Quel maledetto 18 luglio. Anzi, quei maledetti 18 luglio. Il primo quattro anni fa, nel 2003. A Walter Herrmann, allora in ritiro con la nazionale argentina, viene comunicato che, in un incidente stradale, ha perso la vita la sua fidanzata. Herrmann è distrutto - e distrugge anche la stanza d'albergo cui si trovava. Quando chiama a casa per saperne di più, le cose precipitano: nell'auto c'erano anche sua sorella e sua madre, tutti morti. Beffardo che, a un anno esatto dalla tragedia, il 18 luglio 2004 Herrmann è in campo, sempre con la sua nazionale. Sembrano scritti dal destino i 37 punti e 11 rimbalzi con cui spazza via il Brasile e qualifica i suoi alle olimpiadi. Solo che, quando torna in albergo, scopre che il padre è appena stato stroncato da un infarto. Impossibile trovare un lieto fine a una storia del genere, ma oggi fa DOPPIAMENTE piacere vedere Herrmann in maglia Charlotte Bobcats ricevere il premio di Rookie del mese a Marzo e contarlo sei volte sopra i 20 punti nel giro di 15 giorni. Medaglia d'oro ad Atene (11 punti in 14 minuti nella storica semifinale contro gli Stati Uniti) e già MVP della ACB in Spagna nel 2003, Herrmann potrà non essere il "Karl Malone Bianco" di cui alcuni parlano, ma senz'altro un'ala forte di valore per i giovani Bobcats.
Ragazzi, per rialzarti da certe mazzate, devi essere proprio un grande uomo... RISPETTO PER WALTER!
Canigggia