Overview a qualche mese dal draft..

Chi saranno i nuovi giocatori della Lega nei prossimi anni?
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RafT
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Overview a qualche mese dal draft..

Messaggioda RafT » 15/12/2007, 12:32

(Visto che la neve oggi non mi ha mandato a lavoro e stamattina ho tempo da perdere..)

il draft 2007 è stato a lungo presentato come il più ricco di talento dall'epoca di quello da cui sono usciti assieme lebron/wade/anthony/bosh..
andiam a vedere qualche mese dopo come stanno andando questi nuovi "virgulti" nella lega

1) Greg Oden, Portland.
Qui non c'è molto da dire, Oden era il giocatore più atteso in un draft da quando cleveland ha preso lebron, ma visto l'infortunio che gli impedirà di scendere in campo per tutta la stagione il giudizio su di lui è per forza di cose rimandato a data da destinarsi... certo a Portland ora hanno paura, tanta. Se Oden torna ed è quel che doveva essere ok, altrimenti il rimpanto di non aver preso Durant si farà sentire molto a lungo

2) Kevin Durant, Seattle.
L'altra faccia della medaglia, a seattle son quasi contenti di non aver potuto prendere Oden. Il giocatore c'è, le statistiche anche, ha già le chiavi della squadra, ha il fisico da migliorare ma quello si sapeva, per il resto nulla da dire, sembra forse anche meglio del previsto, ed ha già vinto il rookie of the year.

3) Al Horford, Atlanta.
Horford si sapeva che era giocatore solido e pronto, e giocatore solido e pronto sta essendo. Il turnaround funziona bene, prende anche più rimbalzi del previsto, imposta il contropiede dai rimbalzi al posto di restar palla in mano a guardar il cielo, ad Atlanta son contenti della scelta senza dubbio.

4) Mike Conley, Memphis.
Un enorme punto interrogativo. La mia opinione il giorno dopo il draft su di lui diceva "Attorno a Conley si è creato hype man mano che il draft si avvicinava, e la sua considerazione è salita molto, ma i casi di hype da draft non son sempre forieri di campioni. Per me conley è un buon play, un po' sopravvalutato, abbastanza simile al TJ di toronto"
ma opinioni a parte la situazione di conley è assurda. Ora è in "rehab working e fuori a tempo indeterminato" ma anche prima di entrar in lista infortunati il trattamento a lui riservato è stato alquanto strano. Può starci che non partiva in quintetto, ma che non era neanche il back-up del titolare no, e non perchè sia per forza di cose meglio di lowry (per me si) ma perchè se usi una scelta numero quattro per qualcuno non puoi bruciarlo così, per il bene della società stessa.

5) Jeff Green, Seattle via Boston
Alcune cose buone, altre meno. A volte da l'impressione di esser un giocatore "pronto" e in quel momento a seattle si mettono le mani nei capelli, perchè significherebbe aver sprecato la scelta, altre di aver ancora moltissimo da imparare, ed allora c'è da esser contenti per l'indubbia intelligenza cestistica e le doti da rimbalzista.
Probabilmente la verità sta nel mezzo e green sta venendo su un buon giocatore, ma inferiore al previsto.

6) Yi, Milwaukee
Non è male il cinese, devo ricredermi su di lui, non è solo operazione commerciale, le doti ci sono, almeno in attacco. Ha avuto un buon inizio, seguito da un periodo di semiappanamento, ma giocar quasi tutte le sere per chi non ci è abituato è normale che porti a prestazioni altalenanti. Sa tirare, prende rimbalzi, è agile, non mi sembra aver enormi margini di miglioramento, ma anche qui materiale per un buon giocatore c'è.

7) Corey Brewer, Minnesota
Non ha avuto un inizio facilissimo, complice sopprattutto un tiro che non vuol saperne di adattarsi a quel metro in più di distanza rispetto alla linea dei 3 punti ncaa, ma sta venendo fuori, ha conquistato il posto in quintetto (ok la concorrenza non era enorme), ha messo in mostra doti da rimbalzista notevoli, che da bene la palla si sapeva, quando sistemerà il suo tiro (e lo farà, non ho dubbi su questo) i wolves si troveranno tra le mani uno dei migliori 3/4 giocatori di questo draft

8 ) Brendan Wright, GSW via Charlotte
Si è visto poco, complice un infortunio all'inizio e la situazione a gsw in seguito. Di lui si sapeva del gran talento, ma anche del fisico ancora del tutto inadatto a prender botte sotto un canestro nba, e quindi del bisogno di tempo, è un progetto da valutare su un periodo di tempo più lungo quindi.

9) Noah, Chicago
Poco spazio, ma si sapeva già il giorno del draft, e la situazione difficile di chicago è andata ad aggiungersi alla folta concorrenza nel ruolo. Comunque qualche minuto qua e la se lo è guadagnato, e su di lui resto della mia idea, può venir fuori un discreto specialista difensivo, uno da minuti di intensità partendo dalla panca, ma nulla più

10) Spencer Hawes, Sacramento.
Hanno brad miller, hawes è la sua fotocopia giovane, sta li a far esperienza dietro a brad come è normale che sia, per rilevarlo tra 1 o 2 anni, se non lo tradano prima. E' quel che i kings volevano da lui, è quel che hanno

11) Acie Law, Atlanta
Un po' sotto le aspettative, sta faticando a trovar minuti, anche se qualche buona prestazione la ha sfornata, ed è stato un po' limitato da problemi fisici, da rivedere, ma valutazione tendente al negativo

12) T. Young, Philadelphia
Un minutaggio molto ridotto per lui, ma daltronde nel ruolo è coperto dalla stella della squadra, in quei pochi minuti però si è dato molto da fare, segnando con discrete percentuali, e prendendo rimbalzi, anche meglio del previsto secondo me.

13) Julian Wright, New Orleans
Stesso ruolo e stesso minutaggio di Young per Julian, ma un impatto decisamente minore, e più deludente. Fisico ancora molto da costruire, poi se ne riparlerà

14) Al Thornton, LA Clip
Del terzetto di ali piccole scelte al 12/13/14 è quello che sta giocando un po' di più, ma ancora non ha trovato il tiro, e per un tiratore è grave. Prende rimbalzi in quantità decente per i minuti che sta in campo, ma uno "shooter" non può tirare col 37%. Credevo fosse più pronto, invece (almeno per il paio di partite che ho visto) sta soffrendo i contatti fisici. Non è come per brewer una questione di range di tiro, per Thornton è più un problema di riuscire a mantener la precisione quando viene toccato o spinto, resto comunque dell'idea che al 14 è un'ottimo giocatore, ed ai contatti fisici finirà per abituarsi.

15) Rodney Stuckey, Detroit
Scelta strana quella dei pistons, una guardia con poco credito, e di cui loro stessi han dimostrato di esser poco sicuri scegliendo poco più giù un'altra guardia (Afflalo) Afflalo non molto ma gioca, stuckey è fuori rotazione, ora in lista infortunati per un problema alla mano, non so quanto futurò avrà nella lega.

16) Nick Young, Washington
Meglio del previsto Nick, anche se con l'infortunio di arenas pensavo potesse aver più spazio, quando è sceso in campo ha fatto quasi sempre tutto bene, era stato preso per far il back up di arenas, potrebbero trovarsi per le mani un giocatore da quintetto in varie squadre.

17) Sean Williams, Nets
le cose ai nets non van granchè bene, williams è abbastanza in controtendenza, è riuscito a guadagnarsi quasi 20 minuti a partita, nei quali segna (quasi 7 punti) prende rimbalzi (quasi 5) e da stoppate (2) non male per uno scelto col 17 e senza un grosso credito. Una delle sorprese positive, per ora.

18 ) Marco Belinelli, GSW
Ha visto poco il campo il nostro marco, e in quei pochi minuti che lo ha visto di buono c'è stato solo l'impegno. Sta tirando malissimo, il 23% dal campo è una percentuale "fantozziana" e tirando con quelle percentuali un giocatore che è soprattutto un tiratore c'è poco da commentare, fa panchina. Se e quando sistemerà il suo tiro se ne riparlerà.

19) Crittenton, LAL
Ha giocato poco, chiuso dall'arrivo di Fisher e dai progressi di farmar, ma Javaris si sapeva già dal giorno del draft che era un progetto a lungo termine, quindi non c'è da stupirsi nel suo scarso impatto, ma qualcosina di più era comunque lecito attendersela.

20) Jason Smith, Philadelphia via Miami
Sta avendo una quantità discreta di minuti, nei quali dimostra di saper tenere il campo, non è e non sarà mai una star, ma un solido settimo uomo da rotazione si.

21) Daequan Cook, Miami via Philadelphia
Riley non ama i rookie, quindi la ventina di minuti concessi a Cook suonano da soli come una promozione, ed i quasi dieci punti a partita anche. Tira con buone percentuali, prende rimbalzi in buona quantità per ruolo/minuti, dimostra una discreta "faccia tosta" meglio del previsto anche lui

22) Jared Dudley, Charlotte
Una quindicina di minuti a partita per lui, onesto lavoratore doveva essere, ed onesto lavoratore è, lotta bene a rimbalzo, tira malissimo i liberi, un "role player" comunque utile in molti roster.

23) Wilson Chandler, NY Knicks
Qua l'unica cosa che posso fare è autoquotarmi dal postdraft day "23 Wilson Chandler, stendo un velo pietoso e piango in silenzio"

24) Rudy Fernandez, Portland via Phoenix
In europa per ora, si vedrà, le doti ci sono.

25) Morris Almond, Utah
Praticamente non ha visto il campo, c'è poco da giudicare, ora è in d-league, si vedrà, ma non prevedo un futuro roseo per lui.

26) Aaron Brooks, Houston
Anche lui praticamente mai sceso in campo, anche qui mi autocito "se riuscirà a far il back up del back up sarà già positivo", per ora non ci è riuscito.

27) Arron Afflalo, Detroit
Si è ritagliato una decina di minuti in un roster affollato come detroit, e questo è già positivo, ma ha perso completamente il tiro da tre adattandosi alla distanza nba, ed è una guardia tiratrice, quindi se non lo sistema c'è poco da ben sperare, se si adatta alla distanza (e può farlo) sembra poter essere una discreta guardia

28 ) Tiago Splitter, SAS
Per ora lasciato in europa a maturare, quindi ingiudicabile, resto dell'idea che gli spurs han fatto un gran colpo al 28.

29) Alando Tucker, Phoenix.
Ha visto pochissimo il campo e non c'è da stupirsi. Phoenix è una contender c'è poco spazio per un giocatore tutto da sviluppare, anche se talentuoso. E proprio per questo non capirò mai la scelta di alando, c'eran sicuramente giocatori più utili alla causa nell'immediato, tipo fernandez scelto e regalato, e vista l'età di Nash...

30) Patteri Koponen, Portland via Philadelphia
Oggetto misterioso era, oggetto misterioso è.
Scelta incomprensibile imho

Del secondo giro giusto i più significativi (pochi davvero, non sembrano esserci colpacci alla arenas quest'anno nel secondo giro)

35) Glen Davis, Boston via Seattle
finito a boston nella trade allen/green è riuscito a far parte del roster dei celtics, dove ha anche un accettabile minutaggio, in cui segna prende rimbalzi e si sbatte, molto positivo.

49) Aaron Gray, Chicago.
pochi minuti per lui in una decina di apparizioni, però nel poco tempo avuto qualcosa ha mostrato, può aver una discreta carriera.

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Messaggioda canigggia » 15/12/2007, 15:36

I complimenti non te li faccio neanche più, sono pleonastici... :D
Imho, Nick Young è il vero steal of the draft di quest'anno, con l'infortunio di Gilbertone può fare davvero bene in una squadra che gioca un bel basket offensivo.
Ammetto una addiction per BigBaby Glen Davis, se diventa un giocatore da quintetto base, i Celtics sono in carrozza verso le Finals. (Perkins punto di domanda è e punto di domanda rimane).
Quoto il discorso su Conley jr., incomprensibile il suo minutaggio risibile. Mah, non capisco cosa ne vogliano fare, visto che hanno Stoudamire come back-up, mica Steve Nash...

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Messaggioda Ronco88 » 16/12/2007, 12:55

Io ho pensato una cosa, in questi giorni, k mi pare abbia senso (strano, eh?!): e cioè k il "flop generale" dei rookie di quest anno sia dovuto all'eta' media con cui questi arrivano in NBA. Una volta si arrivava mediamente a 22, nell'ultimo draft la media dell'anno di nascita dei draftati penso fosse vicina all'87, c'erano anke un po di '88 come Young ad esempio e qualche '86.

E' quindi normale e, definirei, fisiologico k molti di questi giocatori per quanto talentuosi abbiano bisogno di maturare.
Anke perke l NBA non è la promozione, devi giocare contro gente forte in particolar modo dal punto di vista fisico e mentale(quest'aspetto non lo sottovaluterei, dal momento k anke questo deriva dall'esperienza). Per non parlare della questione logistica, visto k 82 partite all'anno con annessi viaggi ecc non sono proprio poche per uno abituato al college basketball e menchemeno all'international bb.

What do you think about? :wink:
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Messaggioda RafT » 16/12/2007, 15:21

Ronco88 ha scritto:Io ho pensato una cosa, in questi giorni, k mi pare abbia senso (strano, eh?!): e cioè k il "flop generale" dei rookie di quest anno sia dovuto all'eta' media con cui questi arrivano in NBA. Una volta si arrivava mediamente a 22, nell'ultimo draft la media dell'anno di nascita dei draftati penso fosse vicina all'87, c'erano anke un po di '88 come Young ad esempio e qualche '86.

E' quindi normale e, definirei, fisiologico k molti di questi giocatori per quanto talentuosi abbiano bisogno di maturare.
Anke perke l NBA non è la promozione, devi giocare contro gente forte in particolar modo dal punto di vista fisico e mentale(quest'aspetto non lo sottovaluterei, dal momento k anke questo deriva dall'esperienza). Per non parlare della questione logistica, visto k 82 partite all'anno con annessi viaggi ecc non sono proprio poche per uno abituato al college basketball e menchemeno all'international bb.

What do you think about? :wink:


che è vero e risaputo.
Quelli davvero pronti come combo fisico+testa son davvero rari, ma ormai si segue un altro tipo di ragionamento, visto che tanto si sa di esser scelti per il potenziale e non per quanto pronti..
"Mi rendo elegibile, mi draftano, mi faccio 1 o 2 anni in nba per crescere al posto di farli al college, con la differenza che al college vivrei da studente privilegiato ma nulla più, nella lega mi riempiono di dollaroni"
Se ti va bene è inattaccabile come logica, ma ovviamente c'è anche la controindicazione, al college ti far crescere, nella nba potrebbero aver fretta, non aspettarti e così ti bruci una possibile buona carriera.

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paolo
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Messaggioda paolo » 22/12/2007, 16:25

RafT ha scritto:
Ronco88 ha scritto:Io ho pensato una cosa, in questi giorni, k mi pare abbia senso (strano, eh?!): e cioè k il "flop generale" dei rookie di quest anno sia dovuto all'eta' media con cui questi arrivano in NBA. Una volta si arrivava mediamente a 22, nell'ultimo draft la media dell'anno di nascita dei draftati penso fosse vicina all'87, c'erano anke un po di '88 come Young ad esempio e qualche '86.

E' quindi normale e, definirei, fisiologico k molti di questi giocatori per quanto talentuosi abbiano bisogno di maturare.
Anke perke l NBA non è la promozione, devi giocare contro gente forte in particolar modo dal punto di vista fisico e mentale(quest'aspetto non lo sottovaluterei, dal momento k anke questo deriva dall'esperienza). Per non parlare della questione logistica, visto k 82 partite all'anno con annessi viaggi ecc non sono proprio poche per uno abituato al college basketball e menchemeno all'international bb.

What do you think about? :wink:


che è vero e risaputo.
Quelli davvero pronti come combo fisico+testa son davvero rari, ma ormai si segue un altro tipo di ragionamento, visto che tanto si sa di esser scelti per il potenziale e non per quanto pronti..
"Mi rendo elegibile, mi draftano, mi faccio 1 o 2 anni in nba per crescere al posto di farli al college, con la differenza che al college vivrei da studente privilegiato ma nulla più, nella lega mi riempiono di dollaroni"
Se ti va bene è inattaccabile come logica, ma ovviamente c'è anche la controindicazione, al college ti far crescere, nella nba potrebbero aver fretta, non aspettarti e così ti bruci una possibile buona carriera.



Fuor di metafora: questa (che oramai è diventata una consuetudine) è una cagata colossale. Quando un giocatore si fa il college, almeno per un paio d'anni, in NBA ci arriva in genere MOLTO ma MOLTO più pronto, e i casi di chi è già pronto per la NBA perchè troppo forte sono rarissimi. E non perchè al college si giochi chissà quale basket (anzi, si gioca un basket orribile) ma semplicemente perchè si imparano i fondamentali del gioco e si impara ad essere parte di una squadra. Ma temo che per la new generation di atleti americani, quella culturalmente dominata dall'hip-hop, questi siano discorsi che non valgono più. Molto meglio i soldi, salvo poi il fatto che le varie franchigie finiscono col trovarsi nelle mani atletoni di enorme talento che però non sanno giocare a pallacanestro. Contenti loro...

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Messaggioda mighty » 23/12/2007, 21:17

E' risaputo che l'incubo principale di un qualsiasi McDonald's All American che sa di venir scelto tra i primi 15 è INFORTUNARSI prima di aver messo in banca i frutti del proprio talento....e diamogli torto!

E' comunque stata buona l'idea di poter rendere eleggibili i giocatori ad 1 anno dal diploma...il college ti fa crescere soprattutto come persona prima che come giocatore...

Ad ogni modo nel baseball è dagli anni 50 che i giocatori passano direttamente "from prep to pro"...


Condivido in generale l'analisi di RafT. Un unico appunto su Yi...da cosa dici che non vedi margini di miglioramento? Dovresti conoscere bene un giocatore per poter affermare una cosa del genere...io dico che oggi come ogig Yi non ha gioco in post e fa tante cose per istinto...se riuscirà ad aggiustare questi due difetti il margine per migliorare esiste.

in un ipotetica clessifica ROY ora io vedrei Durant, Horford e di seguito Yi e La bomba!!!

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Messaggioda The Huge » 24/12/2007, 13:12

mighty ha scritto:in un ipotetica clessifica ROY ora io vedrei Durant, Horford e di seguito Yi e La bomba!!!


Quoto, anche se l'impatto che sta avendo Durant (per quanto in una squadra derelitta come i Sonics) è davvero irrangiungibile dagli altri rookies al momento.


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