, ma bensì un'istituzione che muove la sua dottrina(anche detta parola del signore) per scopi culturali, sociali, politici.Più è in contrasto con il pensiero corrente, più significa che la posta in ballo è alta(secondo me).
Come una cultura laica, ha dei codici a cui fare riferimento per discernere cosa sia giusto dall'ingiusto, anche quella cattolica ha dei codici che si sono stratificati nel tempo e non può non prescindere da questi.
A maggior ragione quando si parla di sessualità.
Alcuni episodi, che fanno riferimento anche alla sessualità, ci possono far ben capire quale substrato culturale presentava quella regione 2000 anni fa.E' dato che anche Paolo è intervenuto pesantemente sul tema, si può capire quale sia l'orientamento della chiesa su certi argomenti.
Innanzitutto bisogna ricordare che l'introduzione del peccato nel mondo è attribuita a cause sessuali.
Nella seconda lettera ai corinzi Paolo dice che "non ha indicazioni da parte di gesù su queste problematiche, però se vi mantenete vergini è meglio.Piuttosto, che ardere di desiderio, sposatevi".In questo quadro sociale inizia la svalutazione del corpo.Paolo è uno dei responsabili, ma è figlio del suo tempo e di un giudaismo fra l' altro minoritario(mentre quello maggioritario ha un gidizio positivo sullo stesso tema in quanto nella fecondità e nella prole si scorge l'azione benedicente di Dio).
Quindi la continenza diventa un segno di salvezza, in quanto solo la parte spirituale sarà reintegrata al divino.
Per l'occasione mi sono riletto alcuni passi del vangelo di Tommaso e quelli degli apostoli.
Matteo racconta che un giorno i farisei chiedono a gesù se sia lecito ripudiare la propria moglie.Egli risponde:<chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra, comette adulterio>.I discepoli:<se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi>(Mt 19,9-10).Gesù aggiunge:<Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre;ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli.Chi può capire, capisca.>(Mt 19,12).
Questi sono concetti che non riguardano tanto i nostri discorsi su profilattici si o no, o su questioni tipo il divorzio;ma stabiliscono le condizioni per entrare nel regno dei cieli.
La chiesa, ma soprattutto chi dirige e governa una "comunità", deve prescindere con quella che è la sua storia.
Quindi,io penso, che le gesta del signore, siano tramandate in funzione dei bisogni, dei contesti vitali delle persone che lo raccolgono.
Il passo successivo è escludere la sessualità nella resurrezione,in base ad esigenze,polemiche o dissidi che animano la comunità allora, come oggi.
Insomma, si può essere d'accordo oppure no, ma la chiesa ha i suoi dogmi.
Altrimenti, il dissolvimento.