Messaggioda pierin » 16/07/2015, 1:26
Dico la mia, benché non richiesto (del resto, chi lo è mai stato?)
Letti un sacco di post belli, articolati, profondi, analitici, numerici, matematici, statistici, motivazionali, revanchisti, possibilisti, addirittura proibizionisti, resistenziali, celoduristi e financo cerchiobottisti.
A mio parere avrebbe fatto bene a tornare in Europa.
A disintossicarsi e a disintossicarci.
Magari alla Mens sana, se ancora esistesse.
Non tanto per la sua, quanto per la nostra (perla nostra, bella definizione, rivelatasi purtroppo ottimistica e fallace)
Sarò bacato (lo sono, lo sono) ma io la butto sul psicologico.
Partito Bosh da Toronto, Andrea ha avuto forse i suoi due anni migliori, specie il primo.
Coinciso con l'arrivo della mamma in Canada, che cucinava da par suo e gli faceva compagnia e lo sosteneva, e gli acero-contusi che in massima parte speravano nella sua esplosione soltanto per giustificare quella prima scelta e il contratto da 50 milioni di dollari (cerchiamo di capirli: non sono americani e non sono francesi, vorrebbero essere i primi ma non sono nemmeno i secondi, un po' come i belgi, il popolo più stupido d'europa, dei sempliciotti presuntuosi insomma).
Avere una donna in casa, anche se in veste di mamma, ha avuto un effetto di toccasana per il nostro ragazzo sperduto (un uccellino implume caduto dal nido è l'immagine che mi ha sempre trasmesso Andrea, ed è quella che ancora mi trasmette dopo tanti anni). A parte Traiano, anzi Troiano (provaci tu a pronunciare il tuo cognome all'impiegato dell'ufficio immigrazione del porto di NY negli anni '20 o giù di lì e vedi invece come te lo scrive: Triano, come minimo, un po' come Amici di Don Ameche etc.)
Poi è arrivata la pivella, come diciamo noi che siamo ben lontani dall'essere americani, figuratevi italiani... insomma la fidanzata. L'affare si è di colpo ingrossato. Le percentuali del ragazzo sono miracolosamente cresciute. Non dico i rimbalzi, quanto la capacità di metterla dentro in tutti i posts possibili. Altro che mamma, questa roba qui è inenarrabile, mi immagino l'estasi indicibile e l'orgoglio mascolino conseguente, quello di primo pelo. La verginità perduta insomma, quella di lui sia chiaro, su quella di lei non metterei la mano sul fuoco (ma va bene così, ci sono tante donne al mondo che sanno cosa vogliono e come prenderselo).
Casey, memore di Dirk, nel frattempo gongolava. E gongolavano gli acero-contusi. Era una festa, in quel di Toronto, una bella festa.
Poi di colpo lei se n'è andata, prima ancora se n'era andata la mamma. Buio. Appartamento vuoto. Farsi da mangiare o uscire nel freddo la notte a cena da solo. Lingua poco comprensibile (anche tuttora, a mio avviso), i fantasmi dell'abbandono che ritornano (quello paterno), la solitudine, il non uscire, l'essere allo sbando, non avere amici fuori della palestra, non avere amiche (pensate a quei marpioni di Belinelli e Gallinari, altro che non avere amiche, o fare vita notturna e praticare bar...)
Da lì in poi è stato un lento declino, "a un certo punto le cose cominciano a precipitare... e non smettono di farlo", lo spaesamento, i buuuhh dell'Air Canada Center, lo scazzo sportivo ma soprattutto esistenziale, altro che milioni, a che ti servono i dollari quando vai a nanna da solo in un letto solitario abbracciandoti al cuscino, pensando alla mamma, al papà, a una donna e a tutti quelli che ti hanno lasciato.
Cambiare aria, reagire allo scazzo dei tifosi palesandone uno ancora maggiore. Questa è comprensibile umanità, ma non è professionismo. Non quando ti pagano fior di quattrini per avere almeno voglia in campo, voglia di giocare, voglia di lottare. E il tuo privato, a quelle cifre, te lo puoi risolvere da solo, te lo puoi addirittura comprare o prendere in affitto. Prendere in afflitto. Qual è la donna che si prende uno afflitto?
New York. La faccio breve. Grande entusiasmo. Voglia e volontà. Nelle dichiarazioni. Speranze dei tifosi. Poi polmonite estiva (polmoni aria vita spirito vitale che viene meno intento).
Ricordo il cheek to cheek con Garnett, gli attributi, i muscoli. La folla in delirio. Ricordo l'infortunio, per una volontà di dimostrare palle e coraggio e desiderio dimetterla dentro comunque.
Bargnani ha un grande talento, ma non è ancora un uomo.
La mancanza di rispetto del mondo NBA nasce da questo, a mio avviso.
A meno che non trovi una ragazza, o meglio una donna.
Altrimenti questo sarà l'ultimo anno, ed è un peccato.
Quando il gioco si fa duro... gli "altri" vincono un anello.
Bargnani invece..?