INTERVISTA DI ANDREA AD EUROSPORT

[squeezy]

Per la serie spero di non aver sbagliato post...ecco l'intervista!!

NBA - Quattro chiacchiere con Bargnani

Eurosport - lun, 11 mag 20:28:00 2009

Abbiamo incontrato Andrea Bargnani per una piacevole chiacchierata sulla stagione appena conclusa, con uno sguardo al futuro e uno spaccato sullo spogliatoio dei Raptors... e sì, ci ha fatto davvero divertire!

Visto da vicino Andrea Bargnani è grosso, molto grosso, nonostante la camicia nera dovrebbe, in teoria, snellire le forme. Al suo rientro dall'America è stato tartassato da centinaia di domande, ma non se ne preoccupa più di tanto, anzi, appare sereno, sorridente, rilassato, e decisamente più aperto di come lo ricordavamo nel suo ultimo anno in Italia. "Sono contento - spiega - mi fa piacere rispondere e condividere la mia esperienza".

Quest'anno Toronto ha chiuso al terzultimo posto la Eastern Conference, con un record ampiamente negativo di 33-49: nel mezzo, un cambio di allenatore (Jay Triano per Sam Mitchell) e una rivoluzione nel parco giocatori, con la cessione di Jermaine O'Neal per Shawn Marion, due mosse che hanno contribuito alla rifioritura del Mago dopo un inizio stagionale un po' in ombra.

"Con Mitchell non c'è molto da dire - è il commento di un Bargnani che lascia trapelare una punta di risentimento - ogni allenatore ha le proprie idee, le proprie preferenze, è normale che sia così. Con Triano, invece, personalmente mi trovo meglio, e anche la squadra sembra essere cresciuta: abbiamo dovuto metabolizzare alcuni cambiamenti in corso, ma poi, come dimostra il buon finale di stagione, abbiamo dimostrato di poter essere competitivi. Ci piacerebbe che Triano rimanesse anche nella prossima stagione".

Un campionato che si prospetta all'insegna dell'incertezza: Bargnani conferma che Bryan Colangelo, il gm dei Raptors, ha in mente grandi piani per rivoluzionare la squadra, e che anche la permanenza di Chris Bosh, visti gli scarsi risultati ottenuti, non è poi così certa.

"Quest'anno mi sento soddisfatto della mia stagione - spiega il Mago guardando al passato - ma, di squadra, abbiamo deluso, non raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Personalmente, l'esperimento con me da ala piccola è fallito - ho dovuto anche marcare Lebron James, figuriamoci... mi trovo molto meglio da ala grande o da centro, anche se, giocando con Bosh, non c'è poi così tanta differenza: possiamo intercambiarci. Mi sento invece molto migliorato nel gioco spalle a canestro dove, però, sono ben conscio di dover progredire ancora molto, così come in difesa".

Fondamentali, questi, su cui Andrea dovrà lavorare in estate, magari traendo spunto proprio da Tim Duncan e Kevin Garnett, i due giocatori che più ammira nel mondo NBA. "Duncan è terribile, ha un sacco di movimenti offensivi, ti ubriaca letteralmente a forza di finte. E poi, sembra magro, ma in realtà è duro come una roccia. Garnett, invece, in difesa è qualcosa di tremendo: contro di lui è difficile soltanto ricevere il pallone, figurarsi riuscire a fare canestro. Il giocatore più immarcabile è però Shaquille O'Neal: ha una forza fisica devastante e le tue spinte non le sente nemmeno. Poi, ogni volta che si gira, con quel gomito in teoria commetterebbe spesso fallo in attacco... ma non glielo fischiano mai...".

Al suo terzo anno a Toronto, Bargnani ha fatto segnare i suoi massimi in quasi tutte le categorie statistiche, dai minuti (31.4), ai punti (15.4), alla percentuale di tiro (45%), ai rimbalzi (5.3), agli assist (1.2), alle stoppate (1.2), segno di un processo di ambientamento ormai ben avviato, non solo sul campo ma anche nella vita quotidiana.

"A Toronto mi trovo molto bene - conferma il Mago - il pubblico è molto caloroso (il terzo per numero di presenza dell'intera NBA, ndr), e la città è internazionale: ci sono tantissimi italiani. Quasi quasi direi che sono i canadesi in minoranza qui. Toronto è una città molto viva, anche di sera c'è sempre qualcosa da fare".

Non ogni aspetto della vita d'oltreoceano, però, è apprezzabile, soprattutto se si è cresciuti nella capitale d'Italia. "L'America è affascinante dal punto di vista paesaggistico - prosegue Bargnani - ma le città, insomma, per me, che sono cresciuto a Roma, non hanno proprio niente di bello. Quanto agli sport, sto provando ad appassionarmi al baseball, non è male, solo un po' lungo... mentre l'hockey, invece, è incomprensibile. Sono andato a un paio di partite ma non riuscivo nemmeno a vedere il disco...".

Quando proviamo a carpirgli qualcosa di più sullo spogliatoio dei Raptors, sull'atmosfera che si respira fra i Dinosauri, il Mago ci risponde con un sincero sorriso, stando al gioco. "Il più simpatico, il più casinista è Kris Humphries, lui sì che è un personaggio! Il più taciturno, invece, è Chris Bosh: è sempre molto tranquillo, silenzioso, ma ciò non toglie che poi in campo possa essere un leader". Hai mai visto Calderon sbagliare un tiro libero in allenamento? "No (ride, ndr), mi sembra proprio di no". E invece sei mai riuscito a battere Kapono in una gara da tre punti? "Assolutamente no. Kapono è impareggiabile. Ricordo quando si allenava per la gara di tiro dell'All Star Game: gli avevamo messo di fianco il carrello con i palloni, e non sbagliava mai un tiro. Impressionante". Ultima curiosità: quanto fai alla panca? "No (sorride), non saprei dirti, non è un esercizio che faccio spesso, perché non è un muscolo che serve a molto... faccio più che altro piegamenti, esercizi per le spalle e per migliorare la reattività".

Chiudiamo con uno sguardo alla Nazionale e ai prossimi Europei, dove Bargnani vestirà la maglia azzurra nell'additional round di settembre, alla ricerca dell'ultimo pass per la competizione.

"Sì - conferma - ho detto che ci sarò e terrò fede alla mia promessa. Ora, però, non chiedetemelo tutte le volte che mi vedete...".
Daniele Fantini / Eurosport

[setset60]

grazie squeezy

[crazycry10]

ha detto le stesse cose che disse a sportitalia