L'angolo della traduzione: vocabolario del perfetto cestista

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L'angolo della traduzione: vocabolario del perfetto cestista

Messaggioda canigggia » 06/03/2007, 22:30

Avevo letto un po' di tempo fa che c'erano alcuni problemi con i termini tecnici americani (es. back-to-back, alley oop, lay up, teardrop, pick'n'roll ecc...). Beh, qui potete chiedere senza problemi!! Se si raccolgono abbastanza termini, si potrebbe creare una specie di vocabolario da mettere nel sito... che ne dite? sotto con le domande!! :lol:

Canigggia

:arrow: Lista vocaboli:
Alley-oop
Backdoor
Bank Shot
Blocco (ENG: Pick, Screen)
Bootsy Boop
Circus Shot
Crossover
Difesa a uomo
Difesa a zona
Draft
Fade Away
Finger Roll
Freshman: giocatore al primo anno di College.
Hack a Shaq
Infrazione di passi (ENG: Traveling, Steps)
Interferenza a canestro (ENG: Goaltending)
Junior: giocatore al terzo anno di College.
Lato Forte / Lato Debole
Lay Up
Lob
Lottery
Mismatch
Off Season
Palla accompagnata (ENG: Palming)
Passo incrociato
Pick'n'roll
Possesso alternato
Post
Post Season
Posterize
Pre Season
Princeton Offense
Regular Season
Rookie
Senior: giocatore al quarto anno di College.
Sfondamento (ENG: Charge)
Sophomore
Stoppata (ENG: Block)
Swingman
Tanking
Tap-in / Tap-out
Turnover
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Messaggioda tafo » 06/03/2007, 22:50

Bella idea...iniziamo a raccogliere qui un po' di definizioni: quando raggiungiamo un numero un po' "sostanzioso" di termini, poi metto una pagina statica nel sito!

Sophomore: giocatore del secondo anno, ovvero l'anno scorso era una matricola (Rookie). Il termine è valido anche per giocatori NCAA e liceali, non solo NBA. Ogni anno, in occasione del weekend All Star Game, si sfidano le migliori selezioni dei Rookies e dei Sophomores.
"L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica"

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Messaggioda canigggia » 06/03/2007, 22:57

Rookie: giocatore al primo anno NBA, qualunque sia la sua età (vedi Garbajosa...). La definizione per i collegiali e liceali è "Freshman". Sono gustosissimi i racconti sulle peripezie che i Rookie sono costretti ad affrontare per colpa dei veterani (portare le borse in trasferte, ordinare la colazione, cantare l'inno ecc...).

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Messaggioda Andre » 06/03/2007, 22:59

Freshman: Giocatore al primo anno di college.
Sophomore: vedi sopra.
Junior: Giocatore al terzo anno di college.
Senior: Giocatore al quarto anno di college.

Giusto per completezza ;)

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Messaggioda tafo » 09/03/2007, 1:23

Turnover: è la palla persa, ovvero il farsi intercettare un passaggio, o farsi soffiare il pallone in palleggio... ecc ...anche i falli in attacco sono considerati palla persa. Nelle stats è indicata con TO, a differenza delle palle recuperate che sono indicate con ST o STL (steals).

(thanks to Marco e Fab)
Ultima modifica di tafo il 09/03/2007, 9:27, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Fab » 09/03/2007, 1:38

Pick'n'roll = il più semplice degli schemi offensivi, richiede un palleggiatore ed un bloccante, ed almeno in linea di principio consiste in un movimento del palleggiatore che passa rasente al blocco, cercando di far schiantare contro questo il proprio marcatore per liberarsi. La fase successiva consiste in una "apertura" del bloccante, che può consistere in un taglio verso il cuore dell'area o in una apertura fuori dall'arco per un tiro da 3 (alla Bargnani per intenderci :)). Il bloccante deve comunque subito farsi trovare, una volta fatto il blocco, pronto a ricevere palla dal palleggiatore, che nel mentre può optare per l'arresto e tiro, la penetrazione o lo scarico. Tra i pick'n'roll celeberrimi possiamo ricordare la famosa "Stock-to-Malone", che ha fatto la fortuna di Utah negli anni '90.
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Messaggioda Fab » 15/03/2007, 14:25

Ho notato come ci siano molti neofiti del basket che bazzicano per il sito...direi che sarebbe il caso di contribuire ulteriormente a questa sezione del forum!!

Post: con questa parola si intende la posizione presa da un giocatore rivolgendo le spalle a canestro al limite dell'area pitturata (area dei 3 secondi). I confini dell'area presentano delle tacche disegnate, le quali contrassegnano le posizioni che devono prendere i rimbalzisti durante il tiro libero, e proprio queste tacche aiutano per definire ulteriormente il gioco in "post". Quando il giocatore prende posizione all'altezza della tacca più bassa (all'incirca quella del primo rimbalzista difensivo durante il tiro libero) questo viene detto "post basso"; se la posizione assunta è all'altezza della seconda tacca (posizione del rimbalzista offensivo durante il tiro libero) questo viene detto "post medio"; infine se la posizione assunta è all'altezza dell'ultima tacca, del gomito dell'area o all'interno della lunetta del tiro libero, questo viene definito "post alto". Queste sono in generale le posizioni principali in cui giocatori come il centro o l'ala grande (anche se fondamentalmente chiunque può prendere quella posizione) cercano di ricevere palla per sfruttare la propria stazza vicino al canestro. I "movimenti in post" sono svariati, e variano anche a seconda della posizione assunta; basterebbe comunque guardarsi un paio di partite di Duncan e Gasol per farsi un'idea più precisa :). Ancora meglio sarebbe andare a cercare immagini di Hakeem o Jabbar, veri e propri maestri del gioco spalle a canestro.
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Messaggioda Fab » 15/03/2007, 14:41

Alley-oop: è un'azione combinata tra passatore ed un ricevitore del passaggio. Il ricevitore salta verso il canestro e riceve un passaggio alto dal passatore, per poi schiacciare direttamente la palla a canestro mentre è in volo. É una delle azioni più spettacolari del basket moderno, poichè esalta l'atletismo dei grandi saltatori e l'abilità nel passaggio dei point-guard. In realtà la paternità del nome alley-oop è contestata dalla NFL; a proposito Dan Peterson da poco raccontava come la giocata alley-oop fosse utilizzata dai San Francisco 49ers come tecnica per il touchdown negli anni '50-'60, in quanto uno dei loro giocatori era appunto un ex-giocatore di basket e quindi molto forte nel salto (al momento ignoro il suo nome...). In entrambi i casi comunque il nome deriva da un fumetto raffigurante un cavernicolo...
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Messaggioda Darkman » 22/03/2007, 0:54

PRINCETON OFFENSE:La Princeton Offense fu creata per sfruttare gli atleti a disposizione del suo creatore: bianchi, non grandi atleti, con ottimi fondamentali e con quoziente intellettivo generale, degno di una delle università più selettive d’America.
Per meglio comprendere gli schemi li tareremo su quello che, al giorno d’oggi, vediamo fare dai Sacramento Kings, anche se probabilmente persino Carril, non poteva immaginarsi nulla di simile, nel momento in cui li mise a punto.
Il primo punto fondamentale della Princeton è la conquista della posizione cosiddetta del gomito, al prolungamento della linea di tiro di libero. Il centro deve essere in grado di correre in transizione e conquistare quello “spot” perché, secondo punto fondamentale, sono preferibilmente i centri, nella Princeton, a gestire il gioco.
Se questo non avviene, la squadra si deve disporre in un allineamento in cui il pivot prende il post basso e le ali devono avere la miglior posizione per palleggiare sino al gomito.
Una volta posizionati, il giocatore in punta passa la palla su un lato all’ala, taglia verso il canestro, ed esce dalla parte opposta. L’altro esterno, deve rimpiazzare lo spazio lasciato libero dal giocatore in punta e l’intera squadra deve ruotare di conseguenza.
Ogni giocatore nella sua posizione deve sempre poter passare palla, giocare uno contro uno, oppure tirare. Un attacco eseguito al meglio fa in modo che la spaziatura fra i giocatori permetta tutte queste cose.
Altro esempio tipico: il gioco a due fra il pivot e l’ala. Quest’ultima passa la palla al centro, sia esso in posizione di post alto o basso. Si avvicina al pivot e poi esce per tirare sul passaggio di ritorno. E’ un cosiddetto movimento di “pick n fade” .
Da questo quadro si desume come le qualità richieste da questo sistema siano ottima tecnica di base, abilità nel passaggio e visione periferica. Quest’ultima è particolarmente importante per i già citati tagli back door.
Essi rappresentano la vera essenza di questo attacco. L’antidoto a marcature molto fisiche basate sull’anticipo e la negazione delle linee di passaggio.
Consideriamo la situazione precedente: il centro è in post basso. L’ala con la palla, palleggia verso il gomito. Se il difensore della guardia, che si trova in punta, sta anticipando forte negando il passaggio, la guardia deve approfittarne a partire verso il canestro. Il contatto visivo fra chi esegue e chi riceve il passaggio deve essere immediato. L’esecuzione fulminea.
Lo stesso gioco può essere eseguito dai due lunghi: il centro si trova in post basso fronte a canestro. L'altro sul lato debole si allontana e si mette nell’angolo dietro la linea da tre. L’ala grande taglia verso il gomito, anticipato dal difensore. Di nuovo c’è la possibilità del back door.
E’ interessante notare come la grande parte di questi movimenti vengono eseguiti fra 3-5 metri dal canestro. In netta contro tendenza con quella che è stata l’evoluzione del gioco degli ultimi anni. O meglio con l’evoluzione dettata dal mutamento delle caratteristiche dei giocatori.
Il cosiddetto “in between game” è il concetto maggiormente tenuto in considerazione. Al contrario, sempre più spesso, sui campi della NBA si vedono squadre che sembrano spezzate in 2: post basso e tiro da tre.
L’ultima caratteristica richiesta è il movimento senza la palla. Prova ne sia la particolare interpretazione del gioco alto basso previsto dalla Princeton.
Consideriamo il pivot con la palla in mano al gomito su di un lato del campo. Sul lato debole l’ala grande taglia verso il canestro, sfruttando a metà della linea percorsa il blocco della guardia. Il pivot a quel punto ha due opzioni: il passaggio sotto per il lungo, la riapertura per la guardia che, una volta bloccato si apre sulla linea da tre.
Spiegazione molto macchinosa ma comunque interessante di un gioco a mio modo di vedere fantastico.

Dante Alighieri

Passo incrociato

Messaggioda Dante Alighieri » 25/03/2007, 16:44

Il passo incrociato è un movimento attraverso il quale il cestista posiziona il proprio corpo tra la palla e l'avversario diretto con l'intento di incrementare la protezione dell'arancia stessa, evitare un possibile turnover e smarcarsi dal difensore.
Sostanzialmente il giocatore che ha la palla deve essere in grado di cambiare direzione da frontale a laterale muovendo la gamba interessata.
Funzionamento pratico: ricevo uno scarico sull'arco dei tre punti e vengo immediatamente attaccato da un difensore. Cerco di saltare quest'ultimo in palleggio e, per evitare una palla persa ed anche smarcarmi, muovo la mia gamba sx verso dx in modo che l'arto protegga il pallone ed io, avanzando sempre in palleggio, aumenti ancor di più la protezione stessa della sfera. Una volta eseguito questo movimento mi sarò spostato lateralmente quindi, per tornare alla direzione frontale, dovrò naturalmente correggere il palleggio.
N.B: attraverso quanto citato sopra si evita il primo difensore ma non possibili raddoppi.

Dante Alighieri

Crossover

Messaggioda Dante Alighieri » 25/03/2007, 16:48

Il crossover consiste in una moltitudine di finte compiute di fronte all'avversario diretto per distrarre quest'ultimo, superarlo e, nel caso non si venga raddoppiati o triplicati, concludere a canestro.
N.B: Iverson (anche se nn mi è molto simpatico) è un maestro nei crossover.

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Messaggioda canigggia » 25/03/2007, 17:28

Sei sicuro? a me sembra che la mezzaluna sotto il canestro sia x gli sfondamenti e ci sia solo in nba... invece l'area dei tre secondi è quella pitturata... pronto a essere smentito, ma mi sembrava così...

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Messaggioda Campos » 25/03/2007, 17:37

canigggia ha scritto:Sei sicuro? a me sembra che la mezzaluna sotto il canestro sia x gli sfondamenti e ci sia solo in nba... invece l'area dei tre secondi è quella pitturata... pronto a essere smentito, ma mi sembrava così...

Canigggia


Infatti non son sicuro neanch'io :wink:

Da circa tre anni in America è stata inserita in campo un'ulteriore area sottostante il canestro in cui non esiste il fallo di sfondamento. Tale area ha la forma di mezzaluna ed è evidenziata da una linea tratteggiata distante un metro dal canestro, il regolamento prevede che in quest'area il contatto tra 2 giocatori vada totalmente a vantaggio dell'attacco.

:arrow: Da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Pallacanestro
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Messaggioda canigggia » 25/03/2007, 17:40

Piccolo appunto: quella della mezzaluna è una minchiata assurda, una regola che non stà ne in cielo ne in terra... ai playoff si fa sentire troppo... un po' come la nostra regola sul possesso alternato...

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Dante Alighieri

Che monaaaaaaaaa!!!

Messaggioda Dante Alighieri » 25/03/2007, 17:55

Ero veramente sicuro al 100% perchè in diverse telecronache avevo visto fischiare 3 secondi offensivi dopo che l'attaccante era rimasto in quella lunetta...cmq NON è COSì ! ! !
Allora è l'area principale (quella delimitata dalle tacche per intenderci) a essere l'area dei tre secondi? Quindi, in poche parole, in Europa gli attaccanti nn possono stare 3 secondi all'interno di essa, in NBA anche i difensori, giusto???
Inoltre, in cosa consiste la legge del possesso alternato?
P.S: TAFO cancella la mia minchiata assurda...please


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