Mai troppo tardi...

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Mai troppo tardi...

Messaggioda Campos » 23/03/2007, 22:41

...per presentarsi, vero?

Il mio vero nome è Marco sono nato nella ridente Imola lo stesso giorno del Gallo (l'otto agosto) ma 19 anni prima (nineteen-sixtynine per intenderci).

Conosco questo sito perchè sono collega (tecnico radiologo) dell'autore specializzato in pillole (J. O'linelly e mi sà che tra poco gli chiedo un'autografo, fra vent'anni potrebbe valere oro :lol: ), e quindi sono orgoglioso che dalla mia città, conosciuta internazionalmente X il mondiale F1 (che chissà quando tornerà) sia nato questo bellissimo sito dove ogni tanto cerco di collaborare con qualche intervento qui sul forum.

Sono cresciuto casa, chiesa e cesto grazie ad un canestro nel mio giardino dove giorno dopo giorno provavo di educare la mia mano nell'accarezzare solo il cotone del cesto (cito Federico Buffa), ed ero proprio bravino, soprattutto nei playground nelle varie gare di tiri da tre e liberi non ne ho perse molte!

Il basket mi è entrato nel sangue e nonostante periodi dove non ho potuto seguirlo per motivi di tempo e progressiva scomparsa dai palinsesti nazionali è sempre sopravvissuta in me questa passione fino a diventare bruciante quest'anno grazie a questo sito e grazie ad Andrea.

Ultimo ricordo (che mi fà rizzare i capelli): ho avuto il piacere di essere amico e di giocare nei playgroud imolesi con una persona che purtroppo non c'è più, il grande CHICCO RAVAGLIA.
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Nostalgia ...

Messaggioda trickster » 24/03/2007, 1:08

Ragazzi ho una confessione da fare ...

Innanzi tutto non sapevo che questo sito fosse nato ad Imola e da quel che ho letto c'è più di un Imolese nei paraggi .

Io sono un ragazzo di 17 anni che è vissuto ad Imola fino a 6-7 anni poi mi sono trasferito a Borgo Tossignano nel 1997 .
Lì ho passato uno dei periodi più belli della mia vita .
Nel 2000 per problemi di salute di un familiare sono stato costretto a trasferirmi quà giù , nella mia cara Foggia .

Sento molta nostalgia di Imola e Borgo , anche perchè non ho mai avuto occasione di ritornarci .
Il basket lì è quasi più seguito del calcio , a differenza di quà che non si fà altro che parlare di pallone .
Ricordo una volta che nella piccola palestra era venuta l'intera squadra dell'Imola a insegnarci e a spronarci a giocare a pallacanestro ... bei tempi .

Mi piacerebbe davvero sapere come è cambiata tutta quella zona e come sono cambiati i miei amici e sapere se fanno ancora la sagra dei maccheroni e della polenta .

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Messaggioda tafo » 24/03/2007, 2:46

ciao Trickster, sono uno dei 2 amministratori del sito, e si, siamo entrambi giovani imolesi (22 anni) ! La sagra dei maccheroni a Borgo, e polenta a Tossignano, entrambe a carnevale ma a Tossignano nn ci arrivi mai su perchè parcheggiare è tosta!! Imola è sempre lei, città di provincia ma ad avercene così'...! :wink:

Martedì ha nevicato a Tossignano!

P.S. x Campos... J.O' ti farà un autografo in cambio di una reperibilità!!! :P Cmq grazie per essere un assiduo visitatore del sito...il piacere che si prova a fare qualcosa di apprezzato da coloro che come te dividono la stessa passione, è incredibile! Il GP...già mi manca, così come l'Heineken... :x
"L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica"

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Messaggioda trickster » 24/03/2007, 9:11

Il GP...già mi manca, così come l'Heineken... :x[/quote]

Davvero non fà neanche più l'Heiniken Jemmin Festival . Perchè ? Dove l'hanno spostato ?

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Messaggioda Campos » 24/03/2007, 9:25

tafo ha scritto:
P.S. x Campos... J.O' ti farà un autografo in cambio di una reperibilità!!! :P Cmq grazie per essere un assiduo visitatore del sito...il piacere che si prova a fare qualcosa di apprezzato da coloro che come te dividono la stessa passione, è incredibile! Il GP...già mi manca, così come l'Heineken... :x


Vabbeh X l'autografo adesso ci penso :roll: Il GP mi manca (sopratutto x il tasso di gnocca che circola in quei giorni :oops: ), ma sopratutto l'heineken che è una vera manna per chi ama la musica live di un certo spessore e di grossi nomi ne sono venuti.

X trickster, sicuramente a Imola e dintorni non siamo monotematici, abbiamo la fortuna di essere in una regione con ottime squadre di basket e nello specifico con l'Andrea Costa che quando ha raggiunto la massima divisione ha sicuramente incrementato questo movimento.

Il fatto che l'Andrea Costa non abbia avuto un palazzetto decente per gli anni della A1 e per il presente e il fatto che è andata quasi in malora la Virtus Imola non ha aiutato, abbiamo comunque varie strutture indoor e outdoor che ci permettono di praticare il basket a livello amatoriale e questa mi pare una buona cosa!

Ciao!
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E' ciò che ci manca

Messaggioda trickster » 24/03/2007, 17:06

Campos ha scritto:
tafo ha scritto:


Il fatto che l'Andrea Costa non abbia avuto un palazzetto decente per gli anni della A1 e per il presente e il fatto che è andata quasi in malora la Virtus Imola non ha aiutato, abbiamo comunque varie strutture indoor e outdoor che ci permettono di praticare il basket a livello amatoriale e questa mi pare una buona cosa!



E' proprio questo che manca quaggiù .
Ci sono campi , campetti e camponi di calcio dappertutto : a pagamento , gratis , tranquillo , affollato , con luci , con erba sintetica e non .... ma di palestre per allenarsi neanche a parlarne ...
Il comune di San Marco ( dove abito ) stà facendo costruire una specie di palestra dedicata ai giovani del mio quartiere :
SPERIAMO NON LA RISERVINO PER L'ENNESIMA AREA DI CALCIO , CALCIETTO , CALCIONE .

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Quanti anni hai ???

Messaggioda trickster » 24/03/2007, 17:08

Io ho 17 anni . Il basket non ha limite d'età per essere goduto .

Voi quanti hanni avete ?

I love this game ( da poco tempo ) !

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Messaggioda tafo » 24/03/2007, 17:15

Io 22 anni...GRANDE CHICCO RAVAGLIA, una volta all'anno mi rileggo il libro a lui dedicato... :cry:
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Messaggioda Campos » 24/03/2007, 18:11

tafo ha scritto:Io 22 anni...GRANDE CHICCO RAVAGLIA, una volta all'anno mi rileggo il libro a lui dedicato... :cry:


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CHICCO RAVAGLIA SEMPRE CON NOI.
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Messaggioda trickster » 24/03/2007, 18:13

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CHICCO RAVAGLIA SEMPRE CON NOI.[/quote]

Chi è Chicco Ravaglia ?

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Messaggioda Campos » 24/03/2007, 18:25

Riporto questo articolo che mi sembra esaustivo, comunque Enrico "Chicco" Ravaglia era un promettente 23enne che alla fine del '99 è mancato per uno stupido incidente d'auto da solo (classico colpo di sonno). Il resto qui sotto:

Bimbo prodigio, poi una carriera segnata dalla sfortuna

IMOLA — Una grande prova sul parquet di Cantù, abbracci, strette di mano, un «cinque» ai tifosi delle file più vicine, e via in macchina sull'Autosole. Era felice, Enrico «Chicco» Ravaglia, 23 anni in un metro e 93, campioncino a lungo perduto per un infortunio dagli interminabili strascichi, eppoi ritrovato, prima della manovra che ha interrotto per sempre il suo viaggio nello sport e nella vita. Qualcuno, adesso, tira in ballo i brutti giochi di un destino che lo ha condannato a morte proprio nella sera del trionfo e che nello stesso momento ha come voluto esaudire il suo ultimo desiderio: dimostrare di essere ancora il campione dei giorni neppure troppo lontani di quand'era ragazzo e tutti dicevano «questo sì, è nato davvero per il canestro». Chicco, a quei tempi, stava in una casa del quartiere Marconi, a due passi dalla stazione ferroviaria, insieme con la madre Morena, occupata nella biblioteca dell'università di Bologna e con il papà Roberto «Bob» Ravaglia, a sua volta buon giocatore e ora dipendente della Cooperativa Ceramica, dal quale aveva assorbito la passione per il basket. «Veniva con la mamma a vedere le partite e a sei anni era già un campioncino. A nove, aveva una grande padronanza del pallone, un notevole senso del canestro e perfino un pubblico tutto suo», ricorda Franco Cremonini, ex presidente della società sportiva Andrea Costa. «Buono, disponibile, sempre pronto a giocare con tutti. Eppoi bravo. Di certo non ricalcava il clichet del campioncino. Il gioco, per lui, era solo divertimento», aggiunge Marco Sabattani, uno dei suoi primi allenatori. Un ragazzo davvero fortunato, almeno così sembrava: grandi doti, buon carattere, allegro e sereno, aveva già preso la via, senza troppi problemi, lungo i mille gradini di quella scala sportiva che si inerpica verso i trionfi. Ed ecco, nel 1991, la prima convocazione al raduno collegiale di Livorno, e nell'estate dell'anno successivo, quella per la nazionale cadetta impegnata nella Coppa del Mediterraneo, in Turchia. Nel '93, nuova gradita lettera, stavolta per il raduno di Cividale, appena prima del torneo nella base Nato di Mannheim, terzo posto, e degli europei di Trabzon e di Samsun, in Turchia. Ma la raccomandata più bella era giunta in vista del quattordicesimo compleanno e portava il timbro di Bologna. La mitica Virtus, sponsorizzata Kinder, si era accorta di quel ragazzino dalle gambe svelte, dall'occhio infallibile e dalle mani d'oro. Un sogno, per Chicco, interrotto, però, poco dopo dal brutto infortunio di un ginocchio capriccioso. La fortuna, quella che lo aveva tenuto per mano da quand'era bambino, si era fatta improvvisamente da parte. E allora, via con un calvario di interventi e di ricadute, di speranze e di nuove delusioni in un'altalena di guizzi di felicità e di bruschi avvilimenti, senza mai toccare, però, il fondo della rassegnazione. Perché Chicco, nonostante quel suo giocoso nomignolo che fondeva un soprannome e un diminutivo era dotato di un carattere forte. «Tornerò un campione», ribadiva convinto, davanti all'ennesimo stop per quella gamba malandata. E il tempo, la pazienza e i ferri del chirurgo ricostituirono davvero, nel fisico e nel morale, il bravo giocatore di una volta. Qualche partita dal rendimento incerto, poi, a Cantù, la lenta rinascita, il trionfo e la fine. Gherardo Resta, speaker della Lineltex, suo amico di infanzia, compagno di squadra eppoi avversario nelle formazioni scolastiche quando uno frequentava le medie «Innocenzo da Imola» e l'altro le «Valsalva», ha saputo della tragedia mentre leggeva la cronaca dell'ultima, grande prova di Chicco che, con «i suoi 23 punti contro Reggio Emilia ha vinto da solo». Com'era? «Normale», dice e il tono vira per un attimo nella commozione. «Ci sentivamo ogni tanto, senza date fisse. Così, per fare due chiacchiere. Come si fa quando tra due amici ognuno sa di potere contare sull'altro. L'altra sera avrei dovuto vederlo dopo l'incontro di Faenza tra la sua squadra e la Lineltex, ma Chicco aveva fretta di rientrare a Cantù in vista della partita contro Reggio. Adesso mi sembra di risentire la sua voce nella telefonata di poco più di venti giorni fa: in classifica vi abbiamo raggiunti, adesso siamo pari, eh, eh, disse con la sua curiosa erre moscia». Gli allenatori, gli amici, i tifosi. I commenti di chi ha conosciuto il ragazzo e il campioncino Chicco Ravaglia, il suo talento e il suo tribolato viaggio nello sport. Quello nella vita è finito sull'autostrada. Da solo era tornato agli applausi, da solo è uscito dalle luci della sua piccola ribalta. Uno schianto nel buio, mentre la mente correva chissà dove, e Chicco è passato tra i ricordi.

http://qn.quotidiano.net/chan/cronaca_nazionale:410908.5:/1999/12/24[/i]
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