Messaggioda Palerio » 14/08/2007, 10:17
Guerra al Coni, c'è uno scambio di persona
11/08/2007 08:28
Un errore nelle intercettazioni: e anche Calciopoli entra nel caso Lorbek
- Corriere della Sera -
Un incredibile scambio di persona. Un nome al posto di un altro nelle intercettazioni trascritte dai carabinieri che fa entrare un pezzo di Calciopoli dritto nello scandalo del basket. C'è anche questo tra le pagine e pagine di accuse, veleni, pressioni indebite, relazioni pericolose che coinvolgono la Camera di conciliazione arbitrale e mezzo mondo dello sport italiano, interessato a dire la sua su quale fosse la penalizzazione giusta da affibbiare alla Benetton.
La squadra di pallacanestro di Treviso aveva, come ormai si sa, tesserato un giocatore (Lorbek) più del dovuto, retrodatando poi — nel tentativo maldestro di rimettersi in regola — il documento di un altro tesserato. Ma ben presto ha cominciato a non essere più questo il centro del problema. Il problema — anche se, in mancanza di reati di corruzione, non ha valenza penale — è proprio l'intreccio di telefonate e contatti che non ci dovevano essere e che, ora, squarciano il velo sulla guerra in atto tra le istituzioni che governano lo sport italiano. Tutti contro tutti. Pezzi di Figc e del Coni contro altri pezzi del Coni. Il problema, dunque, è un problema di potere puro.
L'ERRORE — Ma veniamo allo scambio di persona. I carabinieri dei Nas trascrivono l'intercettazione di una telefonata, avvenuta il 12 maggio alle 9.04 del mattino, tra Pier Luigi Ronzani, che di quella Camera di conciliazione era il presidente, e un certo Honorati, che si desume essere Claudio Honorati, avvocato romano, segretario del circolo Aniene e, si dice, vicino alla Virtus (che aveva interesse per una forte penalizzazione della Benetton). Si tratta di un'intercettazione chiave. Ebbene, i carabinieri commettono un errore. Perché quell'utenza telefonica è sì intestata alla Honorati & Partners, ma quel cellulare è abitualmente in uso al socio Mario Gallavotti. E così sono sue — e non di Honorati che ha chiesto una rettifica — le parole che seguono nei verbali. Però Gallavotti non è un avvocato qualsiasi, ma è uno dei legali della Federcalcio. Che ascolta (e ride) quando Ronzani parla dei rapporti stretti tra uno dei membri della Camera (Cecinelli) e l'avvocato del Coni Bovis e poi quando manda un avvertimento a Petrucci («È sempre caduto in piedi, l'unico che può farlo cadere distrutto a terra sono io!»).
DAL BASKET AL CALCIO — Ma Gallavotti è anche la persona che Luciano Moggi chiama (siamo nel settembre 2004) per avere rassicurazioni sull'esito di un procedimento a carico del figlio allora procuratore nella Gea («Sensibilizzali un po', perché il 20 hanno chiamato Alessandro per una cosa di due anni fa... Ma digli che non rompessero i coglioni...). E allora forse non è un caso che ieri Luciano Moggi abbia dichiarato: «Ora voglio vedere cosa accadrà a Petrucci, si parla del numero uno dello sport italiano. È lui che ha manovrato tutte le situazioni...». Non è il solo riferimento nelle carte che rimanda dritti a un anno fa e allo scandalo del calcio. C'è un'altra frase intercettata di Ronzani che chiama in causa Petrucci a proposito delle sue pressioni per il lodo Carraro. Il presidente del Coni Ronzani: «Lo sollecitava a una soluzione diversa», ovvero più dura nei confronti dell'ex presidente Figc. Petrucci nega dicendo che il richiamo a Ronzani era solo alla riservatezza. In ogni caso da allora i rapporti tra i due si interrompono.
I PESCI PICCOLI — Intanto però, mentre le alte sfere si scontrano e si fanno la guerra ci sono anche gli interessi di singoli che non si sentono affatto tutelati. L'avvocato Alessandro Gracis difende Andrea Cirelli, il team manager della Benetton che ha commesso l'errore materiale di retrodatare il contratto: «E per quello ha preso tre anni e quattro mesi, più di quasi tutti i protagonisti di Calciopoli. Quello che è successo è intollerabile. Ci sono state sei telefonate dell'avvocato del Coni Bovis al membro Cecinelli durante la Camera di conciliazione. Ci sono stati ordini per impedire che decidessero da soli». Poi ci sono gli interessi contrari di Reggio Emilia, che contro la Benetton che tesserava Lorbek ha perso e poi è andata in Legadue: «Abbiamo presentato un'istanza arbitrale e un ricorso al Tar. Crediamo di poter ottenere la riammissione in A», spiega l'avvocato Alfredo Bassi.
Arianna Ravelli