LA CAUSA — L’azione legale di CB4 è durata oltre un anno. Chrisbosh.com era stato registrato da Luis Zavala e dalla sua compagnia, Hoopology.com, che lo utilizzava anche per farsi pubblicità sfruttando il nome di Bosh all’insaputa dell’ala dei Raptors. Ma lo scopo principale, sia per il sito riconducibile al 25enne quarta scelta assoluta al draft 2003 che per gli altri, era quello di rivenderli a prezzi maggiorati ai legittimi proprietari, operazione illegale negli Stati Uniti. Nel luglio 2008 l’avvocato di Bosh aveva contattato Zavala per ottenere il dominio chrisbosh.com, sentendosi però rispondere che l’operazione non sarebbe stata senza costi. Da qui è nata la causa legale: in aprile il giudice Florence-Marie Cooper aveva riconosciuto a Bosh 120mila dollari di danni, ma qualche giorno fa, dopo che Zavala non ha pagato, ha deciso di assegnare all’ala dei Raptors gli oltre 800 domini registrati illegalmente da Hoopology.com.
Chris Bosh contro Ray Allen (Celtics). Ap NOMI DA COPERTINA — La lista delle nuove proprietà sul web di Bosh è davvero vasta, e comprende anche tre indirizzi internet riferibili ad Andrea Bargnani: andreabargnani.com, andreailmagobargnani.com e ilmagobargnani.com. Ma l’italiano dei Raptors non è certo l’unico su cui Luis Zavala aveva progetti: i siti riferibili a giocatori Nba sono tantissimi, inclusi quelli di Jason Kidd, Deron Williams, Steve Nash, Amar’e Stoudemire, Hedo Turkoglu, del presidente dei Raptors e di altri 11 compagni passati e presenti di Bosh. Ma nella lista ci sono anche combattenti della Mixed Martial Arts, di alcuni membri della famiglia mafiosa Gotti e dei figli di Britney Spears e Jennifer Lopez. Oltre a quello dello stesso Luis Zavala e di Pietro Aradori, 20enne promessa dell'Angelico Biella il cui dominio venne registrato in previsione di un suo possibile sbarco in Nba.
L’EROE DEL WEB — Bosh comunque non ha dubbi su cosa fare con tutti questi domini: restituirli gratis ai legittimi proprietari che ne faranno richiesta, non prima di aver presentato loro una proposta di sviluppo del sito attraverso la Max Deal Technologies, compagnia fondata nel giugno 2007 da Bosh e Hadi Teherany che si occupa di consulenze di web design e tecnologie. “Sono davvero contento di poter restituire questi domini ai legittimi proprietari che come me sono stati vittima di questa truffa – ha detto Bosh -. La restituzione sarà gratuita, ma vorrei anche avere l’opportunità di mostrare ai proprietari come Max Deal può aiutarli”. Brian Heidelberger, l’avvocato di Bosh, si è spinto anche oltre: “Dalla mia prospettiva Chris è un eroe del web”. Con tutti questi domini di sicuro ne è il re.
La vecchia storia dell'ufficialità...





