PolBodetto ha scritto:é sacrosanto quello che diceva Ziolepr8, in tutti gli sport si assiste a miglioramenti chiari in vent'anni, e Carl Lewis non riuscirebbe a tenere il passo di Bolt dopo i primi 20 metri..
Eccone un altro, senza offesa. Possibile che non capiate la differenza tra valore individuale e fattore ambientale? Ma davvero?
Se rapisci Carl Lewis '84 con una macchina del tempo e lo sbatti subito in pista a gareggiare, arriva ultimo, sì. Vi manca un altro passaggio e ci arrivate. Dai, su.
Ziolepr8 ha scritto:"Uno di quelli" lo dici a tuo nonno
Il vecchio non aveva la stessa posizione semplicistica sull'argomento
Ziolepr8 ha scritto:ti pregherei di non inventare le opinioni altrui e di limitarti a quello che ti si scrive in modo mi sembra abbastanza comprensibile
Comprensibilissimo, infatti ho capito che volevi dire e la tua replica me lo conferma:
Ziolepr8 ha scritto:I giocatori di oggi hanno a disposizione metodi di allenamento e di studio che prima non c'erano o non erano così evoluti. Si lavora con obiettivi diversi sia individuali che di squadra, esistono scouting report dettagliati e studi scientifici più avanzati.
Vd. supra: fattore ambientale, chiunque ci convive in ogni aspetto della vita, non solo nello sport. Del tutto accidentale e riguarda intere epoche, basarci valutazioni individuali è assurdo.
Ziolepr8 ha scritto:Gli atleti di oggi sono oggettivamente migliori mediamente, e l'atletica leggera lo dimostra, senza bisogno di ricorrere all'evoluzione della specie.
Di oggettivo non c'è quasi niente, l'esempio dell'atletica e dei record è quanto di più sbagliato, se riferito ai singoli atleti. Ci sono record che semplicemente "muoiono di vecchiaia", dopo dieci, vent'anni, perché muta il contesto tecnico, non perché è arrivato qualcun altro "migliore" del vecchio detentore, già pensionato.
Ziolepr8 ha scritto:Che gli atleti di ieri con gli allenamenti di oggi sarebbero altrettanto bravi è probabile, ma è esattamente il punto che vale anche all'inverso quindi sta fesseria che "una volta sì che erano forti" può essere riposta nel cassetto.
Oh, ci sei quasi: ti faccio però notare che sei stato tu a tirar fuori la "superiorità" dei contemporanei, non io quella degli antichi. Io mi ero limitato a esprimere insofferenza per gli sviluppi recenti e la mia opinione su LeBron in ipotetiche sfide contro i grandi agonisti del passato (i soliti Jordan, Bird, Magic e pochi altri; quelli con cui bisogna misurare James, a suo onore). Io li metto correttamente sullo stesso piano, tu no: mi tiri fuori il progresso universale.
Ziolepr8 ha scritto:Erano forti allora e lo sono altrettanto adesso, ma ora hanno anche mezzi in più. Presi in astratto, i giocatori di una volta a quelli di oggi fanno fatica a leggere la targa per n motivi, e diversi ex-giocatori non obnubilati dal proprio ego te lo confermerebbero.
Ecco, ci ricaschi subito. Qualche mese di preparazione analoga e poi si vede in campo.
Ziolepr8 ha scritto:Sulle difese, mi spiace ma a parte una certa cattiveria in più, a livello tattico trent'anni fa si era all'ABC. La difesa in transizione era una roba raccapricciante, la difesa in aiuto era spesso rivedibile e il gioco di attacco era molto più prevedibile e statico e di conseguenza le difese erano pensate per sistemi molto meno articolati. Basti pensare a quanto era più "chiuso" il campo visto che da tre si tirava pochissimo. Sempre presa in astratto, questa golden state teletrasportata in quel tempo avrebbe nuclearizzato gli avversari.
Le discussioni tattiche sono una delizia per gli appassionati, ma non sono mai approdate ad uno straccio di conclusione e forse è meglio così. Anche qui, credo, è semplice questione di adattamento.