Patavino ha scritto:saxblue ha scritto:Un po' per mancanza di tempo, un po' per dare spazio ad altre letture, avevo aspettato a leggere questo successo editoriale, a dire la verita' abbastanza discusso, "La solitudine dei numeri primi"... che dire?
Bellissimo... il titolo... il resto e' una palla micidiale!
Non basta mettere insieme qualche luogo comune sulla malatta psichica per dire di avere scritto un libro profondo.
Concordo:
una cagata pazzesca
A me invece era piaciuto. E' vero che mette davvero troppa carne al fuoco: traumi infantili, adolescenza tormentata, autismo, autolesionismo, anoressia, omosessualità, crisi dei rapporti familiari et cetera. A un certo punto, qualcuno della casa editrice avrebbe dovuto fermare l'autore: "Cazzo, frena!".
Quindi sì, il libro non riesce a scavare in profondità in quella valle di lacrime. Tuttavia, secondo me, centra l'obiettivo principale, cioé descrivere il disagio dei due protagonisti; il resto è contorno. Per un'opera prima è già qualcosa