RafT ha scritto:rispondo senza quotare o vien qualcosa di abominevolmente lungo ^^
per il discorso, è un "concorso di colpe" pienamente d'accordo.
Le colpe dello staff di toronto son lapalissiane quanto quelle di bargnani, iniziano a livello dirigenziale con un doppio errore, scegliere come "first overall pick" un ragazzo pieno di talento ma evidentemente ancora non pronto a dar molte delle cose che da lui si volevano.
Errore già questo, perchè carichi su di un giocatore da sviluppare (molto ed in più ambiti) tutte le pressioni che derivano dall'esser la prima scelta assoluta, e ci aggiungi anche quelle di esser la "prima" prima scelta assoluta europea. E c'è poco da dire, pubblico, media, tifosi, dal first pick si attendono determinate cose, molto meglio per bargs sarebbe stato un pick attorno alla 5/6 posizione, con l apossibilità di crescer più "riparato"
A questo errore, comunque non cruciale, si somma quello più devastante dell'equivoco tecnico. Ora considerazioni personali su smitchell a parte (Per me uno dei tecnici più scarsi della lega, a dir poco, ed astraendo dal discorso bargnani, ma basta veder il non gioco di toronto per quello, non è che per bargnani non esistono giochi e per gli altri si, al massimo ce ne è uno per bosh, che poi non è un gran gioco, è un "ti diamo la palla a 5 metri, poi inventa") è stato evidente sin da subito che bargnani non era il giocatore che mitchell voleva, e probabilmente non voleva neanche che cedevano villanueva per fargli spazio.
Ragioni o torti contan poco in certe cose, qui l'errore è dello staff non di mitchell, NON puoi sceglier bargnani con la 1, una prima scelta che ha bisogno di un serio progetto di sviluppo, e contemporaneamente tener in panchina un allenatore che non lo vuole e vuole un tipo di giocatore del tutto diverso. I risultati sono scontati, e sono sotto gli occhi di tutti, e per me le colpe son più alla "radice" di colangelo&gherardini che di mitchell, che si è limitato ad esser coerente con la sua idea di basket.
Certo anche mitchell ha le sue di colpe, perchè anche se non lo volevi, e anche se non è il lungo per il tuo gioco, alleni una squadra che ha comunque in roster anche quel lungo, lo paga bene, ci punta per il futuro operchè quello vuol dir la prima scelta, non puoi trattarla come lo ha trattato mitchell, e no nè questione di più o meno minuti, ma di chiarezza che non c'è mai stata, con bargs spostato di ruolo, di minutaggio, di "peso offensivo" di continuo, tutte cose che di certo non hanno aiutato il ragazzo a tirar fuori quel che poteva.
Queste son le colpe che io vedo "non di bargnani" ma ci si può far poco, e son cose su cui lo stesso bargnani non aveva e non ha voce in capitolo quindi in un certo senso solo la situazione strutturale in cui bargs doveva dimostrar di poter emergere, e purtroppo non lo ha fatto, e ripeto, giocasse in italia sarebbe diverso, siam abituati a dar chance su chance ai nostri giocatori, a considerarli giovani fino a 27/28 anni..
Bargs sta nella nba, dove "aspettar godot" non è uno sport che va molto di moda. Vero non tutti si trovano a dover affrontare situazioni spinose, ma una volta che capitano il metro di giudizio è quello "è stato bravo a tirarsene fuori/non ha avuto il carattere per uscirne" (I giudizi americani son molto meno "shades of gray" dei nostri, per inciso) con tutte le conseguenze del caso sulla valutazione generale del giocatore.
Nessuno si aspettava di veder bargs bargs in quella situazione divenire il leader della squadra e compiere la transizione da esterno a centro in 2 giorni, ma un altro tipo di atteggiamento si, un dimostrar quando entrava in campo, anche dopo esser stato in panca 2 quarti senza motivo di aver "il fuoco dentro" al posto di "deambulare per il campo tanto per" si, vederlo sbattersi, vederlo sgomitare un po', vederlo provare perlomeno oltre che a tirar da 3 anche a far qualche taglio, vederlo slatar per provar a prendere quei benedetti rimbalzi (Anche senza prenderli, quello conta meno) era quello che in questo momento, cifre a parte, che il problema non è di cifre, gli avrebbe dato un certo mercato, e la possibilità quindi di accasarsi altrove, in una situazione tecnico-tattica a lui magari più congeniale, possibilità ora piuttosto remota, e per cui potrebbe dover aspettar 1 altro anno, e la "free-agency".
Per il dicorso che in europa si producon lunghi poco adatti al mondo nba, può esser vero, ma non lo vedo come una colpa del sistema fiba, alla fine ognuno tira su i giocatori per quel che gli serve, se in europa ad un lungo si chiedon determinate cose è giusto impostarli in un determinato modo.
Ma questo esula dal discorso bargnani, perchè bargs non è stato impostato come "lungo europeo" (la cui transizione verso il "centro nba" sarà anche non immediata, ma almeno una aprentela c'è) ma come esterno, perchè non è che i "lunghi all'europea" giocano tutti a 7 metri dal canestro e son del tutto privi di movimenti in area su. E questo io personalmente lo trovo assurdo, si.
Lo trovo assurdo pure io, peraltro è un'altra di quelle colpe certo non imputabili a Bargnani perchè non credo che uno a 16 anni possa andare dal suo coach e dirgli "scusami, ma guarda che io tra 5 anni giocherò in NBA e quindi siccome sono alto dovresti insegnarmi a giocare in post". Sul resto del discorso, come non quotare. Credo sia la migliore e più completa descrizione che si possa fare di quello che è successo in questi due anni, dal "non puoi scegliere alla 1 un giocatore e tenere in panchina un tecnico che non lo vuole", passando per il "non puoi trattarlo come ha fatto Mitchell anche se non è il tuo ideale di giocatore", per finire con il "non puoi avere un atteggiamento come quello che ha avuto Bargnani l'anno scorso solo perchè le cose non vanno come vuoi tu". Credo che il tuo intervento illustri sin troppo bene quel concetto di "concorso di colpa" che personalmente cerco di illustrare oramai da molti mesi a questa parte. E' la situazione ad essere assurda nel suo complesso, e per quanto una parte delle colpe sia tutta sua mi riecse un po' triste pensare che il massimo a cui Bargnani potesse aspirare data la suddetta situazione fosse mettersi in mostra per accasarsi altrove. Non credo proprio che questo sia quello che si aspetta un ragazzo scelto alla 1 da una franchigia che dice di voler puntare su di lui, magari si aspetta di avere davvero la chance di diventare un giocatore importante per quella squadra. Onestamente adesso c'è da sperare in un mezzo miracolo: lui deve tirare fuori le palle, sempre che le abbia (e lo spero), e deve trovare un'occasione. Spiacerebbe, onestamente, vedere un ragazzo di questo talento fallire senza avere una reale chance per colpe che non sono solo sue e spiacerebbe soprattutto che questo succeda anche (se non soprattutto) perchè chi lo ha portato di là dall'oceano e lo ha gestito agli inizi della sua carriera NBA ha fatto più confusione che altro.