[quote="Dark Knight":3suahduq]Lo dico ora, anche a costo di riprendermela sui denti quando prenderemo legnate (perchè le prenderemo, visto che siamo già col fiato corto, siamo piccoli e dobbiamo correre come indemoniati per essere competitivi

), ma i dubbi su Pianigiani non li ho mai capiti.
Speriamo solo che queste positive esperienze small non ci facciano "convertire" allo small anche per il futuro.
Comunque adesso mi pare che la scelta abbia pagato e Pianigiani abbia letto benissimo cosa poteva fare il gruppo.
Ci ha messo in campo con:
-identità
-cuore
-cojones
Lo ripeto, se anche si va a casa, ma si va a casa con la faccia cattiva, tuffandosi sui palloni vaganti, per me va bene.
L'unica cosa che non capisco è giocare con Belinelli più il play e far andare a giocare Diener e Cinciarini senza palla... Io lascerei di più la palla in mano a Diener.
Sul Beli+Cincia posso capire se la scelta è difensiva.[/quote:3suahduq]
D'accordissimo sull'adorazione tattica e tecnica di coach Pianigiani.
Lo adoro da un bel pezzo. Mi è sempre piaciuto per come giocava Siena in Europa. Ha sopra ogni cosa la capacità di giocare in base alla squadra a disposizione e quindi senza il Gallo, il Mago e Gigli l'unica scelta era ed è sfruttare gli esterni al massimo e giocare "piccoli". Non penso proprio che in futuro si possa "irrigididire" su questa scelta, al limite sarà un'arma tattica ben consolidata nel gruppo.
La scelta di avere Belinelli con la palla in mano con il play a guardarlo o a fargli solo il punto d'appoggio mi piace tantissimo per le molteplici opzioni che offre per i giochi a due con il lungo (esattamente come a Chicago ad esempio con Booz). Diener e Cinciarini non potranno mai fare le scelte anche rischiose di Marchino nostro. Non saranno mai pericolosi come Belinelli nel tirare da lontano, nel tagliare a canestro o nell'aprire a un compagno dietro la linea da tre o sotto canestro giocando il Pick and Roll, ad esempio, con Datome. Certo qualche vaccata (vedi stasera la palla consegnata in mano al suo difensore sbagliando il passaggio a Melli) ci sarà sempre ma l'attacco è pazzescamente più pericoloso ed efficace. Pianigiani ha sempre basato tantissimo il suo gioco sul Pick and roll fatto, ripetuto e straripetuto e l'esecutore migliore in squadra adesso è Belinelli. In questo senso Marco è cresciuto tantissmo a Chicago dove lo ha potuto fare con una certa costanza. Due anni fa, anche perchè la palla in NBA l'aveva sempre e solo CP3, era totalmente inaffidabile nel "playmaking" in nazionale.
"Tasi ti, che ti xe tanto testa de mona che tuti i mesi te perdi sangue del naso" Nereo Rocco