Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Antonio)

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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda REDDEN » 07/05/2014, 23:01

bell'intervento lodrick....la differenza per me sta in 2 punti:

- la tenuta fisica...aldilà delle storiche prese per i fondelli sulla pancia del beli su quanto mangia..è l'unico che in questi anni ha avuto una tenuta atletica da sopportare stagioni nba e altro..gli altri 2 sono sempre rotti
-la testa,la tenacia e la voglia....il gallo ha testa e voglia pero' secondo me non ha sto chiodo fisso di raggiungere qualcosa di importante...del mago nemmeno lo dico..il beli ha sto pensiero dell'anello e lo dice dal primo momento in cui ha messo piede nella nba, ed ogni anni cresce e migliora..questo è segno di tenacia e intelligenza...
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda sygno » 08/05/2014, 7:13

[quote="REDDEN":ncu9g5m6]bell'intervento lodrick....la differenza per me sta in 2 punti:

- la tenuta fisica...aldilà delle storiche prese per i fondelli sulla pancia del beli su quanto mangia..è l'unico che in questi anni ha avuto una tenuta atletica da sopportare stagioni nba e altro..gli altri 2 sono sempre rotti
-la testa,la tenacia e la voglia....il gallo ha testa e voglia pero' secondo me non ha sto chiodo fisso di raggiungere qualcosa di importante...del mago nemmeno lo dico..il beli ha sto pensiero dell'anello e lo dice dal primo momento in cui ha messo piede nella nba, ed ogni anni cresce e migliora..questo è segno di tenacia e intelligenza...
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sul Gallo hai scritto una cazzata.
Bilino e' l'unico che per motivi vari, ha potuto scegliere dove andare a giocare. Con il contratto in essere il Gallo non lo ha potuto fare ed e' arrivato in nba un anno dopo rompendosi subito.
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda Lodrick » 08/05/2014, 10:14

Forse più che il chiodo fisso dell'anello... semplicemente Beli adora il basket NBA e gli piace giocare (gli è sempre piaciuto, e spesso ad esempio in nazionale lo fa ancora beccandosi maree di critiche) con stile americano: isolamenti, passaggi rischiosi quando invece potrebbe fare una tranquilla circolazione di palla, in difesa ricerca della palla con rischio di esporsi, tiri cadendo all'indietro (anche se adesso lo fa molto meno). adesso ha ripulito molto il suo gioco semplicemente perchè si era accorto che giocando all'"americana" gli americani sono più forti di lui e li ha dovuti sfidare in altra maniera... gli altri invece giocano all'europea, lo hanno sempre fatto: bargnani è il classico lungo che tira da fuori e non ama più di tanto il pitturato (quanti ne sono venuti dall'europa così, tra l'altro con neppure tanto successo?a bizzeffe...se si scorrono i draft dei primi anni duemila ci sono decine di meteore che erano scelti per quella moda dilagante del trovare il nuovo novitzky)l'altro un all around che vuole la palla in mano e gioca con intelligenza (non che gli americani sono stupidi, però sicuramente hanno la tendenza a vedere la pallacanestro in maniera molto più istintiva e virile, influenzati forse dalla cultura del football) alla bodiroga...

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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda mago romano » 08/05/2014, 10:26

[quote="Lodrick":2of9k8gj]Cmq sta cosa del minor talento rispetto agli altri due mi sembra un po' inflazionata... Beli a sedici anni giocava minuti veri a Bologna quando Bologna era Basket Town, non quella di adesso... era predestinato già allora, e questo accade solo ai fuoriclasse assoluti... a venti ne ha fatti 25 agli usa, era l'appiglio di una nazionale che già iniziava a collassare...e poi scusatemi, tecnicamente: chi tira meglio da tre tra lui, gallo e mago(ok forse datome, ma marco ragazzi, è campione nel tiro da tre punti...) chi la passa meglio(adesso molti tirano fuori qualche passaggio del gallo da highlights, ma saper passare vuol dire ben altro, e guardate come marco gioca il pick e roll)?chi è più atletico (fino a qualche anno fa marco di sicuro, guardate il 360 in maglia fortitudo... ragazzi non tirate fuori che gallo è atletico che mi viene da piangere...)?chi ha giocato più in nazionale?ed infine... chi gioca più di lui con stile americano?
insomma, nessuno di loro è scarso, ma non c'è certo un abisso tra il migliore ed il peggiore di loro...nessuno è all star e nessuno merita il fondo della panchina (come capita ingiustamente a datome, vale molto più di quello che credono di la...)ma sono tutti giocatori di rotazione che passano da annate buone ad annate molto buone in relazione alle loro possibilità ed infortuni...[/quote:2of9k8gj]

Adoro Marco, il suo impegno, il suo miglioramento costante, ricordo le sue prestazioni da ragazzino in Italia e in Nazionale. Ma molte affermazioni non tengono conto del fatto molto semplice che Marco è alto 1,96 gioca guardia al contrario del duo Bargnani/Gallo che sono un po' :shock: più alti e giocano in un altro ruolo. Come fai a paragonare capacità di tiro e di passaggio o parlare di pick and roll quando uno gioca con la palla in mano e il Mago porta il blocco. Per lo stesso motivo dovresti dire che Belinelli è un pessimo rimbalzista, cosa assolutamente priva di senso.

Resto ovviamente dell'idea che i numeri siano solo un compendio nella valutazione di un giocatore, ma accidenti, se si prende in esame solo un aspetto come la capacità di tiro fine a se stessa allora, per assurdo, Marco sarebbe considerato più forte di MJ che la gara di tiro da tre con Marco l'avrebbe persa 10 volte su 10. Cosa significa poi lo "stile americano"? Qual'è lo stile americano di gioco? Forse quello di Popovich mentre Don Nelson o Tibs usano quello tedesco o francese? Duncan, Bird, Stockton e Sabonis giocano o giocavano "all'americana" o all'europea? Come fai a parlare di atletismo e paragonare Marco con giocatori 20 cm più alti e 20/25 kg più pesanti?

Quindi se proprio vuoi fare un paragone semiserio usa percentuali e numeri reali confrontando tutte le statistiche che evidenziano che in NBA più o meno a parità di partite:

- il Mago ha più punti totali, punti per partita, minuti totali e per partita, rimbalzi totali e per partita, stoppate, tiri liberi, canestri da due e da tre sia tirati che segnati, percentuale da due e ai liberi migliore.

- Marco ha più assist e palle recuperate sia totali che per partita, percentuale da tre migliore.

Che Marco abbia le palle è verissimo e lo ha dimostrato più volte ma Marco ha pure dei limiti evidenti: è riuscito a fare virgola più volte nella serie con Dallas (per fortuna vittoriosa) perché marcato con attenzione e a non essere fino in fondo il trascinatore della nazionale verso i mondiali per non parlare degli europei precedenti.

Forza Marco facce sogna'!
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda Lodrick » 08/05/2014, 11:36

per il tiro sono d'accordo sulla differenza di ruoli, ma fino ad un certo punto. Bargnani gioca prettamente perimetrale, quindi il suo gioco dipende dal suo tiro; idem Gallinari, vi ricordate a new york che d'antoni lo definiva il miglior tiratore del mondo? eppure credo che negli ultimi anni le percentuali siano abbastanza crollate...
giocare all'"americana" credo sia abbastanza chiaro cosa significhi: gioco atletico, fisico, basato sull'elevazione e sulla forza, tiri cadendo all'indietro, una marea di isolamenti, playmaker che fanno venti punti a partita che schiacciano e tirano da tre (tendenza degli ultimi quindici anni...). San Antonio è abbastanza un'eccezione... oppure vuoi dire guardando una partita di eurolega ed una di NBA che giochino in maniera uguale? In europa c'è molto più sistema, il miglior realizzatore ormai arriva spesso a quindici punti di media in una squadra competitiva...in NBA è dato molto più spazio ai singoli e alle individualità (le superstar) e ci sono molti più specialisti adibiti principalmente a supporto di questi...
per il resto era un discorso volto solo a sminuire il concetto "marco ha meno talento degli altri due" che secondo me è un'enorme fesseria...gioca soltanto in un ruolo dove c'è molta più concorrenza (per una questione puramente numerica, potremmo dire di selezione naturale: nel mondo ci sono molte più persone alte 1.90 che alte 2.10)...

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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda mago romano » 08/05/2014, 12:51

Senza nessuna connotazione razzista (che proprio non mi appartiene) è vero che esiste negli ultimi 15 anni un fenomeno che ha portato la pallacanestro NBA a privilegiare la scelta di giocatori saltatori e superatleti che sono al 99% afroamericani.
Nel contempo il livello medio della tecnica di gioco sia individuale che di squadra è molto diminuita.
Vedere Howard (considerato un centro dominante) giocare è realmente un'offesa al concetto di tecnica individuale di un lungo. Uno come Jabbar a 102 anni sarebbe 10 volte meglio di lui. Chiunque tra i vari Akeem, Ewing, Robinson aveva oltre al grande atletismo anche un bagaglio tecnico che gli consentiva di fare 100 altre cose oltre al puro saltare e schiacciare. Jabbar, Sabonis e Divac con il pallone sapevano cosa fare come NESSUN centro puro di oggi in NBA.
In Eurolega si gioca sicuramente ad un livello più basso e ci sono meno realizzatori perchè il 98/99% dei migliori giocatori sta in NBA. Ma se le squadre europee di vertice giocassero con il sistema di gioco di molte squadre NBA (pressochè inesistente, un po' di pick and roll di base, troppi isolamenti e forzature individuali) farebbero fatica in Lega2.

Poi però vediamo una banda di vecchietti straordinari come San Antonio. In essa l'unico "atleta" fuori dal normale è, oggi, Leonard. Duncan e Ginobili, per età, non sono più in grado di fare "fisicamente" ciò che facevano una volta, Parker se lo incontri per strada non pensi possa nemmeno entrare in un palazzetto NBA. Eppure con tecnica, individuale e di squadra in un sistema che privilegia la conoscenza cestistica di gruppo, presentano la miglior pallacanestro NBA. La fisicità del gioco attuale semplicemente sembra più una regressione tecnica che uno sviluppo reale del gioco. Troppo spesso gli allenatori non sanno realmente usare i punti di forza tecnici dei propri giocatori valorizzandoli all'interno di un sistema di squadra. E' più facile far giocare uno che a prescindere tira per strapotere fisico e non tecnico. L'altra sera il "passo e tiro" di Marco, normalissimo per l'Europa, si è dimostrato un movimento da standing ovation per una guardia NBA, che fanno si e no in 5 (Ginobili, Marco, Dragic, .....). Se prendevi il Belinelli di Toronto che spesso passava per il re delle cazzate estemporanee e per essere un tiratore poco affidabile e lo mettevi già allora sotto coach Popovich e il suo modo di giocare avremmo avuto un giocatore completamente diverso, più efficente, con migliori percentuali, di gran lunga migliore già allora. Portland ha ottimi giocatori, è una buonissima squadra allenata pure decentemente, ma vedere come possa vincere principalmente grazie alle talentuose e super atletiche invenzioni individuali di Lillard ed Aldridge dimostra come lo stile "americano" attuale sia solo un'involuzione cestistica. Dallas al contrario, come San Antonio, ha giocato e gioca sempre una pallacanestro di sistema che valorizza i propri talenti coprendone i punti di debolezza sia in attacco che in difesa.
In sintesi il sistema di gioco "americano" attuale è solo un abbassamento del livello di gioco "americano" della stessa NBA di qualche anno fa.

Forza MARCO!
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda Monroe » 08/05/2014, 14:00

Condivido e quoto quasi tutto del discorso di MagoRomano , anche se io ritengo che la qualità tecnica media dei giocatori NBA , i superatleti per intenderci , quelli che sembrano solo saper saltare e schiacciare , in realtà sia molto maggiore di quanto ritenga lui . Purtroppo la usano sempre meno , perchè "sembra" che l'atletismo sia più efficace ; è come se il giocatore-atleta (indipendentemente dalla sua tecnica di base) dicesse "cosa ho bisogno a fare di un fade-away , un jump shot , un extra-pass , un'arresto e tiro etc. se ho l'iso..batto il difensore e tiro giù il ferro??!"
Purtroppo il gioco così stà perdendo parte della sua bellezza estetica , però credo che in efficacia no , perchè mi auguro di sbagliarmi ma il titolo gli Spurs non lo vinceranno , giusto per fare un esempio .

ps il discorso su Howard è sacrosanto , di una pochezza tecnica imbarazzante il superman dei miei stivali.
RafT nel cuore.

Danilo Gallinari è una superstar solo nella sua testa, nella realtà è poco più di un role player NBA.

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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda REDDEN » 08/05/2014, 14:45

[quote="sygno":1ze7zarm][quote="REDDEN":1ze7zarm]bell'intervento lodrick....la differenza per me sta in 2 punti:

- la tenuta fisica...aldilà delle storiche prese per i fondelli sulla pancia del beli su quanto mangia..è l'unico che in questi anni ha avuto una tenuta atletica da sopportare stagioni nba e altro..gli altri 2 sono sempre rotti
-la testa,la tenacia e la voglia[color=#FF0000:1ze7zarm]....il gallo ha testa e voglia pero' secondo me non ha sto chiodo fisso di raggiungere qualcosa di importante[/color:1ze7zarm]...del mago nemmeno lo dico..il beli ha sto pensiero dell'anello e lo dice dal primo momento in cui ha messo piede nella nba, ed ogni anni cresce e migliora..questo è segno di tenacia e intelligenza...
non succede ma se succede quest'anno..........[/quote:1ze7zarm]
sul Gallo hai scritto una cazzata.
Bilino e' l'unico che per motivi vari, ha potuto scegliere dove andare a giocare. Con il contratto in essere il Gallo non lo ha potuto fare ed e' arrivato in nba un anno dopo rompendosi subito.[/quote:1ze7zarm]


ma che signorilità sygno complimenti!

peccato che nella tua foga non hai capito quello che ho scritto...ho evidenziato in rosso..rileggi,prendi fiato e poi rispondi..
non ho scritto che non ha testa non ho scritto del cambio delle squadre..non so cosa tu abbia capito..
ho solo detto che ho l'impressione che il Beli l'idea di vincere l'anello è piu' forte..ne parla sempre,il sogno nba lo ha piu' forte...se ricordi bene il gallo prima di essere draftato aveva detto che l'nba non lo attraeva tantissimo....
per quel che riguarda la testa ho scritto che il gallo ce l'ha eccome..è un discorso di porsi un obiettivo massimo,forse un sogno...uno mi da l'impressione di volerlo raggiungere maggiormente
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda Jeeves » 08/05/2014, 15:33

[quote="Monroe":o6bmge74]Condivido e quoto quasi tutto del discorso di MagoRomano , anche se io ritengo che la qualità tecnica media dei giocatori NBA , i superatleti per intenderci , quelli che sembrano solo saper saltare e schiacciare , in realtà sia molto maggiore di quanto ritenga lui . Purtroppo la usano sempre meno , perchè "sembra" che l'atletismo sia più efficace ; è come se il giocatore-atleta (indipendentemente dalla sua tecnica di base) dicesse "cosa ho bisogno a fare di un fade-away , un jump shot , un extra-pass , un'arresto e tiro etc. se ho l'iso..batto il difensore e tiro giù il ferro??!"
Purtroppo il gioco così stà perdendo parte della sua bellezza estetica , però credo che in efficacia no , [b:o6bmge74]perchè mi auguro di sbagliarmi ma il titolo gli Spurs non lo vinceranno[/b:o6bmge74] , giusto per fare un esempio .
[/quote:o6bmge74]
Che gli Spurs vincano o non vincano l'anello non dimostrerebbe nulla, perchè già l'anno scorso c'è mancato giusto un pelo, e quindi...
In ogni caso, sfida bellissima: tecnica e organizzazione di gioco contro forza bruta, in un mostruoso videogame dove ad ogni quadro ti esce uno più brutto e cattivo; se si passa coi Blazers, OKC (bestia nera di SA!) e poi, se si sopravvive...Miami. Maronnamia.
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda wisconsin » 08/05/2014, 15:34

Credo di averlo gia' detto da qualche parte ma lo ripeto: per me il Beli e' l'unico degli Italiani che capisce davvero la NBA e che la ha sempre sognata. Nelle interviste dice sempre che faceva delle nottatacce per guardare le partite. Il Gallo e' cresciuto all'ombra di suo padre e non credo che abbia mai avuto troppo riguardo per la NBA intesa come circo mediatico e struttura d'intrattenimento, per questo non sembra avere la fame del Beli. La fortuna del Gallo e' che, oltre a essere bravo, ha la faccia e l'attitudine che piacciono in NBA: esultanze, espressioni facciali, e via dicendo. Il Mago, poveretto, e' cresciuto sotto Messina (l'ha anche detto in un'intervista) e non e' abituato a far trasparire troppe emozioni. Questo non ha aiutato la sua immagine, lo sappiamo tutti. Datome avra' lo stesso problema, non mi sembra un giocatore troppo emotivo.
Il Beli e cresciuto con la NBA, sa cosa il pubblico si aspetta, capisce il gioco NBA meglio degli altri 2 Italiani, e forse e' per questo che non sempre brilla nelle competizioni continentali; per lo stesso motivo e' riuscito a metterne 25 in faccia agli USA.
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda crazycry10 » 08/05/2014, 18:55

Signori, x me qui si perde un secondo il bandolo della matassa, sono abbastanza d'accordo con magoromano in generale, il gallo secondo me è troppo sottovalutato, continuo a pensare che se riuscisse a mantenere una stagione nba sarebbe una dell prime 5 ali piccole della nba...il mago lo amo troppo x giudicarlo oggetivamente nonostante tutto, ma soprattutto belinelli x me ha dimostrato di essere più di un semplice giocatore da rotazione anche in nba,non dico che siano fenomeni tutti e 4 ma almeno per me i primi 3 aspettando gigi sono dei titolari nba a tutti gli effetti, in particolare uno x me ha qualcosa in più(gallo) però nella mia squadra sceglierei sempre marco, xke x me è il classico giocatore che ti da quel qualcosa in più che ti permette di vincere

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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda sygno » 08/05/2014, 19:18

[quote="REDDEN":2q8cm1lw][quote="sygno":2q8cm1lw][quote="REDDEN":2q8cm1lw]bell'intervento lodrick....la differenza per me sta in 2 punti:

- la tenuta fisica...aldilà delle storiche prese per i fondelli sulla pancia del beli su quanto mangia..è l'unico che in questi anni ha avuto una tenuta atletica da sopportare stagioni nba e altro..gli altri 2 sono sempre rotti
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peccato che nella tua foga non hai capito quello che ho scritto...ho evidenziato in rosso..rileggi,prendi fiato e poi rispondi..
non ho scritto che non ha testa non ho scritto del cambio delle squadre..non so cosa tu abbia capito..
ho solo detto che ho l'impressione che il Beli l'idea di vincere l'anello è piu' forte..ne parla sempre,il sogno nba lo ha piu' forte...se ricordi bene il gallo prima di essere draftato aveva detto che l'nba non lo attraeva tantissimo....
per quel che riguarda la testa ho scritto che il gallo ce l'ha eccome..è un discorso di porsi un obiettivo massimo,forse un sogno...uno mi da l'impressione di volerlo raggiungere maggiormente[/quote:2q8cm1lw]
Mi che fighetta che sei non volevo offenderti, pensavo fossimo piu' in confidenza.
il fatto che Marco ne parla e' perche' e' andato a chicago e san antonio, parlare di anello dopo che le due avevano vinto la stagione regolare era ed e' il minimo.
Se vai a giocare per una grande squadra cosa vuoi dichiarare?
Gallo e Andrea non lo hanno ancora potuto fare, vedremo quando rinnoveranno i loro contratti.
cmq bilino si merita tutto quello che verra'
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda mago romano » 08/05/2014, 20:02

E stasera ......... :banana:
A proposito REDDEN :D , non ricordo bene chi non ha fatto pronostici l'altra volta, REDDEN :cannabis: , per timore di essere BANNATO :bash: , REDDEN :pray: , lo rifaccia nella stessa identica maniera :approved: !

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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda REDDEN » 08/05/2014, 20:03

[quote="mago romano":2fpw444n]E stasera ......... :banana:
A proposito REDDEN :D , non ricordo bene chi non ha fatto pronostici l'altra volta, REDDEN :cannabis: , per timore di essere BANNATO :bash: , REDDEN :pray: , lo rifaccia nella stessa identica maniera :approved: !

Forza Spurs and MARCO![/quote:2fpw444n]


e invece....

112-104 per gli spurs:

parker 31
Duncan 20
ginobili 18
Leonard 14
beli 7
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Re: Season 2013/2014 di Marco Belinelli: cap. VII (San Anton

Messaggioda max » 09/05/2014, 0:07

[quote="mago romano":howp33ts]è vero che esiste negli ultimi 15 anni un fenomeno che ha portato la pallacanestro NBA a privilegiare la scelta di giocatori saltatori e superatleti che sono al 99% afroamericani. [/quote:howp33ts]
Quoto tutto il resto del discorso, mentre in questo caso vorrei fare una precisazione.
Da quello che ho visto negli ultimi anni i superatleti sono "privilegiati" soprattutto tra PG, SG e SF, mentre per quanto riguarda i lunghi sempre più spesso si cercano giocatori con stazza ma anche in grado di tirare da una certa distanza e di non avere un gioco basato esclusivamente sulla fisicità.
E' per questo che per esempio nei ruoli di PF e C vedo molti più bianchi di 15 anni fa.
Giusto per citare qualche nome: Nowitzki, P.Gasol, M.Gasol, Bargnani, Love, Pekovic, Bogut, Lee, Splitter, Valanciunas, Mozgov, Gortat, Kanter, Hawes, M.Plumlee.
E questi sono solo i titolari, poi ci sono ancora i Koufos, McRoberts, gli Zeller, l'altro Plumlee, Humphries, Olynyk, Collison, Adams, Hansbrough, Teletovic, Motiejunas, ecc...
Molti di loro sono giocatori che 15 anni non avrebbero messo piede in campo in NBA, ma non necessariamente perché scarsi, semplicemente perché i lunghi fino ad un po' di anni fa praticamente avevano un ruolo diverso.
:ita:


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