Sebastiani Solsonica Rieti
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[fonte basketnet.it]
Si torna di nuovo ad urlare ''Serie A'' a Rieti, dopo la felice conclusione della trattativa tra il sodalizio reatino capitanato da un instancabile Gaetano Papalia e la EEMS Solar, azienda che ha assicurato alla Sebastiani una sponsorizzazione triennale che garantisce l'iscrizione di Rieti alla tanto agognata Serie A.
Oltre alla ovvia soddisfazione da parte del movimento cestistico reatino, molto positivo è anche il fatto che ad affiancare la società neopromossa nel suo viaggio nel massimo campionato nazionale, sarà un sodalizio tutto reatino che opera in città da oltre 10 anni e che si sta dando molto da fare per lo sviluppo di tecnologie fotovoltaiche per le energie da fonti rinnovabili.
Ora sembra tutto davvero perfetto per la ''EEMS Sebastiani Rieti'': il Presidente Papalia, in una conferenza stampa di pochi giorni fa, aveva annunciato che il lavoro ''tecnico'' era già a buon punto e che sarebbero stati sufficienti 15 giorni per fare una squadra competitiva; Lardo, pur tentato da sirene canturine, sembra intenzionato a rimanere in terra Sabina, per continuare il lavoro iniziato lo scorso anno in LegA2.
Risolto il nodo economico (anche se ancora si attendono comunicazioni dalla regione Lazio circa le ''promesse'' fatte da Marrazzo in occasione del ''Sebastiani Day'') lo staff tecnico reatino potrà impegnarsi a tempo pieno per costruire la Sebastiani 2007-08 che esordirà nel campionato di Serie A in perenne trasferta, vista la poca probabilità che i lavori al PalaSojourner terminino entro ottobre.
Parlare di nomi è prematuro ma pare ci sia un interessamento per Boscagin in uscita da Reggio Emilia che potrebbe andare ad affiancare i ''biennalizzati'' Bonora, Prato, Mian ed Helliwell con le probabili riconferme del capitano Feliciangeli e di Rizzo, importante figura rappresentativa della squadra il primo ed eccezionale uomo spogliatoio il secondo (non a caso Lardo ha ricordato più volte come lo stesso Rizzo abbia aiutato a gestire i momenti difficili della stagione). Altro nome importante è quello di Antonio Porta di Biella, sempre piaciuto al Presidente Papalia.
Capitolo extra-comunitari: dei 5 visti disponibili, ne potranno scendere in campo solo 4 e uno di questi sarà probabilmente Marcus Melvin che ha sempre espresso la sua disponibilità a restare a Rieti, nonostante le molte offerte ricevute; gli altri nomi verranno, almeno per due di loro, dagli appunti presi da Lardo e Giuliani nei vari Camp visti negli USA ed in giro per l'Europa, magari due rookie, da affiancare ad un altro giocatore esperto, dato che sembra sicura l'uscita da Rieti di Joe Smith.
Si torna di nuovo ad urlare ''Serie A'' a Rieti, dopo la felice conclusione della trattativa tra il sodalizio reatino capitanato da un instancabile Gaetano Papalia e la EEMS Solar, azienda che ha assicurato alla Sebastiani una sponsorizzazione triennale che garantisce l'iscrizione di Rieti alla tanto agognata Serie A.
Oltre alla ovvia soddisfazione da parte del movimento cestistico reatino, molto positivo è anche il fatto che ad affiancare la società neopromossa nel suo viaggio nel massimo campionato nazionale, sarà un sodalizio tutto reatino che opera in città da oltre 10 anni e che si sta dando molto da fare per lo sviluppo di tecnologie fotovoltaiche per le energie da fonti rinnovabili.
Ora sembra tutto davvero perfetto per la ''EEMS Sebastiani Rieti'': il Presidente Papalia, in una conferenza stampa di pochi giorni fa, aveva annunciato che il lavoro ''tecnico'' era già a buon punto e che sarebbero stati sufficienti 15 giorni per fare una squadra competitiva; Lardo, pur tentato da sirene canturine, sembra intenzionato a rimanere in terra Sabina, per continuare il lavoro iniziato lo scorso anno in LegA2.
Risolto il nodo economico (anche se ancora si attendono comunicazioni dalla regione Lazio circa le ''promesse'' fatte da Marrazzo in occasione del ''Sebastiani Day'') lo staff tecnico reatino potrà impegnarsi a tempo pieno per costruire la Sebastiani 2007-08 che esordirà nel campionato di Serie A in perenne trasferta, vista la poca probabilità che i lavori al PalaSojourner terminino entro ottobre.
Parlare di nomi è prematuro ma pare ci sia un interessamento per Boscagin in uscita da Reggio Emilia che potrebbe andare ad affiancare i ''biennalizzati'' Bonora, Prato, Mian ed Helliwell con le probabili riconferme del capitano Feliciangeli e di Rizzo, importante figura rappresentativa della squadra il primo ed eccezionale uomo spogliatoio il secondo (non a caso Lardo ha ricordato più volte come lo stesso Rizzo abbia aiutato a gestire i momenti difficili della stagione). Altro nome importante è quello di Antonio Porta di Biella, sempre piaciuto al Presidente Papalia.
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Grandi campioni hanno mostrato la loro stoffa, nel corso degli anni, sul parquet del Palazzo del quartiere Campoloniano. Una breve stanza delle stelle potrebbe ospitare i seguenti giocatori: Bob Lauriski (primo giocatore Usa a raggiungere Rieti), Roberto Brunamonti (oggi dirigente della Lottomatica Roma), Domenico “Mimmo” Zampolini (oggi dirigente della squadra reatina, sempre amatissimo), Gianfranco Sanesi, Tony Zeno, Dan Gay, Luciano Vendemini (morto tragicamente e prematuramente a seguito di una malattia), Joe Bryant (padre di Kobe Bryant). Curiosa la vicenda che lega Rieti ad un suo amatissimo giocatore USA, Cliff Meely. Anni dopo la sua dipartita dal centro sabino (1979), quotidiani sportivi nazionali ne annunciarono la morte, avvenuta in America, per overdose. Soltanto recentemente e in maniera alquanto fortuita, un appassionato ha rintracciato su Google la foto di un invecchiato Cliff Meely. In breve si è scoperto che il giocatore è impiegato in un college americano; raggiunto telefonicamente nel corso di una trasmissione televisiva locale, ha riso dinanzi alla notizia della sua morte. L’attuale Presidente Papalia, nell’ottica della riqualificazione del basket amaranto celeste (è lui che ha recuperato il nome storico) , verrà ricordato anche per aver portato a Rieti due giocatori di fama sicura, uno al tramonto della carriera e l’altro al principio. I tifosi reatini hanno infatti potuto beneficiare dell’apporto del grande Antonello Riva (mai nessuno in serie A ha infilato più palle a canestro di lui) per la risalita in A2 e, il giorno del suo addio, un altro grande campione, quasi a raccogliere il testimone che lega Rieti alle stelle della pallacanestro, ha varcato la porta dello storico impianto reatino, David Hawkins (oggi elemento centrale nel roster della Lottomatica Roma). Questo grande elenco di stelle non comprende però la stella più grande, quella che più di tutte ha illuminato i cieli reatini: Willie Sojourner.
Willard Leon Sojourner giunse a Rieti su indicazione di Richard Percudani, anche se Italo di Fazi si aspettava il più celebre fratello Mike. Infiniti aneddoti legano la città a questo indimenticato campione di basket e umanità. Scese dall’aereo con la mano sinistra fasciata, disse “no problem” e, in amichevole, demolì letteralmente Siena. Amatissimo dalle donne e amante delle stesse, viene ricordato per il sorriso, per la parola che aveva sempre per tutti, oltre che per le giocate indimenticabili (il gancio cielo). Un giorno si sparse la voce della sua cessione; i reatini si mobilitarono tutti sotto la sua abitazione e lui, con il sorriso di sempre, dinanzi ad una tale babele, si affacciò dalla finestra pronunciando un’indimenticabile “Willie no parte”. Quando davvero tornò in America, i giovani tifosi iniziarono a crescere a pane e ricordi di Willie Sojourner, le sue gesta venivano tramandata, fino quasi a creare una figura mitica, leggendaria. Grazie all’onnipresente Gaetano Papalia, nel corso del 2005, Willie è tornato a Rieti con in mano un contratto che lo avrebbe legato di nuovo (una scuola basket per bambini) alla sua squadra. La festa in suo onore verrà ricordata da tutti i presenti, giovani e meno giovani. In quei giorni Rieti ha vissuto come in un sogno, e girando per la città un po’ tutti speravano di incontrarlo, chi lo aveva conosciuto e chi ne aveva sentito soltanto parlare, magari soltanto per dirgli ciao, per ricevere un sorriso. Purtroppo la favola non ha lieto fine: la sera. La notte tra il 19 e il 20 ottobre 2005, lo “Zio Willie” muore a seguito di un incidente automobilistico. I funerali, all’interno del Palazzo, sono maestosi, veri funerali di popolo. La canotta numero 18 viene ritirata, nessun giocatore reatino avrà il numero di Willie. Il Palaloniano diviene PalaSojourner.
1 Coppa Korac
Una squadra una leggenda, simile al Grande Torino, sta risorgendo.
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