PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
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PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
La serie tra la quarta e la quinta del rank è, in linea di massima, sempre quella più equilibrata, ma qui penso che si esageri. I numeri delle due squadre sono identici, le differenze sono di pochi decimi tra una statistica e l’altra, anche il livello globale dei due team è simile, quindi quando le cose stanno in questi termini bisogna affidarsi ai grandi giocatori. E l’unico motivo per cui questa serie va seguita sono le probabili 7 gare tra Dwyane Wade e Joe Johnson.
Per Atlanta è stata un’annata sicuramente positiva, scaturita dalla fantastica serie dell’anno scorso contro Boston portata fino a gara-7 e dalle convinzioni che essa ha portato. Alla fine dell’anno, un quarto posto meritato e difeso con i denti dai gufi che la volevano scivolare più in basso per vedere Wade con il vantaggio del campo. Invece si giocheranno potenzialmente quattro gare su sette al FedEx Forum, dove gli Hawks hanno un buon 31-10 di record quest’anno, e dove Wade dovrà fare almeno una gara metafisica per portare a casa la serie. Non così semplice come sembra, anche perché Atlanta ha un gruppo giovane, forte, atletico ed entusiasta, guidata dai due dietro, Joe Johnson e soprattutto Mike Bibby, che formano uno dei back court più completi della Lega. Oltre ad due dietro, ci sono solo altri quattro giocatori sopra i 28 anni di età, il che rende l’idea di quanto questi giovanissimi Hawks siano stati allenati bene da coach Mike Woodson, specialmente sotto canestro dove spiccano le individualità del super-atleta (e potenzialmente super-difensore) Josh Smith e del concretissimo Al Horford. La squadra è poi completata da Marvin Williams, che quest’anno ha migliorato il proprio gioco (specie lontano da canestro), dall’esperienza di Speedy Claxton e Maurice Evans, dalla solidità di Zaza Pachulia e dal Cappellaio Matto, Flip Murray, che come Microwave dalla panchina fa sempre la sua porca figura in NBA.
I Miami Heat sembrano una copia peggio riuscita dei Cleveland Cavaliers degli scorsi anni, almeno come idea generale: puntiamo tutto fortissimo sulla difesa, basiamo su di quella le nostre speranze di squadra e quando andiamo in attacco palla a “lui” e stiamo a guardare che succede. Questo ha avuto un discreto successo quest’anno, ma se si è passati da 15-67 a 43-39 il nome a cui far risalire il tutto è solamente uno: Dwyane Wade. Non stiamo a tirarla tanto per le lunghe o tirar in ballo fantomatici Beasley, l’unico motivo per cui val la pena di vedere Miami sono gli highlight che il 3 sforna ogni santissima partita, che sia una stoppata (più di 100 in stagione, gustosissime quelle sui lunghi), una schiacciata o un tiro che vince la partita. Una stagione assolutamente stratosferica quella di Wade, a cui non verrà dato l’MVP solo perché si è caduti nel vecchio dilemma-Kobe, ovvero quello di essere fortissimo ma in una squadra mediocre e quindi con poche vittorie da mettere sul tavolo delle discussioni. In ogni caso, non c’è una squadra nella NBA che dipenda da un singolo giocatore come dipendono gli Heat da lui: non sono solo i numeri che mancano, è la concentrazione e l’intensità che Dwyane porta alla partita per 82 sere l’anno. Questa è casa sua, e sinceramente spero che passi il turno solo per vederlo ancora contro LeBron per almeno 4 gare.
Tattica: la serie viaggia sul filo dell’equilibrio, e sarà di fondamentale importanza per Miami portare a casa le partite davanti al pubblico amico, a casa di D-Wade. In trasferta invece bisognerà giocare sotto-ritmo, farli lavorare e pensare difendendo non forte ma di più e controllare i rimbalzi, che contro atletoni come gli Hawks diventa fondamentale. Per l’attacco e tutto il resto, citofonare al 3 e sperare che risponda tutte le sere con 30+ punti ed almeno 5 assist. Atlanta, dal canto suo, deve sfruttare una fisicità superiore, specialmente atleticamente, e bucare gli Heat fin da subito, dal palleggio di Mike Bibby che contro Chalmers può sfruttare la sua esperienza contro un rookie (per quanto buon difensore). E’ ovvio che poi tutto verrà deciso dall’esito dello scontro tra Joe Johnson e Dwyane Wade, con magari qualche puntata di Josh Smith per sperare di contenere il 3, ma anche il duello tra Marvin Williams o lo stesso Smith contro Beasley assicura talento a profusione e voglia di emergere in una serie che non offre moltissimi spunti tattici, ma che verrà giocata ad un alto livello di intensità.
Matchup: Già descritti i vari duelli sul perimetro, sotto canestro battaglieranno per i rimbalzi Horford, Smith, Pachulia e Solomon Jones per Atlanta, mentre Miami porterà uomini di esperienza come Haslem, O’Neal e Magloire, che insieme fanno il doppio degli anni di esperienza nella Lega dei dirimpettai (25 contro 12). In ala piccola ci si occuperà soprattutto di difendere e tirare sugli scarichi, con i vari Williams, Evans, Moon e James Jones pronti a colpire da fuori e fornire parziali favorevoli alla propria squadra.
Bibby / Claxton – Chalmers / Quinn
Johnson / Murray – Wade / Cook
Williams / Evans – Moon / Jones
Smith / Jones – Haslem / Beasley
Horford / Pachulia – O’Neal / Magloire
Serie apertissima a qualsiasi risultato, con una buonissima possibilità che si vada avanti per sette lunghe gare, a meno che Wade non decida di fare ammattire tutti e prendersi il proscenio della NBA.
La serie tra la quarta e la quinta del rank è, in linea di massima, sempre quella più equilibrata, ma qui penso che si esageri. I numeri delle due squadre sono identici, le differenze sono di pochi decimi tra una statistica e l’altra, anche il livello globale dei due team è simile, quindi quando le cose stanno in questi termini bisogna affidarsi ai grandi giocatori. E l’unico motivo per cui questa serie va seguita sono le probabili 7 gare tra Dwyane Wade e Joe Johnson.
Per Atlanta è stata un’annata sicuramente positiva, scaturita dalla fantastica serie dell’anno scorso contro Boston portata fino a gara-7 e dalle convinzioni che essa ha portato. Alla fine dell’anno, un quarto posto meritato e difeso con i denti dai gufi che la volevano scivolare più in basso per vedere Wade con il vantaggio del campo. Invece si giocheranno potenzialmente quattro gare su sette al FedEx Forum, dove gli Hawks hanno un buon 31-10 di record quest’anno, e dove Wade dovrà fare almeno una gara metafisica per portare a casa la serie. Non così semplice come sembra, anche perché Atlanta ha un gruppo giovane, forte, atletico ed entusiasta, guidata dai due dietro, Joe Johnson e soprattutto Mike Bibby, che formano uno dei back court più completi della Lega. Oltre ad due dietro, ci sono solo altri quattro giocatori sopra i 28 anni di età, il che rende l’idea di quanto questi giovanissimi Hawks siano stati allenati bene da coach Mike Woodson, specialmente sotto canestro dove spiccano le individualità del super-atleta (e potenzialmente super-difensore) Josh Smith e del concretissimo Al Horford. La squadra è poi completata da Marvin Williams, che quest’anno ha migliorato il proprio gioco (specie lontano da canestro), dall’esperienza di Speedy Claxton e Maurice Evans, dalla solidità di Zaza Pachulia e dal Cappellaio Matto, Flip Murray, che come Microwave dalla panchina fa sempre la sua porca figura in NBA.
I Miami Heat sembrano una copia peggio riuscita dei Cleveland Cavaliers degli scorsi anni, almeno come idea generale: puntiamo tutto fortissimo sulla difesa, basiamo su di quella le nostre speranze di squadra e quando andiamo in attacco palla a “lui” e stiamo a guardare che succede. Questo ha avuto un discreto successo quest’anno, ma se si è passati da 15-67 a 43-39 il nome a cui far risalire il tutto è solamente uno: Dwyane Wade. Non stiamo a tirarla tanto per le lunghe o tirar in ballo fantomatici Beasley, l’unico motivo per cui val la pena di vedere Miami sono gli highlight che il 3 sforna ogni santissima partita, che sia una stoppata (più di 100 in stagione, gustosissime quelle sui lunghi), una schiacciata o un tiro che vince la partita. Una stagione assolutamente stratosferica quella di Wade, a cui non verrà dato l’MVP solo perché si è caduti nel vecchio dilemma-Kobe, ovvero quello di essere fortissimo ma in una squadra mediocre e quindi con poche vittorie da mettere sul tavolo delle discussioni. In ogni caso, non c’è una squadra nella NBA che dipenda da un singolo giocatore come dipendono gli Heat da lui: non sono solo i numeri che mancano, è la concentrazione e l’intensità che Dwyane porta alla partita per 82 sere l’anno. Questa è casa sua, e sinceramente spero che passi il turno solo per vederlo ancora contro LeBron per almeno 4 gare.
Tattica: la serie viaggia sul filo dell’equilibrio, e sarà di fondamentale importanza per Miami portare a casa le partite davanti al pubblico amico, a casa di D-Wade. In trasferta invece bisognerà giocare sotto-ritmo, farli lavorare e pensare difendendo non forte ma di più e controllare i rimbalzi, che contro atletoni come gli Hawks diventa fondamentale. Per l’attacco e tutto il resto, citofonare al 3 e sperare che risponda tutte le sere con 30+ punti ed almeno 5 assist. Atlanta, dal canto suo, deve sfruttare una fisicità superiore, specialmente atleticamente, e bucare gli Heat fin da subito, dal palleggio di Mike Bibby che contro Chalmers può sfruttare la sua esperienza contro un rookie (per quanto buon difensore). E’ ovvio che poi tutto verrà deciso dall’esito dello scontro tra Joe Johnson e Dwyane Wade, con magari qualche puntata di Josh Smith per sperare di contenere il 3, ma anche il duello tra Marvin Williams o lo stesso Smith contro Beasley assicura talento a profusione e voglia di emergere in una serie che non offre moltissimi spunti tattici, ma che verrà giocata ad un alto livello di intensità.
Matchup: Già descritti i vari duelli sul perimetro, sotto canestro battaglieranno per i rimbalzi Horford, Smith, Pachulia e Solomon Jones per Atlanta, mentre Miami porterà uomini di esperienza come Haslem, O’Neal e Magloire, che insieme fanno il doppio degli anni di esperienza nella Lega dei dirimpettai (25 contro 12). In ala piccola ci si occuperà soprattutto di difendere e tirare sugli scarichi, con i vari Williams, Evans, Moon e James Jones pronti a colpire da fuori e fornire parziali favorevoli alla propria squadra.
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- cardofab
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
Qui regna l'equilibrio.
Se Wade regge Miami in 7, altrimenti andrà Atlanta in pasto ai Cavs...
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- comy6
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
se wade è questo quelli della coca-cola possono accorciare di molto la serie
ovviamente ci si aspetta altro da lui nelle prossime partite altrimenti questi heat sono veramente poca roba
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- GrandeMagoooo
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
comy6 ha scritto:se wade è questo quelli della coca-cola possono accorciare di molto la serie
ovviamente ci si aspetta altro da lui nelle prossime partite altrimenti questi heat sono veramente poca roba
no,wade non è questo..
io dico che la prossima ne mette 40
- canigggia
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
Miami massacrata sul piano dell'energia, gli Hawks di questa notte andavano due marce più forte...
Josh Smith quando schiaccia ridefinisce il concetto di "throw it down", va con una cattiveria su quel ferro che fa spavento...
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- Ronco88
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
canigggia ha scritto:Miami massacrata sul piano dell'energia, gli Hawks di questa notte andavano due marce più forte...
Josh Smith quando schiaccia ridefinisce il concetto di "throw it down", va con una cattiveria su quel ferro che fa spavento...
Canigggione complimenti per le presentazioni e per la passione, ma tu veramente devi pippare roba fortissima!

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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
Ronco88 ha scritto:canigggia ha scritto:Miami massacrata sul piano dell'energia, gli Hawks di questa notte andavano due marce più forte...
Josh Smith quando schiaccia ridefinisce il concetto di "throw it down", va con una cattiveria su quel ferro che fa spavento...
Canigggione complimenti per le presentazioni e per la passione, ma tu veramente devi pippare roba fortissima!
A volte me scappano, che ce devo fa'...

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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
E mentre Bosh & C. sono in mutande al mare, Jamario e soprattutto lo scarto JO si giocano i PO, violano Atlanta e tornano in Flordia con serie speranze di passare il turno.
- phoenix86m
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
GrandeMagoooo ha scritto:comy6 ha scritto:se wade è questo quelli della coca-cola possono accorciare di molto la serie
ovviamente ci si aspetta altro da lui nelle prossime partite altrimenti questi heat sono veramente poca roba
no,wade non è questo..
io dico che la prossima ne mette 40
C'HAI QUASI AZZECCATO!!!
Boh...non so cos'è preso ad Atlanta...in gara-1 giocava in quinta...e adesso ha messo la prima!!!
Resto dell'opinione che questa serie dipende solo da Wade!!!
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
phoenix86m ha scritto:C'HAI QUASI AZZECCATO!!!
Boh...non so cos'è preso ad Atlanta...in gara-1 giocava in quinta...e adesso ha messo la prima!!!
Resto dell'opinione che questa serie dipende solo da Wade!!!
Chi sei?
Perchè scrivi in blu?
Fenomeno 




- phoenix86m
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
Bargnani is Rock ha scritto:phoenix86m ha scritto:C'HAI QUASI AZZECCATO!!!
Boh...non so cos'è preso ad Atlanta...in gara-1 giocava in quinta...e adesso ha messo la prima!!!
Resto dell'opinione che questa serie dipende solo da Wade!!!
Chi sei?
Perchè scrivi in blu?
Oddio...non si può scrivere in blu???
Ho scritto in blu solo xkè tifo Nuggets...e visto ke l'azzurro sarebbe illeggibile...ho pensato di scrivere in blu!!!
E cmq sono nuovo di questo forum...volevo parlare di playoff con qualcuno...tutto qui!!!
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
phoenix86m ha scritto:Bargnani is Rock ha scritto:phoenix86m ha scritto:C'HAI QUASI AZZECCATO!!!
Boh...non so cos'è preso ad Atlanta...in gara-1 giocava in quinta...e adesso ha messo la prima!!!
Resto dell'opinione che questa serie dipende solo da Wade!!!
Chi sei?
Perchè scrivi in blu?
Oddio...non si può scrivere in blu???
Ho scritto in blu solo xkè tifo Nuggets...e visto ke l'azzurro sarebbe illeggibile...ho pensato di scrivere in blu!!!
E cmq sono nuovo di questo forum...volevo parlare di playoff con qualcuno...tutto qui!!!
buahahhahahaa messo in soggezione dal bargnani is rock
cmq welcome

"Al Mondo ci sono 2 tipi di persone: i ben pensanti e quelli che invece usano il cervello. I primi credono che a muovere il mondo siano i ruoli e la morale che loro stessi hanno creato, mentre gli altri, quelli come me, non ci badano."
- phoenix86m
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
zizzi ha scritto:
buahahhahahaa messo in soggezione dal bargnani is rock
cmq welcome
GRAZIE!!!

Ma alla fine...ce se può scrive in blu o no???
- raf
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
phoenix86m ha scritto:zizzi ha scritto:
buahahhahahaa messo in soggezione dal bargnani is rock
cmq welcome
GRAZIE!!!![]()
Ma alla fine...ce se può scrive in blu o no???
Il regolamento non lo vieta.
Benvenuto.
"gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, e continueranno
a camminare sulle gambe di altri uomini" g.f.
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- montystefy
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Re: PLAYOFF 09: ATLANTA – MIAMI
se poi scrivi una lettera in blu e una in nero è pure meglio



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