PLAYOFF 08: ORLANDO - TORONTO
Inviato: 17/04/2008, 22:49
Una serie falsamente aperta: il bilancio stagionale dice solo 2-1 in favore dei Magic, ma il divario tra le due squadre sembra essere di ben altro livello.
I Toronto Raptors sono stati sviscerati in ogni minuscolo particolare su questo sito e per avere un idea della regular season basta leggere una pagina nei topic ad essa dedicata: una squadra che sembra unita e vincente, ma che si sta lentamente sgretolando dall’interno. Il sesto posto è stato acchiappato per il rotto della cuffia e la squadra appare in netta difficoltà dal rientro di TJ Ford, che è tornato in quintetto dopo la rinuncia (a quanto si dice volontaria) di Calderòn per favorire la risalita della squadra (sic). Il gioco di squadra è una chimera inseguita vanamente da un paio di stagioni, visto che gli unici momenti in cui i Raptors si dimostrano squadra sono quelli in cui si fa una giocata di intensità, solitamente all’ACC: una palla recuperata, una stoppata che genera contropiede, una schiacciata di Jamario o una tripla in transizione per far esplodere l’arena. Stop.
Il pallone nei momenti caldi è proprietà privata di CB4 e gli altri quattro giocatori in campo non devono far altro che sistemarsi in una posizione non troppo dannosa per lasciare il quarto di campo libero a Bosh. Di schemi ne vengono eseguiti si e no 10 in tutta la partita, in particolare nel primo tempo, dove si vede un mirabile blocco di un lungo sul lato debole per favorire un taglio a canestro. Da lì in poi, solo pick’n’roll centrali, a scelta se con il solo Bosh o con entrambi i lunghi. E meno male che dovevano essere una franchigia di stampo europeo. Non so, noi tutti speriamo che la situazione cambi dopo i playoff, dove comunque l’impegno non deve mancare per rispetto dei tanti tifosi che seguono la squadra anche al di fuori del Canada, ma Sam Mitchell ha ampiamente dimostrato di non essere un allenatore di basket a livello NBA, ma di essere solamente un buon motivatore che sa come muoversi in un ambiente che è stato suo per parecchio tempo. Non entriamo nemmeno in argomento Bargnani, il tempo inizia a diventare denaro e di ovvietà se ne sono dette già troppe.
Orlando ha fatto una follia quest’estate, regalando a Rashard Lewis praticamente metà Disneyworld, ma l’investimento e l’arrivo di Stan Van Gundy in panchina hanno ampiamente ripagato gli sforzi della dirigenza. Non in molti avrebbero scommesso su una stagione da 50+W, visto che la squadra manca ancora di un organizzatore di gioco degno di questo nome e si apprestava a far giocare sostanzialmente due doppioni come Turkoglu e Lewis negli spot di ala. La risoluzione di ogni problema però ha il mantello e si chiama Dwight Superman Howard: con la stagione da 20+14+2 stoppate di media ha raggiunto il massimo in carriera in ognuna di queste tre voci statistiche e ha raggiunto ormai lo status di “dominante” nei pressi del ferro. Non una tecnica sopraffina, non un arsenale di moves e counter-moves in post degno di Hakeem, ma una prepotenza fisica sul gioco che non si vedeva dai tempi del primo Shaq (del quale sembra essere chiaramente l’erede). Aggiungi al cocktail una forte dose di “4th quarter clutch plays” da parte di Hedo Turkoglu e la pericolosità da lontano dei vari Lewis, Bogans, lo stesso turco, Evans, Arroyo, Redick (quando gioca…), Cook e il gioco d’attacco diventa molto difficile da affrontare nel proprio game-plan difensivo.
I Raptors devono cercare le giuste misure in difesa: non lasciare troppo spazio in mezzo a Howard in uno-contro-uno con Nesterovic, Bosh (sic) o Bargnani (stra-sic), e non concedere tiri piedi per terra ai tiratori dall’arco. In attacco bisogna cavalcare Bosh, purtroppo: la relativa pericolosità degli esterni biancorosso nel mettere palla per terra costringerà (o permetterà?) infatti Mitchell a cercare molte iniziative di Ford e di Calderon (per spaccare la difesa in due e attaccare il punto debole Nelson) e molto post basso per Bosh, per far pagare a Rashard Lewis la mancanza di chili nello spot di 4. Gli altri… si vive su quello che il duopolio texano offre, come ai bei tempi, e sperare che gli inevitabili raddoppi di Orlando su CB4 portino a tanti tiri comodi, dove almeno i tiratori dall’arco dovrebbero poter dare una speranza di vittoria ai Raptors. Gli accoppiamenti saranno Ford/Calderon-Nelson, Parker/Delfino-Bogans/Evans, Moon/Kapono-Turkoglu (e qui si gioca la serie per i Magic), Bosh-Lewis (mentre qui per i Raps), Nesterovic/Bargnani-Howard (mega-sic).
Se i Raptors fossero quelli dell’anno scorso, sulla spinta emotiva della grande stagione, gli darei molte più chance di passaggio del turno: sia chiaro, io non penso che sia una serie chiusa del tipo Celtics-Hawks, ma non penso neppure che sia aperta come Cavs-Wizard. Una via di mezzo, della quale voglio comunque accertarmi dopo le prime due gare ad Orlando: se i Raptors strappassero una vittoria e trovassero la chimica che per tutto l’anno è sembrata andare e venire, la serie sarebbe aperta. Ora come ora, mi viene da dire solo: 4-2 Orlando.
Ps. Mi scuso se ci fossero degli errori di grammatica o dei punti poco chiari in questo o in altre "intro", non ho il tempo materiale per il "labor limae" che un lavoro del genere richiederebbe. Buona serie!