'Sta storia che molti di noi non capiscono nulla di basket appena muovono una critica a Belinelli ha un po' stufato.
Tutti noi vorremmo vedere Marco all'ALL STAR GAME e festeggeremmo aprendo anche (almeno io) una bottiglia di Cartizze di Valdobbiadene

!
Ribadisco che vorrei vedere Marco crescere come giocatore per evolvere verso quello che deve essere il suo modello: MANU GINOBILI.
A 21 anni (Manu a Reggio Calabria e Marco a Bologna) avevano numeri simili. Gino aveva numeri leggermente migliori ma la squadra giocava maggiormente per lui, quindi i numeri sono perfettamente paragonabili.
Ginobili ha esordito in NBA a 25 anni compiuti.
Nei primi tre anni ha avuto una crescita esponenziale che lo hanno portato a diventare quel giocatore fantastico che è:
(ricordo che è nato nel 1977)
Anno PG PI MPG FG% 3P% FT% RPG APG SPG BPG PPG
2002–03 69 5 20.7 .438 .345 .737 2.3 2.0 1.4 .2 7.6
2003–04 77 38 29.4 .418 .359 .802 4.5 3.8 1.8 .2 12.8
2004–05 74 74 29.6 .471 .376 .803 4.4 3.9 1.6 .4 16.0
In sintesi è diventato a 27/28 anni un giocatore che segnava parecchio (16 PPG e 20 ai Playoff vincendo l'anello!) tirava con buone percentuali (oltre il 45% con molti tiri da tre), che creava e inventava per i compagni (circa 4 Assist senza giocare playmaker sono molti), ottimo in difesa, a rimbalzo (oltre 4 RPG) e sveglissimo nelle palle recuperate.
Negli anni successivi ha ulteriormente messo a disposizione dei compagni il suo talento e la sua creatività di gioco, rimanendo un terminale offensivo molto consistente, in una squadra in cui il talento offensivo non è mai mancato. Nei playoff i suoi numeri sono in media decisamente migliori rispetto alla regular season.
All'età attuale di Marco, il buon Ginobili era un fenomeno in Europa, che aveva trascinato la sua squadra alla conquista del Campionato e dell'Eurolega ma doveva ancora iniziare la sua carriera NBA.
Marco ha sicuramente, tiro, tecnica, talento, estro, inventiva e pazzia per migliorare ancora TANTISSIMO e provare ad elevare e di MOLTO il suo attuale livello di gioco. E ne ha il tempo se capisce dove deve migliorare.
Cosa gli manca più di tutto?
La capacità di leggere il gioco in modo COSTANTE nel corso di ogni minuto in campo di ogni singola partita.
Non lo voglio assolutamente bravo soldatino bianco e solamente tiratore, ma forse l'anno di NOH potrebbe avergli fatto capire che non si può troppo spesso giocare fuori controllo.
In Nazionale adesso ha una grande occasione per fare un passo ulteriore nella sua crescita. E' ovvio che Pianigiani lo abbia responsabilizzato nella costruzione del gioco dandogli (per semplificare) un ruolo alla Ginobili e cioè importantissimo ma non da prima stella assoluta (non dimentichiamo ad esempio un certo Duncan). Deve segnare (diciamo 15-16 PPG), passare, creare gioco non intestardendosi a concludere in prima persona, ma appoggiandosi a grandi compagni come il Gallo e il Mago. Pianigiani fa bene a chiedergli di eseguire moltii giochi a due ma sta a Marco iniziare a fare scelte migliori tra passaggi e conclusioni. Sta a Marco non fermare la palla troppi secondi, sta a Marco far girare la palla senza congelarla nelle sue mani. Ha l'inventiva, l'estro e la tecnica per farlo. Meno Fade Away e due assist in più, meno tiri forzati (3-4?) e più circolazione gli potrebbero anche far ritornare la palla per avere anche 1-2 tiri in più piedi a terra e con percentuali migliori. Non è un caso se a NOH ha avuto le migliori percentuali della sua carriera NBA. Monty e CP3 (che gli passa poco la palla se non è liberissimo) lo hanno COSTRETTO a ridurre il numero dei tiri FORZATI e molto fuori equilibrio.
Marco diventerà un fattore quando anche in nazionale e in NBA si attesterà su numeri ottimi negli assist e nelle percentuali che miglioreranno con l'età e l'esperienza se lui lo VUOLE.
Questo, lo RIBADISCO, non significa che deve fare il soldatino, Ginobili non lo è per niente. Deve solo imparare a mettere a disposizione della squadra il suo talento non solo come realizzatore ma come costruttore di gioco che fa vincere le partite anche grazie all'assist decisivo e non solo per la BOMBA a 3 secondi con 4 difensori addosso.
Marco non è un tiratore o un realizzatore e basta, ha inventiva

, faccia tosta

ed estemporaneità

innate, che deve usare molto meglio!
Il paragone con Ginobili può sembrare esagerato ma Marco ha comunque tutte le potenzialità per migliorare e di tanto il suo modo SELVAGGIO e TALENTUOSO di giocare. Dipende solo dalla sua volontà di crescita, dalla sua intelligenza e dall'attenzione che deve essere maniacale al proprio motore fisico.
Quindi W MARCO GINO BELINELLI che crea per MAGO DUNCAN BARGNANI e DANILO TONY GALLINARI (per evitare osservazioni

dico io direttamente che il ruolo del Gallo non coincide per nulla ma Parker era decisamente uno dei 3 migliori giocatori del roster 2004/5 degli Spurs)