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"Bye bye Lakers, Kobe Bryant in vendita: costa quasi 90 milioni di dollari
Venerdí 12.10.2007 09:56
Non si chiama Kakà, non ha i dentoni di Ronaldinho, né il dribbling velenoso di Leo Messi, ma costa pure lui un 'occhio della testa': è Kobe Bryant. Sgombriamo il campo dai dubbi per quei due o tre che non ne avessero mai sentito parlare: è la stella più lucente del pianeta Nba. Il fenomeno, dopo undici stagioni da bandiera dei Los Angeles Lakers, ora è pronto al divorzio. A dire il vero di scricchiolii (giusto per usare un eufemismo) nel loro rapporto ce n'erano stati e molti già un anno fa, ma questa volta l'addio è davvero inevitabile. Se il proprietario della franchigia di LA, il 74enne milionario Jerry Buss riconosce pubblicamente che l'opzione di vendita è concreta ("Ho porovato a convincerlo per tutta l'estate che Los Angeles lo vuole, ma lui non ha mostrato rispetto alla franchigia"), allora c'è poco da discutere, tutt'al più potrebbe sorgere un po' di curiosità sul prezzo di cessione. E qui torniamo al famoso 'occhio della testa' di cui si parlava prima: 88,6 milioni di dollari. Non un centesimo di meno per liberarlo dai quattro anni di contratto rimanenti. Uno sproposito solo in apparenza, visto che il 29enne nato a Philadelphia oltre ad essere un fenomeno in piena regola, è la clasica macchina da soldi: uno come lui attira sponsor e attenzione mediatica a go-go, ovunque vada.
Certo, non sarà alla portata... dell'Armani Jeans Milano, squadra per cui Kobe ha qualche simpatia in ricordo degli anni d'infanzia, quando girava l'Italia al seguito di papà Joe, ottimo giocatore nella nostra serie A1 (Rieti, Reggio Emilia, Reggio Calabria, Pistoia e anche la stessa Milano). Noto anche il suo tifo calcistico, pur se tiepido per il Milan ricordando il trio olandese, Van Basten-Gullit-Rijkaard. Ma questa è un'altra storia, il mercato di Bryant è tutto negli States. Sta al miglior offerente decidere dove, con una certezza: la guardia dei Lakers si muove solo per andare ina squadra che lo porti a vincere l'anello Nba. Niente di meno.
Giordano Brega"