Messaggioda ernie » 04/08/2015, 12:07
Io non capisco quale sia il problema. Le statistiche sono informazioni. Possono essere usate impropriamente, soprattutto da politica e media, ma sono molto utili quando si voglia comprendere un fenomeno e nei casi in cui ci si trovi a dover prendere decisioni con un buon grado di incertezza.
Nel basket, fanno esattamente questo: aiutano a capire la performance di un giocatore e riducono il margine di incertezza di chi deve decidere cosa fare in campo. Quali statistiche usare e quanto usarle dipende dagli obiettivi che si vuole raggiungere.
Faccio un esempio in un campo diverso da quello sportivo, che magari può anche interessare: i successi commerciali nella musica, oggi, si basano su statistiche. Le canzoni che vendono di più, quelle che sentite di più nelle radio o nelle pubblicità, sono preparate scientificamente per garantire un successo. Si calcola quanto devono durare, quando deve arrivare la parte più orecchiabile, quante e quali parole usare e quando usarle, quale tipo di strumenti inserire e tante altre cose. Alla base di tutto, ci sono numeri raccolti in decenni di industria musicale.
Ora, non è che non possa succedere che arrivi un successo estraneo a quel processo industriale e che non rispetti i canoni, ma lo studio statistico riduce il margine di errore e quindi i costi di chi rischia investimenti e vuole fare profitti in questo settore.
Naturalmente, è anche possibile decidere di non mirare al successo commerciale e di dedicarsi al puro merito musicale, ma è sempre meglio esserne consapevoli, sapendo che il successo non arriverà.
Quindi, per tornare al basket, le statistiche possono essere utili, per esempio, a distinguere fra ciò che è bello e ciò che serve, fra un inutile artista del tiro e un buon giocatore che aiuta a vincere. Poi si decide. Moratti vorrebbe Recoba sempre in campo.