Nostalgia..

Sarà una sfida a due tra Olimpia MIlano e Virtus Bologna?
Avatar utente
PolBodetto
Superstar NBA
Messaggi: 680
Iscritto il: 21/11/2014, 12:42
NBA Team: Spurs
Località: Karlsruhe, Germania, Europa

Nostalgia..

Messaggioda PolBodetto » 01/08/2015, 17:31

Non so se é il posto giusto, ma sono in un areoporto, ho da far pssare tre ore e mi sono appena ricordato di aver ascoltato ieri al lavoro (che per ofrtuna ultimamente latita..) una intervista a Sergio Tavcar, indimenticato telecronista del canale Koper/Capodistria che andava in onda anche in Italia quando ero piccolo.
Sembrerá incredibile, ma quella voce che ascoltavo gaurdando le partite di bsaket yugoslavo con mio padre mi era rimasta impressa, e quando il suddetto ha inizaito a raccontare sono scivolato in un mare di nostalgia, da cui mi ha strappato solo il collega all'ora di pranzo, e a fatica..
Raccontava Tavcar di come avesse visto giocare Cosic 17enne, di come sembrasse una guardia inh un corpo da 2.15 e a volta attraversasse il campo in palleggio, di come Drazen Petrovic si allenasse ore e ore ogni giorno al tiro, 2-300 tiri di fila, e mi é venuto il magone a pensare cos'era il basket allora: mi sono ricordato di Villalta che in ogni derby iniziava piano, ma al primo coro "aiuto aiuto in campo c'é un cornuto" scattava come punto da una molla, si piazzava sulla sua mattonella e iniziava a crocifiggerci, di "black Nino" Pellacani, che saltava come un grillo e schiacciava solo, tanto che le rare volte in cui si azzardava a tirare da 2-3 metri nessuno lo marcava, di Toni Kukoc che sembrava una gazzella in mezzo ai rinoceronti, di Artis Gilmore che nella sua unica annata bolognese ormai saltava si e no 20 cm peró prendeva rimbalzi con una mano sola e apriva il contropiede con delle sassate che sepsso finivano in tribuna, del pesarese Zampolini che fisicamente era l'antitesi del basket eppure ogni tanto piazzava la bomba assassina, di Moris Masetti che pesava si e no 80 kg e se giocasse oggi verrebbe splamato al suolo ogni 30 secondi, dei colpi bassi di Meneghin (padre, il figlio per me é adottato tanto poco gli somiglia..).
Certo era un basket piú rustico, meno spettacolare di quello odierno (almeno a livello NBA, in ITalia non so) ma molto piú umano, per una ragione semplicissima: un giocatore spesso passava anni nella stessa squadra, permettendo ai tifosi di consocerlo e amarlo/odiarlo e al giocatore di identificarsi in una squadra.
IMHO, era anche molto ma molto piu tecnico, perché pochi giocatori avevano mezzi fisici talmente superiori alla media da potersi permettere carenze da quel punto di vista: come dice il buon Tavcar, nella Yugo di allora era impensabile giocasse una mano quadra, fosse anche il pivot di 2.30 da piazzare tipo totem sotto canestro. Per fare un esempio moderno, se un Nikolic si fosse trovato in squadra un pagliaccio da Circo Togni in liquidazione come JR Smith l'avrebbe chiuso in palestra una settimana pane e acqua
Saranno gli anni che passano, ma la nostalgia é tanta..
Nella stessa intervista Tavcar raccontava di come in una finae di eurobasket degli anni 70 con la Yugo avanti sui sovitetici di parecchio e un minuto alla fine due slavi, uno dei quali credo fosse Delibasic, si misero a passarsi la palla stile pallavolo, uno in palleggio e l'altro in bagher, sotto gli occhi inferociti degli avversari: ecco, per poco sportivo che fosse un comportamente del genere per me rappresenta prfettamente lo spirito di quegli anni, che purtroppo non tornerá..
Vabbé tra un po' mi scrivo l'epitaffio da solo, buona giornata a tutti e se vi capita di leggere il libro del buon Tavcer fatemi sapere che ve ne pare!
Ama, e fa ciò che vuoi

Torna a “Campionato di Serie A”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti