[quote="barra":274d9jlp]Premesso che non conosco il giocatore e che il discorso vale + in generale x tanti in NBA:
Batum a sentire certa gente (a dir la verità solo Mighty) sembre un fenomeno, per tutti gli altri è non dico uno scarso ma uno dei tanti anonimi giocatori in NBA.
A sentire qualcuno è un prospetto notevole, per altri è già tanto se a 30anni imparerà ad allacciarsi le scarpe da solo e se si ricorderà di mettere i calzini dello stesso colore.
Sempre x qualcuno il Beli ha fatto miracoli visto lo scarso talento che si ritrova, per altri (me compreso) il Beli avrà un futuro notevolissimo perchè ha dimostrato di essere in grado di lavorare sui suoi difetti e di correggerli, ha dimostrato di saper ascoltare le critiche e non subirle, tutt'altro.
Mah il mondo dei tifosi è davvero strano

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Il problema è che oramai da anni vanno di moda discorsi del tipo "tizio è l'atleta perfetto per la NBA, ha talento, salta, corre, con quel corpo diventa uno che sposta le montagne, con quelle braccia diventa il miglior difensore della storia, con quelle gambe non lo ferma nessuno" e così via.
Poi però magari si aggiunge "certo, deve imparare a tirare, a difendere, a passare la palla, a controllare il corpo, a non fare passi, a usare il perno, a mettere la palla per terra" eccetera eccetera eccetera. Insomma, deve imparare a giocare a pallacanestro.
Ecco, credo che oggi si dia troppo per scontato che certi aspetti strettamente tecnici possano essere appresi in qualsiasi momento e senza troppi problemi, mentre fisico e atletismo diventano l'elemento imprescindibile per poter arrivare a certi livelli perchè quelli "non si insegnano, o li hai o non li hai". Il che IMO è vero solo in parte.
Credo che il caso di Batum rientri in questo esempio: a me piace eh, a scanso di equivoci, però stiamo parlando di uno che anche se ha tutto per poter diventare, magari, forse, se tutto va bene, un giorno, il nuovo Scottie Pippen, al momento è e resta un giocatore con evidenti limiti (per intenderci, Gallinari l'anno scorso gli ha fatto il culetto a strisce tanto che sembravano due giocatori di categorie diverse). Anche Kwame Brown era l'atleta perfetto per il basket eppure è sotto gli occhi di tutti cosa è diventato. Insomma, basterebbe andarci piano, valutare come è giusto che sia il potenziale ma poi giudicare i giocatori per quello che sono realmente.
Detto questo, Belinelli è cresciuto ed è una guardia di buonissimo livello che anche in NBA può dire la sua. Da molte parti giocherebbe senza problemi 20-25 minuti, ma finchè resta a Golden State onestamente non vedo come lo spazio per lui possa essere importante con Ellis, Maggette, Crawford, Jackson e altri duencento esterni con cui giocarsi lo spazio a disposizione. Il che ovviamente nulla toglie al fatto che gli si debbano fare tanti complimenti per come ha saputo aspettare e sfruttare il suo momento.