Serie A e B 2008/2009

[Zoso]

Santacroce per me è sopravvalutato; mi ricorda tantissimo Ferrari, che nella Roma ha fatto danni a ripetizione. Classici giocatori che in una grande piazza si sciolgono come neve al sole. Santacroce fa delle pippate clamorose. Puntare su Ariaudo però mi sembra prematuro: io l'ho visto a Roma con la Lazio è ha fatto una bella partita; poi l'ho rivisto poche settimane fa al torneo di Viareggio contro la Lazio Primavera ed è stato ridicolizzato da Kozak, non da Ibra!!!! Non lo prendeva mai!! Va centellinato. A Criscito invece darei un altra chance.
Ah, Vanz Pasqual non c'entra nulla in quella lista di nomi: ha 27 anni!!
Cmq, volevo un attimo parlare di Amauri in nazionale: la moglie ha avuto da pochissimi giorni la cittadinanza italiana. Non so se conviene aprire un topic, ma l'argomento mi sembra interessante, perchè comprende sia un aspetto prettamente calcistico (Amauri è un ottimo giocatore con caratteristiche che mancano alla nostra nazionale), sia uno "ideologico". E' giusto che un calciatore brasiliano, che vive da molti anni in Italia, che sposa una donna brasiliana (ma con nonni italiani) che però ottiene la cittadinanza italiana, possa giocare nella nostra nazionale? Che ne pensate?

[raf]

[quote="Zoso":3v4y84k6]
Cmq, volevo un attimo parlare di Amauri in nazionale: la moglie ha avuto da pochissimi giorni la cittadinanza italiana. Non so se conviene aprire un topic, ma l'argomento mi sembra interessante, perchè comprende sia un aspetto prettamente calcistico (Amauri è un ottimo giocatore con caratteristiche che mancano alla nostra nazionale), sia uno "ideologico". E' giusto che un calciatore brasiliano, che vive da molti anni in Italia, che sposa una donna brasiliana (ma con nonni italiani) che però ottiene la cittadinanza italiana, possa giocare nella nostra nazionale? Che ne pensate?[/quote:3v4y84k6]

Ma tu che ne pensi?

[vanz]

Zoso,io parlavo del Pasqual che qualche anno fa era uno dei piu promettenti terzini e poi si è sciolto al sole...E infatti ha già 27anni e non ha ancora dimostrato nulla.

Criscito merita un'altra chance se lo fai giocare a sinistra,non al centro come faceva cocciutamente Ranieri.

Su Amauri,ha il piede in due scarpe ed è quello che mi irrita.Lui vuole chiaramente il Brasile però astutamente si tiene aperta la scappatoia Italia.Mi pare un comportamento furbo e da gran paraculo.All'Italia uno cosi servirebbe come il pane e Lippi lo sa ma uno che si comporta cosi non lo chiamerei.
Intanto mi pare giusto riportare un grande articolo del Corriere firmato 20febbraio sulla barzelletta della nostra nazionale di calcio a 5...Che tristezza infinita...
[quote:2j7ix44u]Calcio a 5, truffe e inchieste
La Nazionale Al Mondiale tutti i 14 giocatori erano brasiliani. Le accuse di Douglas Corsini: hanno detto che ero malato di reni «Alla Fifa diagnosi medica inventata su un calciatore» Azzurro squalificato per doping. Passaporti falsi

Città di nascita: San Paolo, Curitibanos, Belo Horizonte, Maringa, Paranà. Domanda: ma ce ne sarà uno italiano... almeno uno? No, non c'è. Mentre la squadra di Marcello Lippi è appesa da mesi alla telenovela Amauri (quando sarà naturalizzato l'attaccante brasiliano della Juve per poter giocare con l'Italia?), un'altra nazionale non ha avuto scrupoli e s'è consegnata all'ironia di mezzo mondo, l'Italia del Calcio a 5. Quattordici brasiliani oriundi su quattordici giocatori: così ci siamo presentati all'ultimo campionato del mondo, in Brasile, scatenando l'ira della Fifa. Una squadra che indossa la maglia azzurra, con lo stemma della Federcalcio italiana, ma parla portoghese. Non è solo un fatto di morale sportiva. È il simbolo di uno sport che dopo anni di crescita vertiginosa, per praticanti e tesserati, ormai sta andando in malora: per la «tratta» di ragazzi brasiliani, argentini e paraguaiani che hanno invaso i nostri campionati di serie A e B. Per l'ondata di naturalizzazioni taroccate. Le firme false, i documenti posticci, i bisnonni italiani inventati. Sono seguiti arresti, processi, radiazioni. L'ombra del doping. È una Calciopoli di periferia, lontana dai riflettori della serie A, dove nascono storie ambigue. Come il giallo del calciatore «deportato». «Sali subito su quell'aereo» È la mattina del 28 settembre scorso, in un albergo di Rio de Janeiro, sede del ritiro della nazionale italiana. Mancano due giorni alla prima partita dei Mondiali di calcetto. All'alba, un uomo dello staff azzurro bussa alla porta di Douglas Corsini, calciatore: «Svegliati Douglas, prepara le tue cose, torni in Italia, hai l'aereo tra poche ore». Cosa è successo? «Non ne ho idea — spiega Corsini oggi — ero stato inserito nella lista finale consegnata alla Fifa, gli amici mi mandavano messaggi di complimenti, per me era un sogno». È un'esclusione misteriosa. Il regolamento dice che i nomi dei 14 giocatori selezionati per la competizione vanno consegnati dieci giorni prima dei Mondiali. A quel punto le scelte sono definitive. Non c'è più tempo per decidere chi è in forma e chi no. Un calciatore può essere sostituito solo a causa di un «grave infortunio ». Corsini è nella lista dei 14 (come confermato ieri dalla Fifa). Ma il tecnico Alessandro Nuccorini, ora al Mantova in serie B di calcio, ha portato in Brasile anche un quindicesimo giocatore, Jubansky. Alla vigilia dei Mondiali Corsini viene rispedito in Italia (Jubansky prende il suo posto) e da quel giorno non sa più niente dalla nazionale. Chiede notizie alla Federcalcio, ma non ottiene risposta. Allora si rivolge alla Fifa, che lo scorso 11 febbraio spedisce la sua documentazione medica. E a quel punto scopre che gli è stata «diagnosticata» un'insufficienza renale gravissima. Peccato che lui si senta benissimo. E che nessuno si sia preoccupato di informarlo. Perché? Corsini prende in mano i certificati con cui il 28 settembre 2008 il medico della nazionale ha giustificato la sua esclusione e scuote la testa. Quella relazione parla di «problemi alle vie urinarie» e all'addome comparsi il 10 settembre, durante il ritiro: «Ma non ho avuto niente», sbuffa Corsini. Di più: le cronache sulla nazionale dicono che quello stesso giorno ha giocato due amichevoli. Continua il referto: «Presenza di malattie all'apparato urogenitale tra i suoi parenti». «Nessuno ha mai avuto questi problemi», ribatte il calciatore. E così via: «Febbre e dolori articolari» nei giorni successivi, in cui Corsini gioca altre amichevoli. Fino al particolare più inquietante: un prelievo di sangue (con allegato esito delle analisi) del 22 settembre, che il calciatore dice di «non aver mai fatto». Per la nazionale è un malato grave, lui sostiene di essere sempre stato in ottima forma. Il sospetto è quello di un'esclusione per motivi tecnici giustificata con un problema di salute. Qualcosa non torna. Nel momento in cui lo staff azzurro inviava alla Fifa la richiesta di sostituzione per «grave infortunio», il tecnico Nuccorini non accennava minimamente al problema: «Dispiace per Corsini— dice nel comunicato di quel giorno sul sito della nazionale — avrebbe meritato di giocare... ma ho dovuto fare una scelta seppur dolorosa». Il Mondiale dell'Italia si concluderà con un buon risultato (terzo posto), ma con una nuova ombra: il doping. Dopo l'ultima partita con la Russia, i medici della Fifa controllano l'azzurro-oriundo Eduardo Carlos Morgado. Positivo al nandrolone. Due anni di stop. Qualche settimana dopo, il 13 dicembre, l'altro nazionale Adriano Foglia viene trovato positivo alla cocaina. Era stato eletto miglior giocatore del mondo nel 2003. I bisnonni inventati Cambio di scena, Caserta. La cosa strana, per i carabinieri che scartabellavano tra i certificati, è che quei ragazzi «vivevano» tutti nella stessa casa, in un appartamento del rione Cappiella della città campana. Diciassette giocatori di calcetto di serie A e B, molti dei quali ancora in attività, tutti argentini. E tutti «ospiti» nell'appartamento di due persone che non ne sapevano nulla. In base a quelle carte il pubblico ministero di Santa Maria Capua Vetere, Donato Ceglie, ha chiesto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio per i giocatori, per tre dirigenti della società Pro Scicli (serie A1), per due funzionari dell'anagrafe, un vigile e un dirigente- procuratore già radiato dalla Federcalcio per storie del genere. Taroccavano documenti del consolato italiano di Buenos Aires per ottenere finti passaporti italiani. La regola dei campionati prescrive infatti non più di un extracomunitario per squadra. Porte aperte però agli oriundi. Senza limiti. E così è partita la «tratta » di giocatori sudamericani che in pochi anni ha travolto il futsala in Italia. Ottimi giocatori, a basso prezzo, a completa disposizione delle squadre. E se mancano i documenti per la cittadinanza, con la pazienza o con la truffa un bisnonno italiano si trova sempre. Le inchieste hanno attraversato mezza Italia, da Aosta al Lazio. La questura di Vicenza ha chiuso da poco le indagini su un altro giro di passaporti falsi: coinvolti un poliziotto, un manager argentino e il titolare brasiliano di un'agenzia di pratiche amministrative. Sotto inchiesta una decina di giocatori di serie A1 e A2 in Veneto e nei dintorni di Roma. «A volte gli alberi genealogici che contenevano un antenato italiano — spiega il capo della Squadra mobile di Vicenza, Michele Marchese — erano inventati. Grazie a impiegati comunali conniventi, alcuni giocatori prendevano la residenza in Comuni dai quali non erano mai neppure passati». La rabbia della Fifa L'attacco è arrivato proprio durante gli ultimi Mondiali: «L'Italia non è certo in una situazione ideale — ha spiegato il direttore delle competizioni Fifa, Jim Brown — visto che ha tutti giocatori nati in Brasile. Non è questo che desideriamo per sviluppare questo sport e difendere il concetto di squadre nazionali». L'invasione degli oriundi sarà un tema da discutere nei prossimi mesi: le elezioni per la Divisione calcio a 5 si terranno domenica prossima (con Fabrizio Tonelli, presidente dal 1997, tra i candidati). Restano i numeri dell'invasione: nelle prime due squadre in classifica della serie A1 (Luparense e Arzignano, in Veneto), i paisà sono 28 su 30. E ancora, se si prende l'elenco dei contratti disponibile sul sito della Federazione, gli oriundi sono 268 su 348, oltre il 77 per cento. Nessuno, in questa situazione, si stupisce per le frecciate ironiche. In giro per il mondo ci chiamano spesso la Selecao azzurra. O peggio: i brazzurri.
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[Zoso]

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Cmq, volevo un attimo parlare di Amauri in nazionale: la moglie ha avuto da pochissimi giorni la cittadinanza italiana. Non so se conviene aprire un topic, ma l'argomento mi sembra interessante, perchè comprende sia un aspetto prettamente calcistico (Amauri è un ottimo giocatore con caratteristiche che mancano alla nostra nazionale), sia uno "ideologico". E' giusto che un calciatore brasiliano, che vive da molti anni in Italia, che sposa una donna brasiliana (ma con nonni italiani) che però ottiene la cittadinanza italiana, possa giocare nella nostra nazionale? Che ne pensate?[/quote:2fwdopdj]

Ma tu che ne pensi?[/quote:2fwdopdj]
Anche tu c'hai ragione : introduco un argomento e non espongo la mia opinione..paraculo da parte mia...
Io penso che se Amauri sceglie la nazionale italiana perchè in quella brasiana non viene convocato, allora può rimanersene benissimo a casa sua. Se invece lui vuole giocare nella nazionale italiana e rinuncia a priori alla convocazione con la nazionale verde-oro, allora è ben accetto. Da questo punto di vista non riesco bene a capire come siano andate veramente le cose perchè è stato detto tutto e il contrario di tutto. C'è comunque gente che secondo me ha parlato a sproposito, tipo Toni o Gilardino, che dicono no solo perchè hanno paura di perdere il posto: questi qua neanche li considero. Non parlando poi di quelli che quando giocano in nazionale sembra che ti fanno un favore, e che al più piccolo problemino fisico rinunciano alla convocazione.
Insomma, io non vedo il problema di "essere italiano" o "diventare italiano", il problema c'è se è una situazione di comodo, del tipo: "ok, il Brasile non mi convoca, allora gioco con l'Italia e ho ugualmente una visibilità a livello internazionale". Se il discorso è questo, allora non c'è neanche da discuterci sopra.

[zizzi]

[quote="raf":34set65x][quote="Zoso":34set65x]
Cmq, volevo un attimo parlare di Amauri in nazionale: la moglie ha avuto da pochissimi giorni la cittadinanza italiana. Non so se conviene aprire un topic, ma l'argomento mi sembra interessante, perchè comprende sia un aspetto prettamente calcistico (Amauri è un ottimo giocatore con caratteristiche che mancano alla nostra nazionale), sia uno "ideologico". E' giusto che un calciatore brasiliano, che vive da molti anni in Italia, che sposa una donna brasiliana (ma con nonni italiani) che però ottiene la cittadinanza italiana, possa giocare nella nostra nazionale? Che ne pensate?[/quote:34set65x]

Ma tu che ne pensi?[/quote:34set65x]

gli oriundi "sono una cagata pazzesca" (cit.)

solo perchè hanno nonni/bisnonni italiani non vuol dire che siano italiani, giocare per una nazionale vuol dire difendere i colori della nazione dove sei nato e cresciuto e non della nazionale dove ti convocano perchè la nazionale del tuo paese di origine non ti caga neanche di striscio....

[lol]

Personalmente se gli oriundi si sentono davvero italiani (non per convenienza), non mi disturba vederli con la maglia della nazionale.

[Fausto]

Spero non diventi italiano,ma non per chissà quale ragione morale,ma solo perchè voglio...

il Pazzo in Sud Africa!

[Ronco88]

[quote="Fausto":137tq2ku]Spero non diventi italiano,ma non per chissà quale ragione morale,ma solo perchè voglio...

[b:137tq2ku]il Pazzo in Sud Africa[/b:137tq2ku]!

[/quote:137tq2ku]

Usciamo ai gironi

[REDDEN]

per il post sulla nazionale di calcio a 5..
io ho visto tutte le partite dell'italia al mondiale brasiliano(dove in semifinale è stata scippata dalla spagna nonostante le immagini tv in tempo reale)si è vero i giocatori erano quasi tutti brasiliani..i migliori oltre al portiere feller sono grana(capitano),foglia ecc....pero' non mi sembra che tutti tutti fossero brasiliani....quello calvo e un altro credo siano italiani al 100% in ogni caso è effettivamente brutto vedere una nazionale composta in questo modo

[Fausto]

[quote="Ronco88":vvgfo1c4][quote="Fausto":vvgfo1c4]Spero non diventi italiano,ma non per chissà quale ragione morale,ma solo perchè voglio...

[b:vvgfo1c4]il Pazzo in Sud Africa[/b:vvgfo1c4]!

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Usciamo ai gironi[/quote:vvgfo1c4]


Stai buono.

[Palerio]

[quote="vanz":1izjyqnv]Zoso,io parlavo del Pasqual che qualche anno fa era uno dei piu promettenti terzini e poi si è sciolto al sole...E infatti ha già 27anni e non ha ancora dimostrato nulla.

Criscito merita un'altra chance se lo fai giocare a sinistra,non al centro come faceva cocciutamente Ranieri.

Su Amauri,ha il piede in due scarpe ed è quello che mi irrita.Lui vuole chiaramente il Brasile però astutamente si tiene aperta la scappatoia Italia.Mi pare un comportamento furbo e da gran paraculo.All'Italia uno cosi servirebbe come il pane e Lippi lo sa ma uno che si comporta cosi non lo chiamerei.
Intanto mi pare giusto riportare un grande articolo del Corriere firmato 20febbraio sulla barzelletta della nostra nazionale di calcio a 5...Che tristezza infinita...
[quote:1izjyqnv]Calcio a 5, truffe e inchieste
La Nazionale Al Mondiale tutti i 14 giocatori erano brasiliani. Le accuse di Douglas Corsini: hanno detto che ero malato di reni «Alla Fifa diagnosi medica inventata su un calciatore» Azzurro squalificato per doping. Passaporti falsi

Città di nascita: San Paolo...
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Non penserai mica che qualcuno abbia il coraggio di leggerlo eh?

[vanz]

Non ti obbliga nessuno Palè eh...
Mi pareva interessante leggere della schifosa federazione italiana di calcio a 5 che si vanta di essere una delle piu forti al mondo con nessun italiano in campo.
Peraltro era attinente alla questione Amauri e oriundi,per quello l'ho postato...La prossima volta mi faccio i cazzi miei

[REDDEN]

ok....sto sbollendo e posso postare.
primo parlo dell'arbitro:rigore solare per l'udinese,netto...pero' appena trovo,o trovate,le immagini postatele perchè se pepe non entra in gamba tesa oltre al rigore merita la seconda ammonizione di mexes,altrimenti era un'azione viziata da un fallo..vediamo.
l'espulsione di de rossi che dire...su un fallo che non c'era di brighi si mette le mani nei capelli arrabbiato,becca un giallo...si rivolge all'arbitro secondo giallo..boh non sappiamo quello che si sono detti ma cazzo che severità.ste espulsioni iniziano a rompere i coglioni siamo la penultima squadra come falli fatti e la prima come rossi..

commento tecnico:la spiegazione del calcio in questa partita...la palla è rotonda,l'arbitro puo' interferire col risultato in generale,i pali,ma sto sport non è una scienza ma dei caposaldi li ha.
non è sfortuna se montella sbaglia 2 gol a porta vuota e vucinic entra e segna,è il calcio uno è forte ma forte forte(io continuo a ripeterlo ....)l'altro è alla frutta.
tutto qui i grandi fanno la differenza gli scarsi ti fanno perdere e cosi è stato.
complimenti ancora a motta e a mirko che in mezz'ora ha fatto piu' di menez,baptista,montella messi insieme...

[vanz]

De Rossi era nervoso,proprio oggi doveva stare zitto visto il rigore negato ai friulani.Se ha detto parole all'arbitro rischia di beccarsi anche una bella squalifica.

Montella ormai è un ex giocatore,quel tiro lo paravo anche io e sul secondo,sul calcio d'angolo,ha avuto la reattività di un bradipo...Tristezza.
Motta continua a piacermi,altra cazzata fatta da Secco,velo pietoso.

Il Genoa ha fatto la partita prendendo due gol da fessi e vanificando tutto.L'inter capitalizza quel poco fatto in avanti.Se gioca cosi anche col Manchester,ripeto ancora una volta che ne prende 4...Non ci saranno piu i Biava e i Rossi a sbagliare occasioni cosi nitide.

[Bargnani is Rock]

Giorgio.
Abbattete Bustoulsen.