serpico ha scritto:
Si, certo, tutto comprovato, altro che le statistiche NBA, i due non convocati si fermavano anche a fine partita a calcolare l’inter-rater reliability e il Cohen’s Kappa, per vedere se tutto tornava.
Serpico ti replico solo su questo perchè forse era il metodo di una società di A1 il cui responsabile del settore giovanile di allora sta agli Spurs.
In squadra avevo 14 ragazzini. Le convocazioni (10 giocatori) erano fatte all'ultimo allenamento prepartita. Tutti giocavano lo stesso numero di partite. I due erano i volontari tra gli esclusi. Salvo altri impegni di famiglia si presentavano tutti e 4 e facevano insieme gli scout, che ti garantisco erano molto, ma molto accurati.
Forse non lo immagini nemmeno, ma un ragazzino di basket di 14 anni, che giocava, all'epoca, in quello che era uno dei tre vivai con più vittorie alle finali nazionali, a 14 anni era assolutamente in grado di raccogliere dati accurati. Ovviamente hanno imparato nel tempo, ma, faccio l'esempio banale dei dati offensivi. Pensi veramente che sia così difficile raccogliere dati accurati, al volo, in modo molto più preciso e molto più particolareggiato di NBA.COM? Ti posso garantire che se confrontavi uno scout della lega di serie A con quello dei ragazzini non c'era la minima discussione, in termini di informazioni, tutto era a favore NON certo della Lega.
Ci spieghi poi che San Antonio ha un team statistico di grande eccellenza. Grazie. Domani forse sorge il sole. Ovvio che sia così.
Non contestiamo le statistiche in se, sono utilissime da sempre e, per fortuna, si sono sempre più evolute nel tempo. Ma le statistiche delle squadre sono assai diverse da quelle che vedi pubblicate nella maggior parte dei siti, che invece, in molti casi, sono pippe mentali assolutamente prive di fondamento con forzature, numeri inconsistenti ed elucubrazioni a dir poco ardite. Agli Spurs (come in tutte le squadre NBA) si riguardano le azioni mille volte, rivedono le situazioni di gioco di squadra e individuali, le analizzano, rilevano dati "reali", ne parlano all'interno dello staff tecnico e poi ne traggono conclusioni tecniche ed elementi da condividere con la squadra e con i singoli.
Pensi che Dan Peterson non usasse statistiche? Pensi che Messina non le usasse anche a livello giovanile? Essere "contrari" alla statistica nel basket è quasi bestemmiare. Ma usare statistiche assurde e assolutamente NON significative all'interno dei team, trarne conclusioni fuori dal gioco reale (forse utili al fantabasket e alla play) e scriverci degli articoli è giornalismo di quart'ordine.
W il vecchio SuperBasket e il grande Aldo Giordani.
Ti faccio un esempio di NON statistica ma di "VISIONE" del basket dal vivo e di sensazioni e di conoscenza delle persone che vengono spesso molto prima dei numeri e delle statistiche.
Basket Mestre anno 1982. La squadra Juniores non esiste, i più vecchi del vivaio sono i Cadetti (1966) dei vari Federico Casarin, Scognamiglio, Dimatore, Facchin etc. Hanno 16 anni. I due play della serie A hanno problemi fisici Confondo gli anni, erano forse Bosio e Dalla Costa oppure Fabio Colombo e Valentinsig, mah! Si deve far esordire un ragazzino di 16 anni, che deve giocare dal primo minuto, mi pare contro la Milano di D'Antoni. I candidati sono in primis Carlo Scognamiglio e Andrea Facchin (play e guardia titolari dei cadetti).
Riunione di pochi minuti, in sede, di tutto lo staff di serie A e delle giovanili (in tutto si parla di 5 allenatori).
"Scognamiglio è bravo, funanbolico, geniale col pallone, è piccolo e leggero e si rischia parecchio in difesa. E poi si emoziona. Facchin c'ha fisico, è il miglior tiratore, ma in quanto a carattere e approccio difensivo ha qualche limite" Chi facciamo giocare?"
"... e Federico (Casarin, guardia ala)?
"Cazzo, non ha mai fatto il play in vita sua, ha una mano sola, non sa praticamente palleggiare di sinistro, salta poco, non è veloce"
"Occhio che Federico è meglio da molti punti di vista. Fisico ne ha e a vederlo sembra vero. E poi ha personalità,
è sveglio, ha la faccia come il culo, non ha paura di niente, se lo lasci tirare la mette dentro." "Se non pressano non si accorgono nemmeno che non sa palleggiare e poi lo facciamo partire in palleggio dalla difesa sempre a sinistra e, in caso di pressing alto individuale, (ridendo) fa la volatona sulla fascia destra, con blocco di Big Dorsey."
In pochi minutil'allenatore di serie A, che l'anno prima era l'allenatore di Casarin nelle giovanili e lo conosceva benissimo, ha accettato il consiglio.
"OK, gioca Casarin, adesso bisogna preparare lui e tutta la squadra. Se ci fanno pressing organizzato, passaggio consegnato a Essie Hollis (ala funambolica dai fondamentali sopraffini), si arrangia lui. Dobbiamo IN OGNI CASO evitare figuracce, soprattutto a Federico!"
Conclusione: esordio positivissimo di Casarin (a memoria 15 punti) e partita punto a punto con Milano, mi sembra vinta di 1, 1 rubata a D'Antoni, (laddove il parquet di Mestre aveva un punto in cui la palla rimbalzava molto meno, a causa delle infiltrazioni di acqua dal tetto, e lì Federico ha indirizzato D'Antoni in palleggio, non a caso) almeno 10 volatone sulla destra e, per fortuna, Milano che evita il pressing sistematico (magari avevano impegni di Coppa due giorni dopo).
Casarin forse non è diventato una stella, ma chi diceva che testa ne aveva, forse, non ci ha visto molto male. Per chi non lo sapesse ha giocato tantissime stagioni in serie A, è stato Direttore sportivo dell'anno della serie A e da poco è il Presidente della Reyer......
Morale: prendo prima l'intelligenza e la personalità di Casarin rispetto ai suoi +/-. SEMPRE!
PS: Forse Messina, Peterson, Pop, Phil Jackson e Pat Riley non conoscono l’inter-rater reliability e il Cohen’s Kappa, tu evidentemente si. Ti suggerisco di tenere loro qualche utile lezione in merito e di chiedere in cambio qualche lezione
sui concetti di base della pallacanestro.
"Tasi ti, che ti xe tanto testa de mona che tuti i mesi te perdi sangue del naso" Nereo Rocco