PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
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PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
Un caloroso benvenuto al primo topic di introduzione per le serie dei Playoff 2009 della National Basketball Association! L’appuntamento si ripete ormai da tre anni, ovvero dalla nascita del sito, e spero vivamente che sia di vostro gradimento. Quest’anno ho un po’ tralasciato gli articoli sul sito, un po’ per poca voglia, un po’ per impegni universitari e non, ma inizio questi topic con una gran voglia di ricominciare, in onore soprattutto del nostro Grande Saggio RafT, a cui va il mio più sentito pensiero ed un immenso ringraziamento per tutto quello che è stato capace di insegnarci da quando esiste questo sito. Non ti scorderemo mai.
PLAYOFF 09: CLEVELAND – DETROIT
Iniziamo dalla squadra che la Regular Season ha dichiarato “da battere”, ovvero i Cleveland Cavaliers. Record eccezionale (66-16, +21 rispetto all’anno scorso), LeBron molto probabilmente MVP, la miglior difesa della NBA per quanto riguarda i numeri, un Mo Williams da All Star Game, una chimica super-oliata visto che il gruppo è lo stesso ormai da quasi tre anni, vantaggio del fattore campo per tutti i playoff e, soprattutto, un record casalingo tra gli allegati di 39-2.
Tutto perfetto, tutto pronto, tutto già scritto per la prima marcia trionfale del Re al suo primo titolo? Potrebbe, ma il basket, specialmente quello della post-season NBA, è un gioco molto strano ed i Cavs faranno meglio a tenere gli occhi ben aperti, onde evitare sprechi di energie fisiche e mentali che potrebbero essere determinanti in questa campagna di Playoff che si preannuncia decisamente calda e lunga.
Negli anni passati, quando si affrontava l'argomento Cavs, era abbastanza facile sbrigare il compito con un tradizionale "Vanno dove li porta LeBron". Quest'anno l'assunto è sostanzialmente lo stesso, poichè quando hai in squadra un giocatore di quel calibro è impossibile non dipenderne in maniera molesta, tuttavia gli altri membri della corte del Re sembrano poter rimanere competitivi anche quando il loro leader maximo siede in panchina, principalmente a cavallo dei quarti. Questo è dovuto ad una second unit che, guidata dall'ottimo Mo Williams offensivo di quest'anno, assicura punti, parziali rispettabili e tanta tanta difesa, e non costringe più coach Brown a richiamare precipitosamente il Prescelto in campo per improvvise bonacce in fase di attacco. Su questo tutto sommato semplice, ma estremamente efficace punto è girata completamente la stagione dei Cavs, che a mio modesto avviso con l'arrivo di Joe Smith hanno coperto anche l'ultimo buco del roster, ovvero un 4 che possa colpire anche da fuori, senza continuamente dipendere dal precisissimo jumper di Ilgauskas.
Il fattore che i Cavs hanno fatto valere in maniera impressionante quest'anno è la legge della Q, intesa come la Quiken Loans Arena: il record parla chiaro (39-2), e le uniche due squadre capaci di sbancare il castello dei Cavalieri sono stati i Lakers di un eccezionale Odom (in serata Visnu a rimbalzo) ed i Sixers la scorsa notte, in una gara che non valeva nulla. Un dato che certamente non fa piacere al resto della NBA, specialmente sulla costa Est, poiché obbliga chi vuole ambire all'anello a marcar visita da LeBron e compagni per tentare di strappare il fattore campo. Obiettivamente, sono due le squadre che possono ambire a questa impresa: i Celtics, perché se con il ritorno di Garnett tornano quelli dell'anno scorso sono ostici per tutti, e gli stessi Lakers, perché hanno creato un precedente pesante ed hanno il 24 che una partita da solo la può vincere sempre. In ogni caso, non vedo come Cleveland possa perdere per due volte in casa in una stessa serie, quindi per batterli servono delle prestazioni mostruose sia in casa che in trasferta, in pratica 7 partite giocate al massimo delle proprie possibilità.
E se c'è una squadra che non è in grado in questo momento di offrire 7 partite al massimo delle proprie possibilità, quelli sono i Detroit Pistons. Per descrivere la stagione di quest'anno dei miei Pistoni ci vorrebbe un libro intero, ma si può riassumere dicendo che la squadra è lo specchio della città. Infatti, se 200.000 persone (!) hanno deciso di lasciare Detroit per l'attuale crisi economica, la situazione non è migliore all'interno di una franchigia in chiarissima difficoltà, sia tecnica che di stagione in genere. Che fosse un'annata di transizione lo si poteva comprendere dalla trade Billups-Iverson, che ha affossato le (ben poche) speranze di titolo ad un ottavo posto acciuffato solo per eccessiva vicinanza della fine della Regular Season, ma a Detroit sembra che si aspettino le ultime 4, esagerando 5 partite per far partire una piazza pulita epocale. Questo è l'ultimo ballo dei Detroit Pistons per sei volte alle finali di Conference, l'ultimo per i vari Rasheed, McDyess, forse anche Hamilton e Prince, dopo che Mr.Big Shot aveva già salutato la compagnia a Novembre. E si ricomincia da dove probabilmente questo gruppo è internamente finito, ovvero da LeBron James che ne rifila 48 in Gara-5 delle Finali di Conference del 2007 e porta i suoi Cavs a farsi sweeppare dagli Spurs. Da lì in poi, nonostante la mini-rivalità dell'anno successivo con i Celtics, i Pistons non hanno più dato quell'impressione di "se accendono, vincono facile" che davano dalle Finali vinte contro i Lakers dei 4 All-Star. In un'intervista rilasciata recentemente, Rasheed Wallace ha dichiarato che "chiunque prendiamo, Cleveland, Boston o Orlando, sono un buon matchup per noi. Possiamo battere chiunque. Abbiamo una difesa solida e tanti giocatori dalla panchina che possono fare bene: Will Bynum, Jason Maxiell e Kwame Brown su tutti". Ecco, mio adorato Sheed, se siamo messi che per sperare di battere LeBron e compagni dobbiamo affidarci alle mani dei tre che hai appena citato, capisco abbondantemente in che condizione storica della franchigia ci troviamo e che, probabilmente, i tuoi giorni a Mo Town sono terminati.
Da un punto di vista tattico, per i Cavs non dovrebbe essere un grosso problema sconfiggere i Pistons: se ci sono riusciti già due anni fa, contro dei Pistons molto più forti e con un team che non è neanche lontanamente forte come questo, allora 5 gare appaiono anche troppe per concludere la serie. Le uniche speranze che hanno i Pistons per rendere un paio di partite interessanti sono alcuni accoppiamenti: Mo Williams è il punto debole della difesa dei Cavs, specialmente se attaccato in uno-contro-uno dal palleggio, ed in questo gli uomini di coach Curry hanno un rampante Rodney Stuckey, che potrebbe mettere in seria difficoltà sia Williams che il coaching staff di Cleveland. L'altro matchup che potrebbe essere favorevole è il 30 contro chiunque tu gli metta davanti: se inizia a giocare perché si sente nella squadra di Davide contro Golia e gli entra il tiro da 3, solo Varejao può sperare di contenerlo; però, vatti a fidare di Sheed e della sua testa, sono cinque anni che dico così e sono cinque anni che l'argenteria la vedo solamente nelle bacheche degli altri...
Gli accoppiamenti difensivi saranno tutto sommato scontati: i Pistons probabilmente rispolvereranno le LeBron Rules e tenteranno di mandargli sulle piste i vari Prince, Hamilton, magari Afflalo o Herrmann per un po' di falli, ma la situazione appare comunque complicata anche su Williams, i tiratori di Cleveland ed l'attività dei lunghi a rimbalzo, mentre i Cavs potrebbero disinnescare il gioco sui blocchi di Hamilton con il grande Delonte West di quest'anno.
Ricapitolando:
Williams/Gibson - Stuckey/Bynum
West/Szczerbiak - Hamilton
James/Pavlovic - Prince/Hamilton
Varejao/Smith - Wallace/Maxiell
Ilgauskas/Wallace - McDyess/Brown
In conclusione, la serie sembra piuttosto scontata con un cappotto o al massimo un 4-1 se i Pistons recuperano un po' di "Deeetroit Baaaasketball", ma per LeBron e compagni l'impegno non sembra di quelli impossibili da superare.
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Iniziamo dalla squadra che la Regular Season ha dichiarato “da battere”, ovvero i Cleveland Cavaliers. Record eccezionale (66-16, +21 rispetto all’anno scorso), LeBron molto probabilmente MVP, la miglior difesa della NBA per quanto riguarda i numeri, un Mo Williams da All Star Game, una chimica super-oliata visto che il gruppo è lo stesso ormai da quasi tre anni, vantaggio del fattore campo per tutti i playoff e, soprattutto, un record casalingo tra gli allegati di 39-2.
Tutto perfetto, tutto pronto, tutto già scritto per la prima marcia trionfale del Re al suo primo titolo? Potrebbe, ma il basket, specialmente quello della post-season NBA, è un gioco molto strano ed i Cavs faranno meglio a tenere gli occhi ben aperti, onde evitare sprechi di energie fisiche e mentali che potrebbero essere determinanti in questa campagna di Playoff che si preannuncia decisamente calda e lunga.
Negli anni passati, quando si affrontava l'argomento Cavs, era abbastanza facile sbrigare il compito con un tradizionale "Vanno dove li porta LeBron". Quest'anno l'assunto è sostanzialmente lo stesso, poichè quando hai in squadra un giocatore di quel calibro è impossibile non dipenderne in maniera molesta, tuttavia gli altri membri della corte del Re sembrano poter rimanere competitivi anche quando il loro leader maximo siede in panchina, principalmente a cavallo dei quarti. Questo è dovuto ad una second unit che, guidata dall'ottimo Mo Williams offensivo di quest'anno, assicura punti, parziali rispettabili e tanta tanta difesa, e non costringe più coach Brown a richiamare precipitosamente il Prescelto in campo per improvvise bonacce in fase di attacco. Su questo tutto sommato semplice, ma estremamente efficace punto è girata completamente la stagione dei Cavs, che a mio modesto avviso con l'arrivo di Joe Smith hanno coperto anche l'ultimo buco del roster, ovvero un 4 che possa colpire anche da fuori, senza continuamente dipendere dal precisissimo jumper di Ilgauskas.
Il fattore che i Cavs hanno fatto valere in maniera impressionante quest'anno è la legge della Q, intesa come la Quiken Loans Arena: il record parla chiaro (39-2), e le uniche due squadre capaci di sbancare il castello dei Cavalieri sono stati i Lakers di un eccezionale Odom (in serata Visnu a rimbalzo) ed i Sixers la scorsa notte, in una gara che non valeva nulla. Un dato che certamente non fa piacere al resto della NBA, specialmente sulla costa Est, poiché obbliga chi vuole ambire all'anello a marcar visita da LeBron e compagni per tentare di strappare il fattore campo. Obiettivamente, sono due le squadre che possono ambire a questa impresa: i Celtics, perché se con il ritorno di Garnett tornano quelli dell'anno scorso sono ostici per tutti, e gli stessi Lakers, perché hanno creato un precedente pesante ed hanno il 24 che una partita da solo la può vincere sempre. In ogni caso, non vedo come Cleveland possa perdere per due volte in casa in una stessa serie, quindi per batterli servono delle prestazioni mostruose sia in casa che in trasferta, in pratica 7 partite giocate al massimo delle proprie possibilità.
E se c'è una squadra che non è in grado in questo momento di offrire 7 partite al massimo delle proprie possibilità, quelli sono i Detroit Pistons. Per descrivere la stagione di quest'anno dei miei Pistoni ci vorrebbe un libro intero, ma si può riassumere dicendo che la squadra è lo specchio della città. Infatti, se 200.000 persone (!) hanno deciso di lasciare Detroit per l'attuale crisi economica, la situazione non è migliore all'interno di una franchigia in chiarissima difficoltà, sia tecnica che di stagione in genere. Che fosse un'annata di transizione lo si poteva comprendere dalla trade Billups-Iverson, che ha affossato le (ben poche) speranze di titolo ad un ottavo posto acciuffato solo per eccessiva vicinanza della fine della Regular Season, ma a Detroit sembra che si aspettino le ultime 4, esagerando 5 partite per far partire una piazza pulita epocale. Questo è l'ultimo ballo dei Detroit Pistons per sei volte alle finali di Conference, l'ultimo per i vari Rasheed, McDyess, forse anche Hamilton e Prince, dopo che Mr.Big Shot aveva già salutato la compagnia a Novembre. E si ricomincia da dove probabilmente questo gruppo è internamente finito, ovvero da LeBron James che ne rifila 48 in Gara-5 delle Finali di Conference del 2007 e porta i suoi Cavs a farsi sweeppare dagli Spurs. Da lì in poi, nonostante la mini-rivalità dell'anno successivo con i Celtics, i Pistons non hanno più dato quell'impressione di "se accendono, vincono facile" che davano dalle Finali vinte contro i Lakers dei 4 All-Star. In un'intervista rilasciata recentemente, Rasheed Wallace ha dichiarato che "chiunque prendiamo, Cleveland, Boston o Orlando, sono un buon matchup per noi. Possiamo battere chiunque. Abbiamo una difesa solida e tanti giocatori dalla panchina che possono fare bene: Will Bynum, Jason Maxiell e Kwame Brown su tutti". Ecco, mio adorato Sheed, se siamo messi che per sperare di battere LeBron e compagni dobbiamo affidarci alle mani dei tre che hai appena citato, capisco abbondantemente in che condizione storica della franchigia ci troviamo e che, probabilmente, i tuoi giorni a Mo Town sono terminati.
Da un punto di vista tattico, per i Cavs non dovrebbe essere un grosso problema sconfiggere i Pistons: se ci sono riusciti già due anni fa, contro dei Pistons molto più forti e con un team che non è neanche lontanamente forte come questo, allora 5 gare appaiono anche troppe per concludere la serie. Le uniche speranze che hanno i Pistons per rendere un paio di partite interessanti sono alcuni accoppiamenti: Mo Williams è il punto debole della difesa dei Cavs, specialmente se attaccato in uno-contro-uno dal palleggio, ed in questo gli uomini di coach Curry hanno un rampante Rodney Stuckey, che potrebbe mettere in seria difficoltà sia Williams che il coaching staff di Cleveland. L'altro matchup che potrebbe essere favorevole è il 30 contro chiunque tu gli metta davanti: se inizia a giocare perché si sente nella squadra di Davide contro Golia e gli entra il tiro da 3, solo Varejao può sperare di contenerlo; però, vatti a fidare di Sheed e della sua testa, sono cinque anni che dico così e sono cinque anni che l'argenteria la vedo solamente nelle bacheche degli altri...
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- Gabbo
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
Bynum e Maxiell ok...ma Kwame...
Poi magari fa doppie doppie a ripetizione, ma non penso
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
poveri pistons 4 partite... e poi sbaraccano tutti? chi va in scadenza?
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
ecco gli attesissimi post di caniggiga sui playoff!!! chiarissimo come sempre!!! Ovviamente tutti d'accordo con te, e secondo me i coach dei cavs non avranno bisogno di scervellarsi troppo sui vari accoppiamenti difensivi: questi pistons contro questi cavs farebbero più bella figura a non inizare proprio la serie!!
E' la mia casa. Lo è sempre stata. Lo sarà sempre. (Paolo Maldini. Rossonero per tradizione)
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
Canigggia post strepitoso!
Non sapevo della crisi anche della città di Detroit, che brutta situazione.
Sulla sfida tecnica poco da dire, mi viene da pensare che, dopo le prime 2 partite, i Cavs penseranno a riposarsi un pò secondo me.
Forse la serie meno equilibrata di tutti i PO. L'unica variabile che secondo me può tenere accesa qualche partita e Wallace. Stop.

Non sapevo della crisi anche della città di Detroit, che brutta situazione.
Sulla sfida tecnica poco da dire, mi viene da pensare che, dopo le prime 2 partite, i Cavs penseranno a riposarsi un pò secondo me.
Forse la serie meno equilibrata di tutti i PO. L'unica variabile che secondo me può tenere accesa qualche partita e Wallace. Stop.
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
occhio all'orgoglio dei sheed,rip hamilton,mcdyess e prince.....pero oggettivamente sembra ci sia poco da fare anche perchè chi ferma quell'uomo(23)???????

- maomer
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
Delonte West giocatore chiave per tutti i playoff dei Cavs.. Cleveland va dove la porta LBJ ovviamente, ma l'impatto che ha West su entrambi i lati del campo è decisivo almeno quanto il tiro di Mo Williams e le percentuali di Ilga
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
Serie senza storie....
Detroit il prossimo anno sarà da lotteria...
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
Cani noto un filino di amarezza quando parli dei tuoi Pistoni
!
I Cavs sono un treno diretto verso la finale di Conference, dove inizieranno a giocare seriamente.. Prima lasceranno solo le briciole! I grande vecchi di Detroit, quelli che ne hanno fatto la storia, avranno l'orgoglio per trascinare la serie a gara 5 ma poi non potranno davvero nulla!

I Cavs sono un treno diretto verso la finale di Conference, dove inizieranno a giocare seriamente.. Prima lasceranno solo le briciole! I grande vecchi di Detroit, quelli che ne hanno fatto la storia, avranno l'orgoglio per trascinare la serie a gara 5 ma poi non potranno davvero nulla!
Do you believe in miracles?? (Federico Buffa)
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
LeBron tanto per scaldarsi dice 38+8+7, non ho più parole per sto quà.
Serie che per me non esiste, divario tecnico e di energia mostruoso.
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
ad ogni modo se cleveland arriva in finale o in finale di conference e in gara 1 l'allenatore avversario anda in campo un macellaio a spezzare LBJ la serie viene spazzata...senza Lebron sarebbero una squadra da lotteria...
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
- canigggia
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
mighty ha scritto:ad ogni modo se cleveland arriva in finale o in finale di conference e in gara 1 l'allenatore avversario anda in campo un macellaio a spezzare LBJ la serie viene spazzata...senza Lebron sarebbero una squadra da lotteria...
Vedi come gli vorranno bene all'Olympic Tower poi... Stern sarebbe proprio felice di dare un'immagine così bella della propria Lega sul giocatore più mediatico che hanno...
Oltretutto non è così semplice fare male a LBJ, magari sullo schermo è alto non più di 10-15 cm, ma dal vivo è un 2.03 di 130 kg... Sostanzialmente un carrarmato.
Dai Mighty!
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Re: PLAYOFF 09: CLEVELAND - DETROIT
canigggia ha scritto:mighty ha scritto:ad ogni modo se cleveland arriva in finale o in finale di conference e in gara 1 l'allenatore avversario anda in campo un macellaio a spezzare LBJ la serie viene spazzata...senza Lebron sarebbero una squadra da lotteria...
Vedi come gli vorranno bene all'Olympic Tower poi... Stern sarebbe proprio felice di dare un'immagine così bella della propria Lega sul giocatore più mediatico che hanno...
Oltretutto non è così semplice fare male a LBJ, magari sullo schermo è alto non più di 10-15 cm, ma dal vivo è un 2.03 di 130 kg... Sostanzialmente un carrarmato.
Dai Mighty!
va beh... a parte che se si vuole far male a uno basta ce la si fa...(citofonare Bowen...) era solo per dire che questi CAVS sono al 100% LBJ dipendenti...il gran lavoro fatto dal front office è stato prendere però quei comprimari che stanno perfettamente a fianco di Lebron...
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