Serie A 2011/12

[fagiu]

Ricchetto mica è ottuso. E' un infamone in malafede, ma non troppo stupido

[serpico]

"Terza stella a destra
questo è il cammino
e poi dritti, fino a Torino,
poi la strada la trovi da te
porta al Titulo che non c'è..."



Curva Nord

[comy6]

Anche se fossero 28,o addirittura 22-23 come dice quel rosicatore perdente pluriesonerato che non ha mai vinto un cazzo,siamo sempre MOLTO avanti a tutti gli altri. Punto.

[Rickett]

[Viktor]

[comy6]

Che bello vedervi rosicare a tutti in questo modo.
Citando il Capitano:"Quando speravano che non saremmo mai tornati"
Speravate di vederci in eterno al 7º posto,con Cobolli e Gigli,con Blanc e Le projettò,con Motta e Aquilani,con Ranieri e Zaccheroni.
C'avete spedito in B sperando di vederci sparire per sempre.
E invece rieccoci,tosti e incazzati,antipatici e rancorosi
Agnelli.Conte.Gigione Buffon
Facce da Juve
Facce da Vincenti
Rosicate ragazzi rosicate....

[Gabbo]

[Patavino]

[luca10]

Beh perlomeno abbiamo dato ai vari rosiconi la possibilità di parlare di Juve e non delle loro derelitte squadre...
Terza stella al centro questo è il destino
e festeggi fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta allo Stadium della JUVE...

[Fausto]

"Sono trenta" = "Siamo la squadra piü titolata del mondo" = "Erano delle gare di burlesque"

Ridicoli.

[IlCrucco]

Ridicolo o no, 30 o 28, 22 o 23.....
ABBIAMO VINTO NOI E VOI ROSICATE.
A me dei 30 non me ne frega niente, la Juve è tornata.
W la Juve, W gli sfottò e fanculo le polemiche (di tutti) che non servono a niente.

[Jurking]

Nesta, Inzaghi, Gattuso, Seedorf e Van Bommel lasciano il Milan.

Quando hai una squadra di vecchi, momenti come questi arrivano prima o poi, ma è comunque una botta bella dura da digerire.

L'unico per il quale sono contento è Van Bommel.

Nesta, Inzaghi, le emozioni che mi hanno fatto provare loro solo Van Basten e il Foggia dei Miracoli me le avevano regalare, mi ricordo come se fosse ieri l'estate in cui comprammo Nesta e come andai a scuola il giorno dopo felice e orgoglioso di essere tifoso del Milan, perchè sapevo che avevamo comprato un campione ma soprattutto un grande uomo.

Inzaghi è stato uno degli attaccanti più forti di sempre, limitato tecnicamente alla scuola calcio ma con un fiuto del gol e un senso della posizione che difficilmente rivedremo mai su un campo da calcio. Io non ricordo di aver mai visto nessuno muoversi così, farsi trovare sempre al posto giusto, e portare in campo allo stesso tempo una passione da ultrà più che da uno che sa di essere un fuoriclasse. Se l'Inzaghi dei primi anni al Milan fosse stato titolare nel Barcelona di Guardiola, allora sì che staremmo parlando della squadra più forte e irripetibile della storia.

Gattuso non l'ho mai amato particolarmente, gli ho sempre preferito Ambrosini, personalmente Ringhio mi ha dato molta più gioia e più emozioni in maglia azzurra che in maglia rossonera. Però uno così non lo puoi non rimpiangere, con la sua grinta infinita, anche lui limitato tecnicamente ma che ha costruito la sua carriera sfruttando al meglio le sue altre doti, e poi le conferenze stampa sempre oneste e quel linguaggio difficoltoso da Di Pietro del calcio.

Seedorf è la vera croce e delizia di questa squadra, anche ora che lascia. San Siro non gli ha mai perdonato nulla, e lui non ha mai fatto abbastanza per farsi perdonare. Però è quel giocatore che usi come metro di giudizio per vedere quanto uno ne sa di calcio, perchè se lo odi più di quanto lo ami è perchè spesso non noti che anche andando ai 2 all'ora fa molto più spesso la cosa giusta di un qualsiasi regista o un qualsiasi "centrocampisti dai piedi buoni". E' uno che quando aveva voglia di giocare vinceva da solo le partite, il problema è che uno così non lo puoi imbrigliare negli schemi nè chiedergli di essere costante. Troppo genio e troppa sregolatezza.

Ora, dopo aver perso un campionato con sentiti ringraziamenti ad un allenatore incapace di preparare i match che contano e troppo concentrato sul gol non dato a Muntari e alle sue provocazioni perchè "sono toscano", guardo al futuro con un po' di malinconia e tanta preoccupazione.

Perchè l'anno prossimo, a centrocampo, lo andiamo ad affrontare ad oggi con Flamini, Ambrosini, Traorè, Aquilani, Boateng, Emanuelson, Muntari e Merkel. Un buon giocatore, due discreti, due mestieranti, una sega e un bust.

Prima mossa è vendere Pato e Maxi Lopez per rafforzarci là in mezzo, e se è vero che prendiamo Ogbonna e diamo fiducia a De Sciglio, in difesa abbiamo un discreto futuro anche se poca profondità.

Di sicuro sarà un'estate interessante, dalla quale si capirà se Berlusconi ha ancora voglia di spendere e vincere o se invece le puttane gli hanno dato alla testa. Ditegli quello che volete sul piano umano e politico, ma come uomo di calcio ne sono esistiti pochi come lui. I prossimi mesi saranno un'occasione per ribadirlo, staremo a vedere.

[luca10]

Bellissima intervista di Pirlo che decide di togliersi qualche piccolo sassolino nei confronti del milan e di Allegri.

"ALLEGRI NON MI VOLEVA PIU" - "Se mi sono sentito sottovalutato e scaricato dal Milan? Le cose sono andate così. Quando abbiamo parlato del mio contratto, mi hanno proposto il rinnovo per un anno. Io chiedevo un triennale perché ero più giovane degli altri giocatori in scadenza. Ma il vero motivo del mio trasferimento è stato un altro: Allegri voleva piazzare davanti alla difesa Ambrosini o Van Bommel e io avrei dovuto cambiare ruolo. Allora ho detto 'no, grazie' e ho scelto la Juve, che mi offriva motivazioni importanti. Ci tengo a dire che non è stata una questione economica. Il Milan ha deciso che non servivo più. L’ho capito subito durante quel colloquio. Nel mio ruolo Allegri preferiva altri giocatori. Infastidito dalla richiesta di prova tv pubblicata sul sito del Milan per una mia presunta gomitata a Van Bommel? Certo: ho giocato lì 10 anni, sanno che io non faccio certe cose. Qualcuno si sarà pentito di avermi lasciato andare? Non lo so. Ma durante la stagione molti miei ex compagni mi hanno detto che sentivano la mia mancanza. Io sono contento: ho vinto. Se è arrivato qualche sms di complimenti dal Milan? Sì, quasi tutti gli ex compagni mi hanno scritto. Berlusconi e Galliani? No".

"HO CAPITO SUBITO CHE AVREMMO POTUTO VINCERE" - "Quando ho capito che sarebbe stato possibile? Da subito: ho avvertito un’aria particolare. A giugno al matrimonio di Buffon alcuni suoi amici mi chiedevano se fossi pazzo per aver lasciato il Milan, risposi che quando mi sposto lo faccio per vincere. E dissi che avremmo conquistato lo scudetto. Adesso mi ringraziano perché andarono a scommettere sul nostro trionfo.... Se ho temuto di non farcela col Milan a +4? No, ero dispiaciuto perché pensavo di stravincere e invece ci saremmo dovuti accontentare di vincere». Lei conosce bene l’ambiente Milan: quali sensazioni aveva quando i dirigentie Allegri continuavano a parlare del gol di Muntari? «Era il segnale che ci temevano, avevano compreso la nostra forza. Non erano più convinti di vincere".

"CONTE GRANDISSIMO ALLENATORE. NE HO AVUTI TANTI, MA LUI..." - "Se ricordo le prime parole di Conte? Ero in Nazionale, lui aveva appena firmato. Mi chiamò per presentarsi e mi sorprese: dovevamo ancora fare le vacanze e lui era già carico. Fu una bella telefonata. È un grandissimo allenatore. Io ne ho avuti tanti, ma nessuno così meticoloso nel lavoro e bravo a spiegare le cose. Dal punto di vista tattico e didattico è perfino più bravo di Ancelotti e Lippi, che pure hanno tante qualità. Prepara benissimo le partite, studiamo i video degli avversari 3-4 volte alla settimana e quando scendiamo in campo è difficile che qualcosa ci sorprenda. Conte è un talento della panchina. Se ha un chiodo fisso? Vuole i centrocampisti stretti per evitare passaggi tra le linee. Se il 4-2-4 iniziale mi sembrava un azzardo? Per me non cambiava molto, comunque quel modulo mi divertiva. Poi Conte ha scelto altre strade: è segno di grandezza saper modificare le proprie idee. Il modulo con tre centrocampisti centrali è il più adatto alla squadra, ci ha reso più aggressivi. Conte parla molto con noi, si confronta".

"ECCO IL SEGRETO DEL SUCCESSO..." - "Qual è stato il segreto? Il lavoro e la voglia di raggiungere quest’obiettivo in silenzio. Se il lavoro conta più del talento? No, il talento viene prima e va coltivato con il lavoro. Se non ce l’hai puoi lavorare tutto il giorno ma non verrà fuori. Dove colloco questa Juve tra le squadre in cui ho giocato? E' tra le squadre più forti per mentalità, orgoglio e voglia di imporre il proprio gioco".

"PRONTI PER LA CHAMPIONS" - "Come se la sarebbe cavata questa Juve in Champions? Ce la saremmo giocata, proprio per il tipo di calcio che facciamo. Servirà qualche innesto, ma siamo pronti. Il martedì e il mercoledì ci restava l’amaro in bocca perché avremmo voluto confrontarci con le grandi d’Europa. Ormai ci siamo".

"TERZA STELLA? QUEGLI SCUDETTI VINTI SUL CAMPO" - "Cosa penso della terza stella della Juve? Non entro nel merito. Da avversario ho sempre pensato che la Juve avesse vinto quegli scudetti perché era molto forte. Furono campionati vinti sul campo".

"A TRIESTE HO PIANTO DI GIOIA" - "A Trieste ho pianto? Lacrime di gioia: la vittoria è stata bella e intensamente voluta. Ci tenevo molto. Mentre piangevo ho abbracciato Buffon: dall’estate scorsa parlavamo di questo scudetto".

"IMBATTIBILITA'? SENSAZIONE BELLISSIMA" - "Non esco dal campo sconfitto in campionato dal 18 dicembre del 2010? Una sensazione bellissima, teniamo molto a chiudere la stagione imbattuti e a proseguire l’anno prossimo. E vogliamo anche la Coppa Italia: il giorno prima è il mio compleanno, sarebbe il regalo più bello".

"EFFETTO JUVENTUS STADIUM" - "Juventus Stadium? Nelle notti di Champions con 80.000 spettatori San Siro è uno spettacolo. Ma per tifo, rimbombo ed effetto sonoro la nostra casa è molto simile: sono in 40.000 ma sembrano di più".

"TURNOVER? VOGLIO GIOCARE SEMPRE" - Se con la Champions mi rassegnerò a un po’ di turnover? Vedremo... Io voglio giocare sempre.... Se è vero che sento il doppio della forza nelle gambe? Difficile quantificare, ma di sicuro sto bene. Il nostro segreto è stata la preparazione atletica, non avevo mai lavorato così tanto in ritiro e anche durante la settimana".

"IO PIU' DECISIVO DI IBRA? ABBIAMO RUOLI DIVERSI" - "Buffon dice che sono più decisivo di Ibrahimovic? Grazie... Ma abbiamo ruoli diversi: lui fa gol, io li costruisco".

"UN ASSIST AD ALE? MI FAREBBE FELICE" - "Se domenica costruirò un gol per Del Piero? Mi farebbe felice. Ma poi non è detto che sia l’ultimo per Ale".

"I RIGORI CONTINUO A TIRARLI" - "Con i rigori che si fa? Continuo a tirarli, non c’è problema".

"OBIETTIVO MINIMO ALL'EUROPEO? SEMIFINALE" - "Qual è l’obiettivo minimo dell’Italia all’Europeo? La semifinale. Siamo forti e giochiamo per vincere. Il blocco Juve è una bella base da cui partire".

[FANTIB2]

Comunque porca puttana mi sta pigliando una malinconia mai provata prima per una squadra di calcio e per lo sport in generale.
Mai stato un sentimentale in vita mia,però questa volta...mi sto addirittura vedendo i vecchi filmati,tipo Milan Manchester - Bayer Monaco Milan - Milan Liverpool (solo la seconda finale ovviamente ) Milan Juve - gli svariati Inter Milan di coppa dei bei tempi andati.

Nel 2001,quando più o meno si formò l'ossatura di questa squadra di campioni avevo 17 anni e vivevo letteralmente di pallone.
Così succede che cresci con questa squadra e questi giocatori,ti abitui alla loro presenza e grandezza.
Di conseguenza ti abitui anche alla grandezza della squadra e al fatto che debba essere sempre protagonista.Difficilmente pensi che prima o poi,com'è ovvio che sia,tutto finisca e pian piano se ne vadano tutti.

Poi quando succede....vederli andare via tutti in poco più di un anno....ti piglia davvero una tristezza sportiva infinita.
Uno dei cicli più importanti e vincenti della storia del Milan.
Grandi vittorie e grandi sconfitte,ma sempre protagonisti in Italia e in Europa.

L'amarezza poi cresce a dismisura nel vedere che ora sei prigioniero da 2 anni dell'umore di uno zingaro autocelebratosi il nuovo Van Basten,che non vale un'unghia degli attaccanti passati da Milanello in questi 10 anni.
Guardi la vecchia rosa e quella di adesso e ti rendi conto che prima avevi giocatori tipo Seedorf - Pirlo - Nesta - Maldini - Dida prima versione - Sheva - e via dicendo,con una panca forte quasi quanto i titolari.
Ora ti devi esaltare con Abate - Nocerino - Ibra - Mexes - Robinho ecc ecc.
Per carità,max rispetto(ma anche no...) però diciamo che non è proprio la stessa cosa.

Purtroppo non c'è stato un vero ricambio,mai....in Europa il tutto è venuto fuori molto prima,già da 3 anni si era capito che bisognava rifondare,ma il patron era troppo impegnato a metterlo in culo un pò a tutti,troie e italiani in generale.

Ora stiamo a vedere.La vedo molto ma molto buia.
Si deve ripartire in particolare da Thiago e Boateng,unici giocatori paragonabili a quelli storici che hanno lasciato.Se la società vende uno di questi due per fare cassa,allora prepariamoci ad anni di tristezza infinita.
Che amarezza...

[Saba88]