Mikele ricordo tutti i Raptors perchè sono virtualmente iscritto dal pre-draft di Andrea ma in quei Raptors anche uno con i neuroni veniva contagiato per osmosi..
Ricordi il Julian Wright di Toronto ma prima e dopo ha avuto delle esperienze abbastanza importanti (a Kansas non ci vai se sei una scarpa), non credo proprio che sia quello visto ai Raptors; in Israele e in Eurochallenge ha fatto molto bene con cifre importanti da F/C (medie in doppia-doppia) e squadre in cui è stato poco apprezzato (in Grecia 10' di media equivale a non giocare)
Julian Wrigth
arriva nel "sistema Busca" e ci può stare essendo un lungo atletico (giocatore simile a Josh Owens),
ma sa già in partenza che per giocare bisogna essere idonei, Busca è come Pop, se non difendi e non ti adatti a fare certe cose NON giochi. A Trento non si regalano minuti a nessuno, te li devi guadagnare.
Le teste calde le abbiamo già avute e "peggiori" di Julian:
- caso tipo da
college:
Brandon Triche appena uscito da Syracuse,
franchise player degli Orange e alte-altissime aspettative NBA come i suoi colleghi, si ritrova catapultato oltreoceano in
un posto che NON vuole, pur convinto da Trainotti, e ancora sfiduciato dal Draft2013 (undrafted dopo aver fatto il camp coi Knicks e alla fine mollato alla chiamata, ennesima ca*ata clamorosa dei Knicks
).
Arrivato con una felicità e una faccia da "voglia saltami addosso", è stato
rivoltato come un calzino nei primi mesi (tanto che
non parlava con nessuno e sembrava un cane bastonato), lo staff lo ha aiutato aggiustando i suoi limiti e dandogli fiducia.. risultato? ha dominato i playoff "sorridendo" dopo mesi di "musi e pòt", alla fine si è dimostrata una scelta vincente (
finito poi a Roma testardamente dal suo agente per Eurocup e soldi in più...).
Il suo nome è accostato ancora a Trento anche perchè sarebbe ben voluto in primis dalla società.. da "odio totale" ad amore anche per la città!
(tanto che durante i playoff contro Sassari, dopo mesi dal licenziamento-fuga dalla Virtus Roma, lo si è rivisto spontaneamente a Trento)- caso tipo da
DLeague: idem
Tony Mitchell, due stagioni dominate in lega di sviluppo aspettando una chiamata NBA. Niente, si fa avanti Trento.. dopo qualche muso, e
pinate colossali (visto nel 1Q e poi partita a guardare), il risultato è simile: MVP meritato seppur con critiche, l'occasione ai Lakers e sulla lista di alcuni top team europei.
Entrambi MVP, non è un caso..
Su Sportando i commenti sono divisi tra "giocatore da fantasy" al quasi "bidone".. lo dirà il campo e il lavoro di Buscaglia