Mi fa piacere che hai capito lo spirito della discussione (non è un giudizio di merito su quello che fai tu, ma sui costumi imperanti in Italia).
Vado per punti:
1. non ti sto sfottendo per la tua età (e qui non c'entra nulla la discussione che ho avuto con lol, dove invece il riferimento all'età aveva un tono di sfottò), ma semplicemente immaginavo che tu avessi qualche anno meno di me (infatti ne hai 12 di meno) perchè i nati da metà anni 80 in avanti sono nati praticamente con Napster e con Internet. Per chi è della generazione precedente come me, c'è una minor abitudine al concetto di download e di "tutto disponibile, tutto gratis". Per me da ragazzino la musica o si comprava, o si trovava l'amico che ti copiava la musicassetta ...
, oggi la musica la si compra in negozio, su itunes o la si scarica. C'è una bella differenza, e per questo supponevo che tu fossi più giovane di me.
2. sul fatto di libri che costano tanto, purtroppo è un problema dell'editoria in generale, ancora attaccata alla carta. Per fortuna gli editori italiani stanno capendo le potenzialità dell'online (inteso anche come fruizione dei contenuti), e, tranne che per i libri, l'informazione si sposterà ancora di più sul web.
3. sul malcostume italiano, purtroppo non mi sbaglio. Il tasso di pirateria in Italia supera il 55%, mentre in Olanda non raggiunge il 35%. Gli USA si attestano sul 40% circa. Nell'Europa occidentale, siamo il paese messo peggio, Grecia esclusa (ed è tutto dire ...
). Questi non sono numeri che mi invento, ma vengono da ricerche di mercato che chiunque lavori nel mondo dell'IT conosce molto bene.
Ripeto, capisco anche certe dinamiche, ma il basso livello di educazione informatica e di proprietà intellettuale che abbiamo in Italia è avvilente.
E siccome il mondo si muove sempre più verso l'online, essere gli ultimi della fila non è certo una buona cosa.