Il panzone Rafa Ben, che fa quasi pena e pure un po' schifo tutto sudato in panchina, aggrappato al suo asciugamano, si ritrova la squadra di un altro. Questa è la creatura del Mou, con uno stronzo di talento in meno e qualche giovincello di rincalzo in più. Rafa Ben vorrebbe farla sua, propone qualche timido cambiamento, ma appena la tocca combina un disastro: chiede una difesa più alta con la Roma e viene subito infilato; sposta i numeri nel 4-2-3-1 e ottiene un 4-3-1-2 di manciniana memoria, che guarda caso si fa dominare in Europa. Lascia perdere i giochetti, Bombo
Essendo rimasta immutata, la squadra ha gli stessi punti deboli dell'anno scorso: da anni nessuno crede più che Chivu sia un "jolly" difensivo buono per tutti i ruoli: è un bravo centrale che gioca di merda sulla fascia e costringe uno o due compagni (Zanetti e/o Cambiasso) a salvarlo dal nemico per 90 minuti, lavorando il doppio. Punto. Serve solo come riserva di Lucio e Samuel, visto che Cordova è un pensionato nemmeno tanto arzillo e Materazzi ormai riesce al massimo a perdere tempo con le sue sceneggiate di finto dolore, a infliggere dolore autentico agli altri e soprattutto a inventare sfottò per il dopopartita.
A centrocampo siamo contati, anzi in difetto perché, tanto per cambiare, Moviolotta è già rotto e anche quest'anno non giocherà più di 5 partite in forma decente; Stankovic è in declino da tempo, non può più giocare titolare; Muntari non c'entra nulla con l'Inter e con certe platee. Mariga è l'unico che sembra offrire qualcosa in prospettiva
Dietro Eto'o e Milito ci sono solo belle speranze, lo stesso Pandev non è al loro livello e non potrebbe sostituirli a lungo
Per dieci anni Moratti ha sprecato centinaia di milioni in pippe immonde, bufale e mezzi campioni. Ora che finalmente ha coronato il sogno Champions e dispone di un gruppo valido, una "base" da rinnovare progressivamente, non vuole più spendere. Il fair play finanziario, una minchiata cui pronostico vita brevissima, è solo una scusa.
Si profila un lento crepuscolo in stile Milan, che io disprezzo senza bisogno di cercare giustificazioni, caro canigggia