Messaggioda AJBlair » 24/03/2007, 14:20
ho trovato questo:
Da allenatore preferirei Nash
Kobe Bryant ha segnato ancora 50 punti? Ok, è un grandissimo giocatore. Ci sono serate nelle quali, semplicemente, non si può fermare. Ma, ragionando da allenatore, preferisco sempre avere in squadra uno come Steve Nash. Mentre Kobe realizzava 60 punti, con 4 assist, Steve ne ha fatti solo 17 ma con 16 assist. Sono, almeno, altri 32 punti, più 17 fa 51. Il risultato è quasi lo stesso con una differenza: i compagni di Nash sono più contenti di quelli di Kobe. Non ho mai allenato realizzatori come lui, ma ho avuto Bob McAdoo e Tom McMillen.
Al primo, quando è arrivato, ho detto: "Bob, non devi tirare più di 20 volte: 19 sì, 20 no. Se tirassi 27 o 28 volte arriveresti stanco quando, magari, alla fine abbiamo bisogno del tuo ultimo tiro per vincere". E Bob ha capito. Quando è arrivato McMillen, alla Virtus Bologna, mi ha chiesto: "Coach, chi è il pivot titolare?". Gli ho indicato Gigi Serafini. "Dobbiamo fare in modo che sia felice" mi ha risposto. Ma missione di Tom, ogni partita, era di coinvolgere Gigi in attacco fin dai primi minuti: Serafini, quell’anno, ha disputato una stagione da americano.
Se tutti sono coinvolti in attacco, sono più gasati, contenti e difendono molto meglio di chi fa solo da sponda ad una stella. Non mi sorprende che i Lakers difendano male. Ma c’è un altro aspetto di queste continue prodezze di Kobe: il talento nella Nba si è diluito perché il numero delle squadre è aumentato. Oggi non ci sono più di due grandi giocatori in ogni formazione e diventa più difficile fermare uno come Kobe. Io vi dico: fatemi togliere i due migliori giocatori alle squadre Nba e farebbero fatica a vincere l’Eurolega.
Per questo, se dovessi scegliere l’mvp della stagione, metterei ancora Nowitzki e Nash, e probabilmente Duncan e Shaq, davanti a Kobe. Mvp significa "most valuable player", il giocatore che ha contribuito maggiormente ai successi di una squadra. Nowitzki per il suo impatto nei momenti importanti e Nash per come fa crescere i compagni attorno a lui, sono i miei favoriti. Kobe è più forte? Probabilmente sì, ma allora, per dargli l’mvp, come mi disse una volta il mitico coach Morgan Wootten, bisogna cambiare il nome al premio.
Dan Peterson