Eh charles però lo sviluppo di un'atleta purtroppo in italia è gestito così.
Forse nel calcio si stanno un po' svegliando (più con giocatori provenienti dall'estero però
), per il resto funziona così, a 21 anni hai ancora una vita davanti
Io tendo a ricondurre tutto ad una sorta di "ore-esperienza" o di "curva di apprendimento" (visto che siamo colleghi magari ne hai sentito parlare
)
Cioè secondo me, tralasciando il talento, essenzialmente per fare qualcosa decentemente hai bisogno di un tot di ore di pratica.
E' un po' il concetto delle ore-volo di un pilota
In America nel basket (visto che parliamo di questo), praticamente quelli che mostrano un minimo di talento cominciano a lavorare molto presto e fanno molte ore; questo lavoro aumenta nell'high school e diventa preponderante nel college.
Da noi non c'è questo collegamento scuola-sport, quindi essenzialmente fino alle superiori ti alleni al di fuori di un programma scolastico e l'università lasciamo stare
Quindi con questo sistema è ovvio che arrivi (se arrivi) dopo rispetto ad un parietà americano, anche se poi alla fine arrivano tutti ad un certo livello.
Come dice un mio amico che fa atletica leggera, italiani di livello a correre la maratona vengono fuori dopo i 30 anni