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vanz ha scritto:Rocky,perchè non provi a leggere qualche fumetto?
Ecco,magari non proprio i supereroi o i Simpsons ma di cose interessanti ce ne sono tante...Io mischio molto libri e fumetti.Magari cominciando con cose più leggere,ti crescerà la passione per la lettura.

Questo è un bel consiglio.

Loro comandano

Mitico!

Doppio acquisto





Qualcuno ha letto Open di Agassi ?

sì, a me è piaciuto.. mix di fatti personali e ricordi tennistici niente male, autobiografia con sapore genuino, te la consiglio al 100%

setset60 ha scritto:sì, a me è piaciuto.. mix di fatti personali e ricordi tennistici niente male, autobiografia con sapore genuino, te la consiglio al 100%

Io invece ti avrei sconsigliato l'altro, nel caso invece ti piacesse c'è il seguito "il libro delle anime".

sygno ha scritto:

setset60 ha scritto:sì, a me è piaciuto.. mix di fatti personali e ricordi tennistici niente male, autobiografia con sapore genuino, te la consiglio al 100%

Io invece ti avrei sconsigliato l'altro, nel caso invece ti piacesse c'è il seguito "il libro delle anime".

Molti lo hanno descritto come un thriller molto avvincente e dalla lettura scorrevole, vedremo. Prima parto con Agassi

Quoto sygno su La Biblioteca dei Morti..

Me lo avevano descritto in tanti come un capolavoro ma non mi è piaciuto per niente!

Ora mi sto appassionando di Jo Nesbo, thrillerista norvegese. Molto piacevole.
Ve lo consiglio.

che tristezza però passare in edicola e non trovare più superbasket.. in casa mia c'è sempre stato, prima mio padre, poi io direttamente..
spero trovino un editore nuovo e questa volta solido economicamente..

Un po' per mancanza di tempo, un po' per dare spazio ad altre letture, avevo aspettato a leggere questo successo editoriale, a dire la verita' abbastanza discusso, "La solitudine dei numeri primi"... che dire?

Bellissimo... il titolo... il resto e' una palla micidiale!

Non basta mettere insieme qualche luogo comune sulla malatta psichica per dire di avere scritto un libro profondo.

Invece un libro che mi e' piaciuto molto e' stato "Martin Eden" di Jack London. E' la storia di un marinaio che, per amor di una ragazza, riesce a diventare uno scrittore (praticamente una autobiografia romanzata dello stesso London). "Martin Eden" e' il libro che Sergio Leone mette in mano al giovane Noodles in "C'era una volta in America"... lo consiglio anche se avverto che non finisce bene.

saxblue ha scritto:Un po' per mancanza di tempo, un po' per dare spazio ad altre letture, avevo aspettato a leggere questo successo editoriale, a dire la verita' abbastanza discusso, "La solitudine dei numeri primi"... che dire?

Bellissimo... il titolo... il resto e' una palla micidiale!

Non basta mettere insieme qualche luogo comune sulla malatta psichica per dire di avere scritto un libro profondo.

Concordo: una cagata pazzesca

Patavino ha scritto:

saxblue ha scritto:Un po' per mancanza di tempo, un po' per dare spazio ad altre letture, avevo aspettato a leggere questo successo editoriale, a dire la verita' abbastanza discusso, "La solitudine dei numeri primi"... che dire?

Bellissimo... il titolo... il resto e' una palla micidiale!

Non basta mettere insieme qualche luogo comune sulla malatta psichica per dire di avere scritto un libro profondo.

Concordo: una cagata pazzesca

A me invece era piaciuto. E' vero che mette davvero troppa carne al fuoco: traumi infantili, adolescenza tormentata, autismo, autolesionismo, anoressia, omosessualità, crisi dei rapporti familiari et cetera. A un certo punto, qualcuno della casa editrice avrebbe dovuto fermare l'autore: "Cazzo, frena!".
Quindi sì, il libro non riesce a scavare in profondità in quella valle di lacrime. Tuttavia, secondo me, centra l'obiettivo principale, cioé descrivere il disagio dei due protagonisti; il resto è contorno. Per un'opera prima è già qualcosa

Patavino ha scritto:
Concordo: una cagata pazzesca

In effetti fa molto corazzata Potemkin...

@Fagiu

La sensazione e' di un libro scritto a tavolino... non mi ha emozionato. Oltrettutto ho scarsa stima della Mondadori e dei loro editor e sono convinto che abbiano aiutato l'autore a fare meglio sotto il profilo della forma, ma peggio, molto peggio sotto quello del contenuto... Ci sono tutti i temi vendibili del momento a partire dal disagio psichico fino all'anoressia e all'omosessualita'.

Arridateci Stavrogin...

fagiu ha scritto:

Patavino ha scritto:

saxblue ha scritto:Un po' per mancanza di tempo, un po' per dare spazio ad altre letture, avevo aspettato a leggere questo successo editoriale, a dire la verita' abbastanza discusso, "La solitudine dei numeri primi"... che dire?

Bellissimo... il titolo... il resto e' una palla micidiale!

Non basta mettere insieme qualche luogo comune sulla malatta psichica per dire di avere scritto un libro profondo.

Concordo: una cagata pazzesca

A me invece era piaciuto. E' vero che mette davvero troppa carne al fuoco: traumi infantili, adolescenza tormentata, autismo, autolesionismo, anoressia, omosessualità, crisi dei rapporti familiari et cetera. A un certo punto, qualcuno della casa editrice avrebbe dovuto fermare l'autore: "Cazzo, frena!".
Quindi sì, il libro non riesce a scavare in profondità in quella valle di lacrime. Tuttavia, secondo me, centra l'obiettivo principale, cioé descrivere il disagio dei due protagonisti; il resto è contorno. Per un'opera prima è già qualcosa

Forse hai ragione: certamente la mia opinione è anche influenzata dal film, che ho visto un anno dopo aver letto il libro, e non mi è affatto piaciuto