heineken jammin- cronaca di un disastro.
Inviato: 16/06/2007, 14:12
Ho pensato di condividere con voi una giornata che non dimenticherò tanto in fretta....
Le premesse erano delle migliori. Viaggio tranquillo, io e i miei amici tutti eccitatissimi per il concerto dei Pearl Jam, treno quasi puntuale all'arrivo a Mestre (15 canonici minuti di ritardo), dove immediatamente abbiamo trovato la navetta per il concerto.
In 5 minuti eravamo a parco S.giuliano.
Immenso.
Non ci sono altre parole per definirlo.
Un immenso prato ricco di attività ricreative, un posto perfetto per un festival importante come l'Heineken di quest'anno.
Senza problemi e fila siamo entrati nel parco e l'impressione che ho avuto è stata subito positiva in termini di organizzazione. All'ingresso vi erano subito delle tende (particolare importante per quanto visto dopo) e molti altri erano intenti a montarne delle altre.
Il tempo era nuvoloso ma null'altro. Niente che facesse presagire quanto di li a poco....
Ci siamo diretti subito al main stage cercando con pazienza un posto dove bivaccare e goderci i concerti senza troppo affanno e ressa, trovandolo nei pressi del primo traliccio casse sulla destra.
Subito 2 birre e il concerto de "Le Mani" (ore 16:30 circa) che anticipava quello dei "My Chemical Romance" con orde di ragazzine simil dark in estasi e in trepidante attesa per i loro idoli. Attesa che, purtroppo rimarrà tale....Proprio al termine dello stage de "Le mani", timidamente, qualche goccia di pioggia fa capo sul parco e su di noi mentre sul palco tutto era pronto...
Quello che è accaduto nei 5 minuti successivi lo ricorderò per sempre...La pioggia che ti schiaffeggia il viso con una violenza tale da far cadere 8 torri per gli impianti audio...la corsa disperata nel cercare un riparo e trovarlo, insieme a circa 20 persone!!!!, dietro la cabina di un bagno chimico, cercando di coprirci l'un l'altro dalla grandine e da tutto quello che ci veniva buttato addosso...
...rendersi conto, dopo 5 minuti di violenza inaudita e il suono insistente delle ambulanze, che il parco era devastato e che il nostro concerto non ci sarebbe stato più...
Ci avviamo all'uscita bagnati, infreddoliti, delusi, stanchi e noto che, incredibilmente, tutte le tende da campeggio erano al loro posto. Il vento e la pioggia avevano colpito solo la zona del palco...Ci siamo guardati e insieme abbiamo pensato tutti la stessa cosa...
Imprecando, siamo tornati a piedi alla stazione (6 km)...Oggi non era la nostra giornata o forse si, visto che sono qui a raccontarla...
Le premesse erano delle migliori. Viaggio tranquillo, io e i miei amici tutti eccitatissimi per il concerto dei Pearl Jam, treno quasi puntuale all'arrivo a Mestre (15 canonici minuti di ritardo), dove immediatamente abbiamo trovato la navetta per il concerto.
In 5 minuti eravamo a parco S.giuliano.
Immenso.
Non ci sono altre parole per definirlo.
Un immenso prato ricco di attività ricreative, un posto perfetto per un festival importante come l'Heineken di quest'anno.
Senza problemi e fila siamo entrati nel parco e l'impressione che ho avuto è stata subito positiva in termini di organizzazione. All'ingresso vi erano subito delle tende (particolare importante per quanto visto dopo) e molti altri erano intenti a montarne delle altre.
Il tempo era nuvoloso ma null'altro. Niente che facesse presagire quanto di li a poco....
Ci siamo diretti subito al main stage cercando con pazienza un posto dove bivaccare e goderci i concerti senza troppo affanno e ressa, trovandolo nei pressi del primo traliccio casse sulla destra.
Subito 2 birre e il concerto de "Le Mani" (ore 16:30 circa) che anticipava quello dei "My Chemical Romance" con orde di ragazzine simil dark in estasi e in trepidante attesa per i loro idoli. Attesa che, purtroppo rimarrà tale....Proprio al termine dello stage de "Le mani", timidamente, qualche goccia di pioggia fa capo sul parco e su di noi mentre sul palco tutto era pronto...
Quello che è accaduto nei 5 minuti successivi lo ricorderò per sempre...La pioggia che ti schiaffeggia il viso con una violenza tale da far cadere 8 torri per gli impianti audio...la corsa disperata nel cercare un riparo e trovarlo, insieme a circa 20 persone!!!!, dietro la cabina di un bagno chimico, cercando di coprirci l'un l'altro dalla grandine e da tutto quello che ci veniva buttato addosso...
...rendersi conto, dopo 5 minuti di violenza inaudita e il suono insistente delle ambulanze, che il parco era devastato e che il nostro concerto non ci sarebbe stato più...
Ci avviamo all'uscita bagnati, infreddoliti, delusi, stanchi e noto che, incredibilmente, tutte le tende da campeggio erano al loro posto. Il vento e la pioggia avevano colpito solo la zona del palco...Ci siamo guardati e insieme abbiamo pensato tutti la stessa cosa...
Imprecando, siamo tornati a piedi alla stazione (6 km)...Oggi non era la nostra giornata o forse si, visto che sono qui a raccontarla...
